Da quattro anni a questa parte i Blackberry Smoke hanno abituato i loro fan alla pubblicazione di album a una velocità impressionante. Il nuovo Find a Light, pubblicato il 6 aprile del 2018, arriva infatti a poco più di un anno e mezzo dal precedente Like an Arrow del 2016 che a sua volta seguiva Holding All the Roses più o meno dello stesso intervallo temporale.
Il quintetto di Atlanta ripropone il proprio stile distintivo senza troppe variazioni con un southern rock divertente ricco di sfumature country e di contaminazioni di vari generi. Il disco parte alla grande con l'energica Flesh and Bone il cui deciso riff di chitarra sconfina nell'hard rock. Segue un pezzo dalle atmosfere più southern intitolato Run Away From It All che prosegue su ritmi sostenuti; le stesse atmosfere si trovano anche nella speranzosa Best Seat In The House.
Nel disco non mancano momenti più melodici. Troviamo infatti tre ballad quali Medicate My Mind, I've Got This Song, che è uno dei pezzi migliori dell'album grazie alla presenza dei violini che accompagnano la melodia, e Seems So Far in cui le atmosfere del sud tornano a sentirsi con forza.
Find a Light è anche ricco di ospiti che contribuiscono a rendere questo disco ancora più ricco di suggestioni musicali diverse. Il chitarrista Robert Randolph (che milita nella band che porta il suo nome) è ospite nella bellissima I'll Keep Ramblin', che nella prima metà offre un rock and roll veloce e divertente per trasformarsi in un pezzo gospel nella seconda metà grazie alla poderosa presenza del coro che accompagna la voce di Charlie Starr. La cantante Amanda Shires duetta con Starr nel midtempo Let Me Down Easy, oltre a cantare la seconda voce bassa nel ritornello Amanda suona il violino in tutto il brano creando così uno dei pezzi più belli e d'atmosfera dell'album. Un altro duetto di trova nel pezzo di chiusura Mother Mountain che vede come ospiti il terzetto dei Wood Brothers.
Tra i momenti più melodici dell'album spicca anche Lord Strike Me Dead, un altro midtempo il cui ritornello è caratterizzato da un bellissimo coro di femminile che si somma alla voce di Starr. Nel disco non mancano contaminazioni di musica nera con le influenze blues di Nobody Gives A Damn e Til The Wheels Fall Off.
Completa il disco la trascurabile The Crooked Kind le cui sonorità un po' forzate la rendono il pezzo più debole del disco che essendo composto da tredici tracce si fa perdonare largamente questo passo falso.
I Blackberry Smoke si confermano una delle realtà più interessanti del rock contemporaneo, nonostante non godano nel nostro paese della fama che meriterebbero. Nella loro lunga carriera non hanno mai sbagliato un disco e avendone sei all'attivo il risultato è degno di lode. Un altro aspetto notevole di questa band è che nessuno dei membri ha mai lasciato la formazione, la lineup dei Blackberry Smoke è infatti la stessa dal 2000 con la sola aggiunta del tastierista Brandon Still nel 2009.
Non possiamo che sperare che con Find a Light raggiungano la meritata notorietà anche da noi e che finalmente i programmatori delle radio di accorgano di questo quintetto di altissimo valore.
Il quintetto di Atlanta ripropone il proprio stile distintivo senza troppe variazioni con un southern rock divertente ricco di sfumature country e di contaminazioni di vari generi. Il disco parte alla grande con l'energica Flesh and Bone il cui deciso riff di chitarra sconfina nell'hard rock. Segue un pezzo dalle atmosfere più southern intitolato Run Away From It All che prosegue su ritmi sostenuti; le stesse atmosfere si trovano anche nella speranzosa Best Seat In The House.
Nel disco non mancano momenti più melodici. Troviamo infatti tre ballad quali Medicate My Mind, I've Got This Song, che è uno dei pezzi migliori dell'album grazie alla presenza dei violini che accompagnano la melodia, e Seems So Far in cui le atmosfere del sud tornano a sentirsi con forza.
Find a Light è anche ricco di ospiti che contribuiscono a rendere questo disco ancora più ricco di suggestioni musicali diverse. Il chitarrista Robert Randolph (che milita nella band che porta il suo nome) è ospite nella bellissima I'll Keep Ramblin', che nella prima metà offre un rock and roll veloce e divertente per trasformarsi in un pezzo gospel nella seconda metà grazie alla poderosa presenza del coro che accompagna la voce di Charlie Starr. La cantante Amanda Shires duetta con Starr nel midtempo Let Me Down Easy, oltre a cantare la seconda voce bassa nel ritornello Amanda suona il violino in tutto il brano creando così uno dei pezzi più belli e d'atmosfera dell'album. Un altro duetto di trova nel pezzo di chiusura Mother Mountain che vede come ospiti il terzetto dei Wood Brothers.
Tra i momenti più melodici dell'album spicca anche Lord Strike Me Dead, un altro midtempo il cui ritornello è caratterizzato da un bellissimo coro di femminile che si somma alla voce di Starr. Nel disco non mancano contaminazioni di musica nera con le influenze blues di Nobody Gives A Damn e Til The Wheels Fall Off.
Completa il disco la trascurabile The Crooked Kind le cui sonorità un po' forzate la rendono il pezzo più debole del disco che essendo composto da tredici tracce si fa perdonare largamente questo passo falso.
I Blackberry Smoke si confermano una delle realtà più interessanti del rock contemporaneo, nonostante non godano nel nostro paese della fama che meriterebbero. Nella loro lunga carriera non hanno mai sbagliato un disco e avendone sei all'attivo il risultato è degno di lode. Un altro aspetto notevole di questa band è che nessuno dei membri ha mai lasciato la formazione, la lineup dei Blackberry Smoke è infatti la stessa dal 2000 con la sola aggiunta del tastierista Brandon Still nel 2009.
Non possiamo che sperare che con Find a Light raggiungano la meritata notorietà anche da noi e che finalmente i programmatori delle radio di accorgano di questo quintetto di altissimo valore.