giovedì 9 gennaio 2020

Perché i Doors si chiamano così?

I Doors sono tra i più rappresentativi e iconici interpreti del rock degli anni 70 grazie a un sound distintivo e al carisma e alla capacità dei quattro membri. Il loro suono non è l'unica cosa singolare che contraddistingue questa band, perché anche il nome scelto dal quartetto è evidentemente piuttosto bizzarro.


La prima formazione della band risale al 1961 con il nome di Rick & the Ravens ed era inizialmente composta da Rick Manczarek alla chitarra, Jim Manczarek alle tastiere e all'armonica, Patrick Stonier al sassofono, Roland Biscaluz al basso e Vince Thomas alla batteria. Rick (che dava il nome al complesso) e Jim erano ovviamente i fratelli di Ray Manzarek (che usava la grafia semplificata del proprio cognome), che sarebbe diventato il tastierista storico dei Doors.

La band vide numerosi cambi di formazione e nel 1965 era composta da Jim Morrison alla voce, Ray Manzarek alla tastiera e alle seconde voci, John Densmore alla batteria, Rick Manczarek alla chitarra, Jim Manzarek all'armonica, e Patricia "Pat" Hansen al basso. Dopo aver registrato un demo che non raccolse il successo sperato, la band cambiò il proprio nome su proposta di Morrison in The Doors, prendendo spunto dal saggio dello scrittore inglese Aldous Huxley intitolato The Doors of Perception (tradotto in italiano come Le Porte della Percezione) del 1954 che narra delle esperienze vissute dall'autore grazie all'uso della mescalina, molto simili a quella che Jim Morrison e la sua band narravano nei propri pezzi. In The Doors of Perception l'autore descrive ad esempio come dopo l'assunzione di mescalina vedesse i colori più vivaci o come gli sembrasse che le pareti delle stanze non si incontrassero più dove avrebbero dovuto o ancora come gli paresse che i libri o le gambe delle sedie brillassero di luce propria.

Il titolo dell'opera di Huxley è a sua volta tratto da un verso dal poema di William Blake The Marriage of Heaven and Hell (Il Matrimonio del Cielo e dell'Inferno) che dice "If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it is: infinite" ("Se le porte della percezione fossero sgombrate tutto apparirebbe all'uomo così come è: infinito") e secondo il documentario When You're Strange del 2009 fu proprio il verso di Blake a ispirare Morrison.

Poco dopo il cambio del nome i fratelli Jim e Rick Manczarek lasciarono il gruppo, seguiti da Pat Hansen. Al loro posto entro nella band Robby Krieger, formando così la lineup storica del gruppo.


La scelta del nome si rivelò sicuramente vincente; infatti ad oggi i Doors sono considerati tra i più grandi geni e innovatori della musica moderna, non solo per la qualità delle loro composizioni, ma anche per il loro atipico nome.

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Insomma, hanno spalancato le porte della percezione scegliendo un ottimo nome che è rimasto impresso in eterno. Bel retroscena, questo.

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

Esatto, proprio quello che é successo. Io però non mi spiego perché l'ascoltatore medio italiano li ignora. La gente conosce il nome della band, conosce Jim Morrison ma pochissimi conoscono più di tre canzoni. Eppure sono fantastici e innovativi. Boh...