martedì 2 giugno 2020

Stevie Wonder - Songs in the Key of Life

Il doppio album Songs in the Key of Life del 1976 occupa un posto di rilievo nella lunga discografia di Stevie Wonder, in quanto rappresenta il culmine del periodo classico delle sue produzioni; molto prima del successo commerciale di album come Hotter than July o The Woman in Red.

In Songs in the Key of Life il musicista di Detroit esplora tutti i generi della black music, passando dal soul, al funk, al gospel e al jazz, dimostrando di saperli interpretare tutti con grande maestria. Il disco contiene alcuni dei suoi più grandi capolavori, come Isn't She Lovely?, dedicata alla figlia Aisha, Love's in Need of Love Today, I Wish e Sir Duke. Oltre a questi pezzi più classici e noti, Wonder si lancia in una sperimentazione musicale in cui mischia sonorità elettroniche con la black music con l'aggiunta di strumenti etnici ispirati alla musica africana in pezzi come Black Man e Ngicuela -Es Una Historia - I Am Singing, la cui prima strofa è in zulu, la seconda in spagnolo e la terza in inglese.

Oltre ai testi spensierati che parlano di amore e famiglia, il disco contiene alcune tracce di denuncia sociale che parlano delle condizioni di vita degli afroamericani nelle metropoli, come la già citata Black Man e Village Ghetto Land. Inoltre, anche la pur gioiosa I Wish contiene un testo che parla di povertà e scarsità di mezzi economici.

Ciò che stupisce maggiormente di questo album è come le sonorità che Stevie Wonder riusciva a realizzare nel 1976 fossero decenni avanti rispetto alla musica mainstream del periodo; infatti di moltissimi pezzi di questo album sono state realizzate cover che hanno lasciato la musica originale pressoché inalterata e molti altri sono stati utilizzati come campioni per pezzi hip-hop degli anni successivi. Nel 1990 gli A Tribe Called Quest usarono un campione di Sir Duke nella loro Footprints e cinque anni dopo Coolio realizzò la celeberrima Gangsta's Paradise con un campione di Pastime Paradise, tratta proprio da questo album. Inoltre nell'estate del 1999 ben due canzoni di questo album furono portate in classifica da altrettanti artisti di livello internazionale: Will Smith utilizzò I Wish per la sua Wild Wild West e George Michael realizzò una cover di As insieme a Mary J. Blige.

Il motivo per cui Wonder ha pubblicato questo album come doppio è fin troppo ovvio: non bastava un disco solo per contenere tutta la creatività di questo straordinario musicista. Del resto alcuni outtakes sono stati pubblicati su un EP a parte intitolato Something Extra, le cui quattro tracce attualmente sono stampate su tutte le edizioni in CD.

Songs in the Key of Life è in sintesi un capolavoro, non del soul ma della musica di ogni genere, Ma è solo una delle stelle della fantastica galassia costituita dalla discografia di Stevie Wonder.

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