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venerdì 8 settembre 2023

Revolution! - La vera storia dei Public Enemy di Andrea Di Quarto

Dopo aver pubblicato nel 2020 una delle migliori biografie di Tupac Shakur, torna in libreria il giornalista e storico della musica rap Andrea Di Quarto con un nuovo volume dedicato questa volta alla storia dei Public Enemy, definiti a ragione dallo stesso autore nell'introduzione il più grande gruppo hip hop di sempre.

Di Quarto ripropone la propria formula vincente già utilizzata nella sopracitata biografia di Tupac e nella storia del rap pubblicata in due volumi tra il 2017 e il 2018. L'autore infatti colloca sempre con precisione gli eventi narrati nel contesto sociale e culturale in cui si svolgono e in cui sono maturati, raccontando nel dettaglio le biografie dei membri della band e spiegando in quali condizioni siano cresciuti e abbiano mosso i primi passi nel mondo della musica rap. Nello spiegare il messaggio sociopolitico della band, l'autore va anche ancora più indietro dedicando ampio spazio a spiegare come questo affondi le proprie radici nel passato risalendo fino a Malcolm X e passando per i movimenti del Black Power degli anni 70.

Il libro di Andrea Di Quarto racconta la carriera del Public Enemy dagli inizi quando si chiamavano Spectrum City fino alle stranezze più recenti, come la lite e la rapidissima riappacificazione dei due vocalist. L'autore racconta la storia e le peculiarità di ciascuno degli album del gruppo dai quattro LP più importanti che vanno da Yo! Bum Rush The Show del 1987 ad Apocalypse 91... The Enemy Strikes Black del 1991 fino al calo del successo nella seconda metà degli anni 90 con album che non hanno goduto del successo che avrebbero meritato come Muse Sick-N-Hour Mess Age e There's a Poison Going' On e ai tempi più recenti che vedono il gruppo più lontano dalle luci del successo. Come sempre l'autore attinge alle fonti più vicine ai fatti narrati risalendo ove possibile alle stesse parole dei protagonisti e affidandosi altrimenti alle testate più autorevoli.

Di Quarto inoltre non rinuncia a far notare le contraddizioni che contraddistinguono questo tipo di produzioni musicali, in cui un presunto messaggio di equità sociale viene fatto passare esibendo armi da fuoco e condendolo con messaggi misogini e antisemiti per i quali le spiegazioni proposte sono spesso grossolanamente inadeguate.

Revolution! - La vera storia dei Public Enemy è in sintesi un'ottima biografia di uno dei gruppi più influenti di ogni genere musicale che ad oggi estende la sua carriera in quattro decenni. Che li si odi o li si ami non si può negare che il gruppo capitanato da Chuck D abbia avuto una notevole influenza culturale e sociale e che rappresenti al meglio il rap precedente all'invasione del genere gangsta. Per conoscere la storia di questo singolare gruppo il libro di Andrea Di Quarto è un ottimo punto di partenza, nella speranza che dopo il volume su Tupac e questo dedicato ai Public Enemy l'autore decida di mettere le mani a un'altra biografia di altri esponenti di questo genere musicale troppo spesso snobbato.

venerdì 7 luglio 2023

Shut 'Em Up: il mash-up tra Prodigy e Public Enemy finito in un album ufficiale della band inglese



I mash-up sono uno dei fenomeni più divertenti della rete, nati da mente creative che trovano punti di connessione tra brani diversi e ne creano mescolanze inedite. Ne esistono moltissimi e di stili diversi, come quelli tra Donna Summer e Ozzy Osbourne, tra Tupac e Bob Marley o tra i Kiss e gli Earth Wind and Fire.

Di solito i mash-up rimangono sui canali di chi li crea e restano un divertimento per appassionati, ma esiste un unico caso in cui il mash-up realizzato da uno YouTuber è piaciuto così tanto a uno dei due artisti coinvolti da averlo inserito in un album ufficiale. Nel 2015, dopo aver letto che le due band avrebbero intrapreso un tour insieme, lo YouTuber Pony Sixfinger ha realizzato un interessante mix tra Shut 'Em Down dei Public Enemy, dall'album Apocalypse 91... The Enemy Strikes Black del 1991, e Stand Up dei Prodigy, unica traccia strumentale di Invaders Must Die del 2009. Il pezzo si intitola Shut 'Em Up, dall'unione dei due titoli, ed è accreditato a The Prodigy v Public Enemy. Pony Sixfinger ha sostanzialmente unito con grande maestria la base di Stand Up con la linea vocale di Shut 'Em Down di Chuck D e Flavor Flav.

Il pezzo è piaciuto così tanto a Liam Howlett dei Prodigy che ha contattato Pony Sixfinger su Twitter per dirgli che Shut 'Em Up sarebbe finita su un disco ufficiale del suo gruppo; infatti il brano è stato poi inserito nella versione a doppio di disco dell'album The Day Is My Enemy uscita alla fine del 2015. Nell'album il pezzo è accreditato a The Prodigy vs Public Enemy vs Manfred Mann per questioni di diritti d'autore, perché Stand Up contiene a sua volta un campionamento di One Way Glass del tastierista sudafricano Manferd Mann.

Da allora la fortuna di Shut 'Em Up non si è fermata all'inclusione in un album ufficiale, è infatti stata usata anche come sigla introduttiva dei documentari dedicati alla storia dell'NBA Shut Up And Dribble del canale televisivo Showtime, in uno spot della Nike e nella colonna sonora del film Fist Fight con Ice Cube (noto in Italia come Botte da Prof).

Quello che è nato quindi come un semplice esperimento di un appassionato ha riscosso l'apprezzamento di uno degli autori originali che lo ha strasformato in un sucesso, confermando quanto Pony Sixfinger sia stato bravo a trovare risvolti nascosti a cui né i Public Enemy né i Prodigy avevano pensato.

venerdì 3 settembre 2021

La strana collaborazione tra Puff Daddy e Chuck D

Nel 1999 la tensione tra la West Coast e la East Coast, almeno a livello mediatico, era ai massimi livelli: le recenti morti di Tupac Shakur e Notorious B.I.G bruciavano ancora e in questo scenario rovente il produttore e fondatore della Bad Boy Puff Daddy raccoglieva gran parte dell'odio proveniente dai sostenitori della costa occidentale, essendo il principale esponente dell'etichetta da lui stesso fondata. 

Per denunciare, o forse celebrare, la nomea di Nemico Pubblico #1, Puff Daddy (che al tempo usava ancora questo nome, prima di passare a essere chiamato Diddy o P. Diddy) decise di includere nel suo secondo album solista intitolato Forever una cover di Public Enemy #1 dei Public Enemy (incisa da gruppo di Chuck D nel loro album di esordio Yo! Bum Rush the Show del 1987) intitolata P.E. 2000. Il brano fu pubblicato come singolo di lancio prima che uscisse l'album intero e fu registrato in due versioni: la principale in inglese e una in spagnolo e di ciascuna di esse fu realizzato anche un video. In quello della versione in inglese, Puff scappa su una Lamborghini da presunti nemici che gli danno la caccia in elicotteri, nella versione in spagnolo il rapper si muove tra la folla vestito con i colori della bandiera di Porto Rico. Il pezzo di Puff Daddy utilizza la stessa base di quello dei Public Enemy e in parte ne ricalca anche il testo con la rapper Hurricane G (che al tempo aveva all'attivo un solo album intitolato All Woman uscito nel 1997) a interpretare le parti di Flavor Flav, ciò nonostante il brano cita nei crediti come unico campionamento quello di Public Enemy #1 e non quelli contenuti nel pezzo originale nel quale la base era presa di peso da Blow Your Head di Fred Wesley & The J.B.'s.


Puff Daddy inizialmente avrebbe voluto un featuring di Chuck D per P.E. 2000, ma il vocalist dei Public Enemy non si rese disponibile per la cover della sua stessa band. Puff allora rilanciò la proposta proponendo di realizzare insieme una versione rock crossover di Public Enemy #1 e questa volta Chuck D accettò. Il pezzo che ne uscì si intitola P.E. 2000 (Rock Remix) e a dispetto del titolo non è un remix di P.E. 2000 ma un brano completamente diverso, con una base rock e che ha come unico legame con la traccia originale il fatto di contenere le parole public enemy nel ritornello. La seconda delle tre strofe è rappata da Chuck D, mentre la prima e la terza sono di Puff. Il brano è stato pubblicato sulla versione americana del CD single di P.E. 2000, come B-side di Satisfy You (un altro dei singoli di Forever) e come CD single a sé stante. Ad aumentare le stranezze e la confusione, sul singolo di Satisfy You era presente un altro brano intitolato P.E. 2000 (Lost Remix) che vedeva la presenza come ospite di Shyne e che era anch'esso un brano slegato dall'originale se non per il fatto di contenere le parole public enemy number 1 nel ritornello

Entrambi i rapper avevano comunque un buon background nel crossover. Puff Daddy aveva realizzato una cover rock di un brano del suo album di esordio, It's All About the Benjamins, e nel 1998 aveva inciso Come With Me per la colonna sonora di Godzilla insieme a Jimmy Page e Tom Morello, il brano conteneva un riff di Kashmir dei Led Zeppelin e il CD single conteneva come B-side anche il remix di Morello ricco di distorsioni e vicino al metal. Chuck D fu uno dei pionieri del crossover grazie alla cover di Bring the Noise realizzata insieme agli Anthrax e nel 2000 avrebbe pubblicato l'album di esordio (l'unico mai uscito, in realtà) del suo gruppo crossover Confrontation Camp (in cui usava il nome Mista Chuck), e realizzato una traccia per la colonna sonora del film Bamboozled con Zach de la Rocha dei Rage Against The Machine. Non a caso sulla copertina del CD single di P.E. 2000 (Rock Remix) il nome di Chuck D è indicato come Mista Chuck of Confrontation Camp.

Se P.E. 2000 (Rock Remix) è sicuramente godibile e in linea con le tendenze musicali dell'epoca, non si può negare che la sua genesi sia quantomeno strana. Tuttavia ha unito due rapper agli antipodi della scena hip hop in un prodotto di buon livello che forse meritava in un posto anche in un album.

lunedì 9 novembre 2020

La strana uscita temporanea di Flavor Flav dai Public Enemy

All'inizio di quest'anno, il gruppo hip hop newyorkese dei Public Enemy si è reso protagonista di una vicenda strana i cui contorni sono poco chiari anche adesso a distanza di mesi.


Nel 2019 Chuck D, principale vocalist e frontman del gruppo, fondò una band parallela chiamata Public Enemy Radio, con cui intraprese un tour europeo con i Wu-Tang Clan e i De La Soul intitolato Gods of Rap. Il gruppo era costituito da un terzetto che includeva anche DJ Lord, che dal 1999 ha sostituito Terminator X come DJ dei Public Enemy, e MC Jahi, affiliato ai Public Enemy che ha inciso due album con il nome di PE 2.0. Del gruppo non faceva parte Flavor Flav, il secondo vocalist dei Public Enemy. In ogni caso l'identità di questa nuova combo tendeva a confondersi con quella storica, perché in alcune locandine del tour il nome del gruppo è riportato come Public Enemy (addirittura con l'indicazione che il tour celebra il trentesimo anniversario dell'album It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back), e quando invece è scritto come Public Enemy Radio, la "O" della parola Radio è il logo classico con un uomo al centro di un mirino.

Alla fine di febbraio del 2020, fu annunciato che il primo di marzo i Public Enemy Radio avrebbero suonato a Los Angeles in occasione del comizio elettorale del candidato alle primarie del Partito Democratico Bernie Sanders. Sulla locandina però la parole Radio è scritta molto in piccolo, aumentando la confusione sull'identità della band. Pochi giorni dopo Flavor Flav inviò al resto del gruppo una richiesta di cease and desist (nel common law, una richiesta di cessazione immediata) in cui chiedeva di non usare il nome e il logo del gruppo a fini politici. La lettera dell'avvocato di Flavor Flav diceva chiaramente che Chuck D è libero di esprimere le sue preferenze politiche pubblicamente, ma non di farlo usando il logo e il nome dei Public Enemy.


Chuck D rispose all'azione di Flavor Flav dichiarando che quest'ultimo era interessato solo al guadagno e non all'impegno sociale, e annunciando pubblicamente l'espulsione di Flavor Flav dai Public Enemy. Un avvocato di Chuck D aggiunse che il suo cliente era l'unico proprietario del nome e del logo del gruppo e che poteva quindi usarlo a suo piacimento senza l'autorizzazione di Flavor Flav.

Flavor Flav rispose a queste dure parole asserendo che Chuck D non poteva licenziarlo, perché non era l'unico titolare della band. Disse di essere preoccupato per Chuck D e di non aver astio personale contro Sanders, ma di avere forti dubbi sulle sue politiche. Il primo marzo i Public Enemy Radio si esibirono al comizio di Sanders e molti fan di Flavor Flav tra la folla (individuabili per via dell'orologio a lancette appeso al collo, segno distintivo del vocalist fin dal suo esordio) lasciarono il comizio quando il gruppo iniziò la performance.

Il giorno seguente il divorzio sembrò sancito per sempre, con la dichiarazione da parte di Chuck D dell'uscita del primo album della nuova formazione, rinominata Enemy Radio per evitare ulteriori problemi, intitolato Loud is Not Enough (la cui copertina somiglia un po' troppo a quella dell'album di esordio di LL Cool J Radio del 1985), anche se in una delle tracce intitolata Food As a Machine Gun compare Flavor Flav come ospite.

Dopo solo un mese la situazione fu ribaltata nuovamente. Il primo di aprile, infatti, la Reuters pubblicò un articolo secondo cui l'uscita di Flavor Flav dal gruppo e la lite con Chuck D sarebbero state una messinscena orchestrata da entrambi allo scopo, secondo Chuck D, di attirare l'attenzione mediatica e di mostrare come i media tradizionali trattassero in modo negativo la scena hip hop. Tuttavia Flavor Flav scrisse su Twitter di non aver volontariamente preso parte alla messinscena e richiamò Chuck D a un comportamento più serio. In ogni caso il rientro di Flavor Flav nel gruppo ci fu senza dubbio, a giugno fu infatti annunciata l'uscita del nuovo album del gruppo intitolato What You Gonna Do When the Grid Goes Down? e firmato con il nome di Public Enemy che uscì il 25 settembre. Il disco vede la presenza di entrambi i vocalist storici.

La vicenda del temporaneo allontanamento di Flavor Flav è quindi ancora molto confusa e obiettivamente la spiegazione di Chuck D non è realistica: nessun artista ammetterebbe pubblicamente di aver diffuso informazioni false per attirare l'attenzione, perché questo sottintende di non riceverne abbastanza. La spiegazione più probabile è che si sia trattata di una vera lite, poi rientrata perché alla fine danneggiava entrambi. Ma a meno che Chuck D o Flavor Flav vogliano dare spiegazioni più convincenti, è probabile che non sapremo mai la verità.