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giovedì 22 marzo 2018

Sam Cooke - Twistin' the Night Away

Nei primi anni 60 Sam Cooke decise di allontanarsi dal soul tradizionale per condire la propria musica con elementi provenienti da altri stili. Nel 1961 provò a mischiare il soul con lo swing nell'album Swing Low e lo stesso anno tentò anche la strada del connubio con il blues con My Kind of Blues; visto il successo dei due esperimenti l'anno seguente realizzò Twistin' the Night Away che come dice il titolo stesso unisce il suono di Sam Cooke con il twist che in quegli anni godeva di grande popolarità grazie ad artisti come Hank Ballard and The Midnighters e ovviamente Chubby Checker.

Il risultato è l'LP più diverente della carriera di Sam Cooke, composto di dodici pezzi in cui regna l'atmosfera allegra e festaiola tipica del twist. L'album contiene capolavori assoluti della discografia del cantante come la title track, Twistin' in the Kitchen with Dinah e Twistin' in the Old Town Tonight. Tra i pezzi più allegri troviamo anche una cover di The Twist the Hank Ballard (portata al successo anche da Chubby Checker) che Cooke personalizza nel suo stile fino a renderla irriconoscibile.

Nel disco è presente anche Somebody's Gonna Miss Mea, ballad più tradizionale e più vicina ai lavori di Sam Cooke degli inizi. Tra i brani più puramente soul troviamo anche Soothe Me, in cui Cooke duetta com Lou Rawls, quest'ultimo è presenta anche nella divertente Movin' And A'Groovin in veste di autore. In questo disco non manca un assaggio di blues con Somebody Have Mercy, brano basato su una bella commistione di chitarre, piano e armonica sul ritornello.

E' difficile trovare album migliori di altri nella straordinaria carriera di Sam Cooke, perché le sue uscite discografiche hanno inanellato successi a ripetizione, ma se c'è un merito particolare che può essere riconosciuto a questo disco è quello di avere un'anima ballabile e orecchiabile che spicca sugli altri. E oltre a dare una grande prova delle capacità di Sam Cooke come cantante e autore, dimostra anche la sua incredibile versatilità.

martedì 14 aprile 2015

La morte di Sam Cooke

La carriera di Sam Cooke è finita irrimediabilmente nella notte dell'11 dicembre del 1964, a soli 33 anni. Il suo ultimo album Ain't That Good News, uscito nel gennaio dello stesso anno, aveva avuto un enorme successo, Sam era all'apice e quella sera al ristorante italiano Martoni's di Cahuenga Boulevard aveva partecipato a una piccola festa in suo onore. Alla festa aveva conosciuto una affascinante ragazza di ventidue anni di nome Elisa Boyer, che si faceva chiamare Lisa togliendo una "E" al suo nome, dai tratti tipicamente eurasiatici, essendo di madre cinese e padre inglese.

Dopo un buon numero di drink Sam lasciò la festa con Elisa e i due si diressero con la Ferrari decapottabile del cantante all'Hacienda Motel, al numero 9137 di South Figueroa Street dove presero una stanza alle 2:35 di notte firmando come "Mr e Mrs Cooke". La receptionist che li registrò si chiamava Bertha Lee Franklin e diede loro una camera nella dependance.

Poco dopo essersi appartati Elisa corse fuori dalla stanza: in intimo, e stringendo tra le mani degli indumenti, alcuni dei quali erano di Sam. Cercò aiuto presso la portineria della Franklin ma quando bussò nessuno rispose, e fuggì correndo dall'hotel. Lo stesso Sam corse fuori un instante dopo, con indosso solo le scarpe e una giacca. Prese l'auto per guadagnare tempo e arrivò fino alla portineria della Franklin, bussò e siccome nessuno rispondeva neanche a lui tentò di abbattere la porta a spallate. La Franklin gli aprì poco dopo, ma Sam la ignorò e iniziò a cercare in casa se Elisa si nascondesse da qualche parte. Non trovandola chiese a Bertha dove fosse nascosta la ragazza, ma la donna rispose di non saperlo. Cooke, pensando che invece Bertha stesse nascondendo Elisa, le si avventò addosso aggredendola. Divincolatasi dalla presa, la Franklin corse a prendere la pistola che teneva sopra al televisore e gli sparò tre colpi al petto, uno dei quali lo raggiunse al cuore. "Lady, you shot me." furono le ultime parole del cantante prima di accasciarsi a terra. Prima che spirasse la Franklin lo colpì alla testa con un manico di scopa che si ruppe al primo colpo. In rete è disponibile e facilmente reperibile una foto di Sam Cooke accasciato a terra privo di vita, abbiamo deciso di non mostrarla su questo blog ma è ad esempio disponibile a questo link.

Al momento in cui Sam iniziò a bussare Bertha Franklin era al telefono con la proprietaria dell'albergo Evelyn Carr che sentì la colluttazione tra i due e avendo sentito anche gli spari chiamò la polizia; poco prima anche Elisa Boyer aveva chiamato la polizia da una cabina telefonica dicendo di essere sfuggita un rapimento. Le due telefonate arrivarono a distanza di pochi minuti intorno alle 3:08. Alla polizia Elisa Boyer racconterà che dopo aver lasciato il ristorante aveva chiesto al cantante di essere riaccompagnata a casa, ma Cooke la costrinse a seguirla all'Hotel e, una volta in camera, la gettò sul letto. Quindi il cantante si assentò un attimo per andare in bagno e durante la sua assenza la ragazza tentò di fuggire dalla finestra che però era bloccata e infine scappò dalla porta prendendo alcuni abiti per rivestirsi una volta messasi in salvo, ma nella fretta ne prese anche alcuni di Sam, il quale una volta uscito nudo dal bagno montò su tutte le furie e rincorse la ragazza. Elisa si fermò poco distante per rivestirsi, nascose gli abiti di Sam che aveva con sé e chiamò la polizia da una cabina.

Da subito sono stati avanzati dubbi sul racconto della Boyer, che nonostante raccontasse di lavorare in un albergo era in realtà una prostituta e la conferma di ciò arrivo un solo mese dopo quando fu arrestata per aver concordato una prestazione sessuale a pagamento con un poliziotto sotto copertura. E' strano che una prostituta si rifiutasse di avere rapporti con il cantante, ed è ancora più strano che il portafogli di Cooke contenente patente e carte di credito non fu mai rinvenuto. Viene naturale pensare che la ragazza fosse invece consenziente e che quando Cooke si chiuse in bagno decise di scappare con i suoi vestiti sperando così di portare con sé il portafogli e di lasciare il cantante nell'impossibilità di rincorrerla. La ragazza poteva non sapere che il portafogli non conteneva banconote, perché il cantante era solito tenerle piegate a parte con un'apposita molletta che è stata rinvenuta nell'automobile con 108 dollari. Tuttavia se la ragazza avesse voluto solo rubare i soldi del cantante, perché mai avrebbe dovuto fermarsi a chiamare la polizia quando ancora non sapeva che Cooke era morto?

I test comunque dimostrarono che Cooke era ubriaco al momento della tragedia. Inoltre la Boyer e la Franklin superarono il test del poligrafo, il racconto di Bertha Franklin fu confermato da Evelyn Carr e il caso fu chiuso come omicidio per legittima difesa. Su un unico dettaglio il racconto di Elisa e quello di Bertha divergevano: Elisa disse di aver chiesto ripetutamente a Sam di essere portata a casa, anche appena prima di entrare nella stanza di albergo, ma la Franklin disse che la ragazza non mostrava alcun segno di stress quando la vide la prima volta. Si tratta francamente di un dettaglio di poco peso: Bertha potrebbe non aver sentito cosa stava dicendo Elisa oppure la ragazza si era trattenuta davanti alla receptionist.

Come in tutte le morti di persone famose, ci sono anche in questo caso numerose teorie del complotto da parte di chi non crede alla versione accertata dei fatti. La famiglia del cantante ad esempio non ritiene che questi fosse un violento capace di aggredire una donna: né Elisa Boyer né Bertha Franklin. Inoltre affermano che dati i suoi mezzi economici non avrebbe scelto di sua spontanea volontà un albergo economico in una zona malfamata, In ultimo sempre secondo la famiglia la Boyer e Cooke si frequentavano da tempo e quindi non si capisce perché Sam avrebbe dovuto tentare di violentarla secondo le modalità raccontate da Elisa. Anche la cantante Etta James non credette alla versione ufficiale sostenendo di aver visto il cadavere di Cooke e che le ferite inferte sono ben superiori a quelle giustificabili dagli spari di una singola persona.

Ma anche inquesto caso, come in molti altri, le teorie del complotto si basano solo su racconti senza riscontri né prove di alcun tipo. Le considerazioni della famiglia si basano solo su supposizioni e sul non voler accettare che Sam si era comportato da ubriaco violento, e difficilmente Etta James ha competenze mediche superiori a quelle dei medici legali che hanno analizzato il corpo di Cooke.

Purtroppo a volte la realtà è molto semplice: Sam Cooke è stato ucciso da una donna che si è difesa da un gesto scellerato dello stesso cantante.

Le fonti che abbiamo utilizzato per la nostra ricerca sono il libro Dream Boogie: The Triumph of Sam Cooke di Peter Guralnick, l'articolo The Death of Sam Cooke di David Krajicek (disponibile qui e qui), l'articolo di Louie Robinson The Tragic Death of Sam Cooke pubblicato su Ebony nel febbraio 1965 e l'articolo Singer Sam Cooke Shot To Death pubblicato su Jet il 24 dicembre 1964.