Giacomo Voli è una delle più belle e fresche realtà del panorama rock del nostro paese. Classificatosi secondo alla seconda edizione di The Voice nel 2014 ha realizzato un primo EP nel 2015 intitolato Ancora nell'Ombra e ora affianca alla propria attività solista quella di voce del gruppo symphonic metal veneziano TeodasiA.
Per raccontarci qualcosa di più sul suo passato e sul suo futuro, Giacomo ha accettato la nostra proposta di rilasciarci un'intervista.
Ringraziamo Giacomo Voli per la sua cortesia e disponibilità.
Per raccontarci qualcosa di più sul suo passato e sul suo futuro, Giacomo ha accettato la nostra proposta di rilasciarci un'intervista.
Ringraziamo Giacomo Voli per la sua cortesia e disponibilità.
125esima Strada: Ciao Giacomo e anzitutto grazie del tempo che ci stai dedicando. La mia prima domanda è inevitabilmente sulla tua partecipazione a The Voice? Quali sono i tuoi ricordi più belli relativi a questa esperienza?
Giacomo Voli: Ciao a tutti e grazie per l'intervista!
Ricordando il 2014 posso dire che il ricordo più bello è legato alle amicizie nate durante quell'esperienza, in modo particolare per Daria Biancardi, Giulia Dagani ma ricordo davvero tanti tanti talenti! Resto legato anche a Piero, che è rimasto comunque un amico "speciale" e ricordo i momenti di relax e di discussione anche post programma, che mi hanno permesso di crescere e perfezionare il mio desiderio artistico.
125esima Strada: Tra i pezzi che hai cantato a The Voice quale ritieni ti sia venuto meglio e perché?
Giacomo Voli: Credo che i più riusciti siano stati i primi tre (Rock and Roll, Knockin' on Heaven's Door, Impressioni di Settembre) e gli ultimi cantati in finale, incluso il singolo. Credo che sia dipeso anche dalla serenità, nelle prime puntate non mi aspettavo di poter procedere più di tanto... poi è successo, ed è aumentata anche la tensione. Una volta arrivato in finale mi sono disteso, perché comunque fosse andata era un risultato già pazzesco considerando il genere musicale che ho scelto.
125esima Strada: A The Voice ti sei cimentato in un repertorio piuttosto vario spaziando dai Led Zeppelin a Jeeg Robot d'Acciaio. Raccontaci qualcosa su queste scelte così diverse.
Giacomo Voli: Sicuramente, amando specialmente tutti i generi che si muovono dal rock al metal, era molto difficile scegliere brani che fossero compatibili con il format, i tempi televisivi e molte altre cose... tipo il fatto di cantare in italiano!
Credo che meglio di così sarebbe difficile scegliere, nel senso che comunque sono anche l'interpretazione e l'arrangiamento a rendere rock un pezzo, perciò dopotutto è andata bene così.
Il fatto di scegliere in modo vario perciò è stato per spaziare, e non ricadere in scelte ovvie. Se fai cantare ad un cantante rock un pezzo dichiaratamente rock... non scopri niente di nuovo! Ma se stravolgi le regole allora inventi qualcosa di nuovo, no?
125esima Strada: Mi stupisce il fatto che tu abbia eseguito il Nessun Dorma e anche che tu lo proponga abitualmente nei tuoi live. Come coniughi la tua passione per la lirica con quella per il rock?
Giacomo Voli: Lo so lo so =)
Diciamo che quella che è nata come una provocazione nel tempo ha rivelato il mio primo amore! Grazie al mio nonno materno, cornista di professione, ho conosciuto la musica classica e lirica, apprezzando le opere in tutte le loro sfumature (con particolare attenzione per le parti di corno francese naturalmente!). Insieme ricordo che guardammo Pavarotti & Friends, orgogliosi di ammirare il grande Luciano in coppia con le più grandi star mondiali, anche del rock come Brian May o Bryan Adams.
Un altro fattore sicuramente è stato quello di "scoprire" i Queen attraverso i vinili dei miei genitori, questo gruppo incredibile che ha saputo mischiare cori polifonici alla potenza dei riff, la voce tagliente di Freddie Mercury con le orchestrazioni. Tutt'oggi sono di ispirazione per me!
125esima Strada: Un'altra cosa che mi ha stupito è che l'inedito che hai presentato a The Voice, Rimedio, ha delle strofe sorprendentemente basse per la tua voce. Come mai questa scelta?
Giacomo Voli: Sei il primo che me lo chiede =)
Beh, il pezzo nasce così, scritto da Piero Pelù e perciò anche pensato più basso...
In fondo per me non è un dispiacere anche cantare in tessiture più basse! In questo direi che tengo caro il consiglio di Gaudi (vocal coach per quell'edizione), il quale mi ricordava che facendo sempre lo stesso "numero" in fondo poi ci si abitua. Perciò credo sia importante poter spaziare su tutta la propria estensione!
125esima Strada: Parliamo del tu EP. Come sono nati i brani di Ancora nell'Ombra?
Giacomo Voli: Ognuno in modo diverso chiaramente!
La Fenice è un brano nato molti anni fa, con nomi diversi e diversi arrangiamenti, a causa dei miei errori. Ridi nel Tuo Caffè l'ho voluto scrivere per dedicarlo ad una persona speciale che sa affrontare la vita con il sorriso nonostante le sofferenze. Un Capitale è un pezzo veloce che richiama riff e tematiche tipicamente hard rock, grunge e metal. Il Vento Canterà è stato il primo singolo, e l'ho scritto nel periodo post-The Voice (come Un Capitale) come sfogo dopo l'esperienza vissuta! Non è direttamente riferito a qualcuno, è un grido rivolto all'ambiente televisivo e un incoraggiamento a me stesso =)
125esima Strada: Come è nata invece la tua collaborazione con i TeodasiA?
Giacomo Voli: Tutto è nato dopo la mia partecipazione al programma televisivo, quando Francesco Gozzo (batterista e compositore principale dei TeodasiA) mi ha marcato a uomo per diversi mesi! Alla fine ho ceduto, hahaha!
Scherzi a parte sono felice di aver accettato di entrare in questo progetto, che mi dà la possibilità di sfogarmi anche nel metal sinfonico e di cantare in inglese. Quest'anno abbiamo due uscite discografiche, perciò non potrei essere più contento!
125esima Strada: Quali sono i musicisti che più ti hanno influenzato e a cui ti sei ispirato?
Giacomo Voli: Moltissimi... troppo difficile focalizzare!
Peter Gabriel è un grande artista, completo... Come solista ha comunque caratterizzato il proprio sound con musicisti incredibili, cosa che ritrovo nei miei obiettivi nonostante il genere che sto realizzando sia molto diverso.
I miei riferimenti musicali vanno dai Soundgarden a tutti gli altri progetti di Chris Cornell, dagli Alterbridge ai Nickelback, dai 30 Second to Mars ai Linkin Park agli Skunk Anansie.
Tutto questo unito all'idea che l'italiano sia una lingua meravigliosa, che unita a questo genere possa creare qualcosa di unico!
125esima Strada: Chi sono invece i tuoi preferiti della scena attuale?
Giacomo Voli: Ci sono molti gruppi fantastici: Disturbed, Nothing More, Tesseract oltre a quelli già citati precedentemente!
Di artisti italiani in riferimento a questo genere non penso che ce ne siano, ma ho moltissimi esempi di grandi artisti recenti e non, come Daniele Silvestri, Battiato, la PFM, Banco Del Mutuo Soccorso, gli Area con Demetrio Stratos, i Quintorigo con il fenomenale John De Leo, i Matia Bazar e la voce immensa di Antonella Ruggiero, i New Trolls e quel fuoriclasse di Vittorio de Scalzi, Elio e le Storie Tese e la loro cultura musicale sconfinata, Enrico Ruggeri con la sua voglia di rock.
125esima Strada: Cosa stai progettando per il futuro? Ti dedicherai più alla carriera solista o ai TeodasiA?
Giacomo Voli: Desidero fortemente mantenere i due progetti in parallelo, e credo che sia possibile perché i target di riferimento sono diversi! Attualmente sto preparando con i TeodasiA la doppia uscita discografica del 2016, per primo un EP che si chiamerà Reloaded nel quale ho reinterpretato dei brani già esistenti, e per secondo un disco di pezzi inediti registrati a fine 2015.
In contemporanea sto preparando il mio prossimo disco solista, in collaborazione con una cantautrice toscana di nome Daniela Ridolfi e un importante produttore/autore del quale ancora non rivelo il nome =)
Tutto questo senza rinunciare all'attività live, della quale tengo tutti aggiornati principalmente sulla mia pagina Facebook Giacomo Voli Joker e sugli altri social!
Nessun commento:
Posta un commento