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giovedì 8 ottobre 2020

Metallica - S&M2


Per celebrare i vent'anni di S&M, il loro primo album orchestrale, i Metallica hanno ripetuto l’esperimento con un nuovo concerto che li vede ancora una volta affiancati dalla San Francisco Symphony, che aveva preso parte anche al primo S&M, e anche questa nuova prova live ha dato vita a un album dal vivo della band di James Hetfield intitolato, come è abbastanza scontato, S&M2.

Il concerto, tenutosi a settembre 2019, è stato pubblicato ad agosto del 2020 sia in Blu-Ray sia in doppio CD. La band coadiuvata dall'orchestra ha eseguito ventidue pezzi attingendo da tutta la propria carriera con almeno un brano da ogni LP. Gli album più rappresentati sono l’ultimo Hardwired...to Self-Destruct e il black album, da cui sono tratti tre pezzi ciascuno, e Ride the Lightning rappresentato da due. Da tutti gli altri è stato preso un pezzo solo.

La formula è la stessa, già collaudata due decenni fa con S&M con la reinterpretazione in chiave sinfonica del migliori brani della discografia dei Metallica. Il live si apre con l’immancabile The Ecstasy of Gold di Ennio Morricone, scritta per la colonna sonora del film Il Buono, il Brutto, il Cattivo che il quartetto di Los Angeles utilizza come brano di apertura in versione strumentale, mentre nella versione del film contiene un vocalizzo della soprano Edda Dell’Orso, dal 1983. Circa metà della setlist era già presente nel primo live del 1999 e a questi si aggiunge la selezione dei pezzi più recenti e anche due brani di musica classica: la Suite Scita di Sergey Prokofiev, interpretata dalla sola orchestra, e la Fonderia d’Acciaio dall'opera L’officina di Aleksandr Mosolov suonata dall'orchestra e dalla band, in un esempio di crossover al contrario rispetto al resto del disco: con un pezzo classico eseguito dall'orchestra con una band metal.

Ovviamente mischiare hard rock e musica sinfonica non è un esperimento nuovo, visto che gli stessi Metallica, ma anche i Kiss, gli Scorpions e i Deep Purple (prima di tutti gli altri) lo hanno fatto in passato; ciò nonostante un disco come questo si distingue comunque da gran parte della produzione contemporanea e proprio per questo lo si ascolta con piacere. Alla band questo doppio album serve anche a tenere viva la propria immagine in un momento così difficile, agli ascoltatori serve sicuramente a ricordare che la musica non ha confini.

lunedì 8 aprile 2019

Le colonne sonore della serie di Mission: Impossible

Il 1996 diede avvio alla serie cinematografica di Mission: Impossible grazie alla volontà di Tom Cruise, nella doppia veste di protagonista e produttore, che decise di realizzare per il grande schermo una nuova versione degli storici telefilm omonimi. Il primo telefilm che vedeva come protagonisti gli agenti della Impossible Mission Force fu trasmesso tra il 1966 e il 1973 e un remake fu prodotto tra il 1988 e 1990; il primo dei due telefilm ebbe in Italia il titolo di Missione Impossible, mentre il secondo venne intitolato Il Ritorno di Missione Impossibile.

Con la nascita del primo dei due telefilm venne lanciato anche il celebre tema musicale di Mission: Impossible del compositore e pianista Lalo Schifrin che fu utilizzato per tutte le serie dei telefilm e anche per i videogiochi ispirati alla serie.

Con l'uscita del primo film a metà degli anni 90 fu pubblicata la colonna sonora dello stesso con il titolo Music From And Inspired By The Motion Picture Mission: Impossible. Il disco conteneva la celebre rivisitazione del tema di Lalo Schifrin in chiave rock interpretata da Larry Muller e Adam Clayton degli U2 che quell'anno ebbe molto successo nelle classifiche e nei passaggi radiofonici e televisivi. Oltre al Theme from Mission: Impossible, in due versioni, l'album conteneva tre pezzi strumentali di Danny Elfman e dieci brani cantati tra cui Weak degli Skunk Anansie, Spying Glass dei Massive Attack e Headphones di Björk. Una nota sul retro di copertina chiarisce che dei quindici brani ben dieci non compaiono nel film e gli unici ad essere inclusi nel film sono il brano portante, i tre di Danny Elfman e Dreams dei Cranberries che però non è un pezzo a commento di una scena del film, ma un brano che viene trasmesso dagli altoparlanti del locale in cui i personaggi di Tom Cruise e Ving Rhames si incontrano alla fine. Di fatto, a parte le due incisioni di Clayton e Mullen e quelle di Danny Elfman, il disco è una compilation di pezzi completamente slegati dal film.


Contemporaneamente all'uscita della colonna sonora, fu pubblicato un secondo disco dal titolo Music From the Original Motion Picture Score Mission: Impossible che contiene le vere musiche del film scritte da Danny Elfman. In questo secondo disco non compaiono le tre tracce di Elfman incluse nella soundtrack, ma è invece presente un'altra rivisitazione del tema di Lalo Schifrin, questa volta ad opera proprio di Danny Elfman.

Il secondo film della serie uscì nel 2000 e anche nel caso del primo sequel venne pubblicata una colonna sonora dal titolo Music From and Inspired by Mission: Impossible 2. L'album contiene una raccolta di brani hard rock, metal e crossover tra cui spiccano sicuramente I Disappear dei Metallica e Take a Look Around dei Limp Bizkit che reinterpreta in chiave crossover la musica originale di Lalo Schifrin. Dei due brani furono anche girati altrettanti video ispirati alle atmosfere del film. In Take a Look Around vediamo infatti i Limp Bizkit interpretare degli agenti sotto copertura che lavorano come camerieri in un ristorante; mentre in I Disappear ciascun membro dei Metallica interpreta una scena simile a quella di film di azione del passato: Kirk Hammett viene rincorso da un aereo nel deserto come Cary Grant in Intrigo Internazionale, Jason Newsted cerca di scappare da centinaia di persone che vogliono ucciderlo all'interno di una villa come Jonathan Pryce nel film Brazil, James Hetfield guida una muscle car tra le colline di San Francisco come Steve McQueen in Bullitt (film le cui musiche furono composte proprio da Lalo Schifrin) e Lars Ulrich salta da un palazzo che sta per esplodere come Bruce Willis in Die Hard.

Il disco contiene altri pezzi di grande valore come la cover di Have a Cigar dei Pink Floyd interpretata dai Foo Fighters con Brian May, l'autocover di Mission di Chris Cornell, qui intitolata Mission 2000, e What U Lookin' At? di Uncle Kracker (che sul retro di copertina è indicato come Uncle Kracker produced by Kid Rock). Dell'album esistono varie versioni, infatti la versione europea contiene anche Iko-Iko delle Zap Mama; la versione giapponese include S.O.S. dei giapponesi Oblivion Dust e Iko-Iko; le verione australiana include Sucker degli australiani 28 Days, la rivisitazione del Theme From Mission: Impossible di Josh Abrahams e Iko-Iko; la versione per l'America Latina include Deslizándote del messicano Saúl Hernández e Iko-Iko; la versione brasiliana ha come unica bonus track Give my Bullet Back dei brasiliani Raimundos mentre la versione asiatica  contiene Afraid of What? del cinese Leon Lai e Iko-Iko.


Anche in questo caso il disco è una compilation che non ha alcun legame con il film. L'unico pezzo che si sente nelle scene dl film è Iko-Iko; per il resto i brani di Metallica e Limp Bizkit si sentono durante i titoli di coda, e tutti gli altri pezzi non compaiono nel film in alcun modo. Le vere musiche del film composte da Hans Zimmer sono state pubblicate in un secondo disco intitolato Music From the Original Motion Picture Score Mission: Impossible 2 che include anche Iko-Iko.

Il terzo capitolo di Mission: Impossible è uscito nel 2006 e le musiche strumentali del film composte da Michael Giacchino sono state pubblicate nel disco intitolato Mission: Impossible III – Music from the Original Motion Picture Soundtrack. Giacchino compose anche le musiche del quarto film Mission: Impossible - Ghost Protocol del 2011 che sono state pubblicate nell'album Music from the Motion Picture Mission: Impossible - Ghost Protocol.


Il quinto capitolo intitolato Mission: Impossible – Rogue Nation uscì nelle sale nel 2015 e anche in questo caso venne realizzato solo un disco strumentale che contiene le musiche di Joe Kraemer. Al momento il più recente film della serie è Mission: Impossible - Fallout del 2018 e anche in questo caso ne venne pubblicato solo un album strumentale intitolato Music from the Motion Picture Mission: Impossible - Fallout che raccoglie le musiche di Lorne Balfe.

Mission: Impossible è quindi una di quelle serie cinematografiche che meglio hanno saputo coniugare cinema e musica, unendo spesso ottime trame a ottimi sottofondi musicali. E anche se in qualche caso i produttori si sono presi qualche libertà nell'assemblare le compilation, queste colonne sonore sono entrate a pieno titolo nella storia della musica cinematografica.

lunedì 12 febbraio 2018

Metallica WorldWired Tour - Torino, 10/2/2018

Nota: questo articolo è stato scritto dal nostro guest blogger Tino che ringraziamo per la collaborazione.

Una volta erano headliner a qualche festival costosissimo e avevo il sospetto suonassero poco tempo, vuoi che una volta erano lontani, una volta mi sono pure svegliato tardi e i biglietti erano andati, ma stavolta i Metallica non me li sono fatti scappare. Nella serata della finale del Festival di Sanremo, io e altre 14000 persone di tutte le età che il frontman ha definito 'The Metallica's family' abbiamo letteralmente riempito il Pala Alpitour per vedere Hetfield e altri 3 'old men' che da ben 37 anni picchiano duro con il loro metal grezzo, veloce e violento al punto giusto, thrash appunto.

Dopo l'apertura dei norvegesi Kvelertak, il palco sembrava una banale piattaforma quadrata in mezzo al campo centrale, ma sulle note di Ecstasy of Gold di Morricone, luci, proiettori cubici mobili e piccoli droni lucciole non hanno per nulla fatto sentire la mancanza degli oramai tradizionali megaschermi.

Il tour si chiama WorldWired e la band ha iniziato con i due singoli dell'ultimo disco (un ottimo disco, secondo me stanno ancora cercando di farsi perdonare St. Anger), le mitragliate di doppia cassa di Hardwired e Atlas, Rise! aprono le danze prima che James annunci che faranno sia nuove canzoni che vecchie. La band attacca quindi con il riff iniziale di Seek and Destroy, dal primo album del 1983, per molti il vero concerto inizia solo ora. Sulla via della nostalgia Leper Messiah e Welcome Home anticipano una tripletta pezzi recenti come Now We Are Dead, la più melodica HardWired, e Spit Out the Bone e Halo on Fire; in mezzo a questi For Whom the Bell Tolls, altro classicone direttamente da Ride The Lightning degli anni 80.

Sorpresona del concerto è stato un duetto Hammet-Trujillo che a sorpresa partono con C'è Chi Dice No, di Vasco Rossi come tributo alla nazione ospitante del concerto; ho apprezzato moltissimo il gesto, ma come molti altri ho pareri contrastanti.

Unici due pezzi tratti dagli album meno apprezzati dei Metallica sono stati la cover di Blitzkrieg, mi piace talmente tanto che non ho mai nemmeno cercato la versione originale, e The Memory Remains, dall'album Reload. Si prosegue poi con Moth Into Flame, Sad But True, la mitica One e la devastante Master Of Puppets, un vero pezzo di storia della musica heavy metal.

Pausa minima prima della strumentale Orion e finale più che epico con due pezzi tratti dall'album eponimo; oltre a vendere 16 milioni di copie solo negli Stati Uniti, lancia i Metallica nel circuito un po' più commerciale consacrandoli davvero come fenomeno planetario. L'arpeggio di Nothing Else Matters fa cantare tutti, un tempo ci sarebbero stati gli accendini al cielo, e la famosissima Enter Sandman chiude le oltre due ore di concerto.

Hanno passato i 50 e hanno i capelli bianchi, ma diamine se spaccano dal vivo...