Nota: questo articolo è stato scritto dal nostro amico e guest blogger Tino che era presente al concerto degli Offspring a Milano del 13 giugno 2016 e che ha voluto scrivere il proprio racconto per 125esima Strada. Ringraziamo Tino per la sua cortesia e disponibilità.
Buio pesto, Forum di Assago pieno, le uniche luci erano dei pallini rossi sul basso di Greg K che stava iniziando l'introduzione di Bad Habit; l'anno era il 2001, andavo al liceo e c'erano ancora le lire, quello era il mio primo concerto e loro erano gli Offspring!
Dopo 15 anni torno a rivederli e mi trovo davanti la band di Dexter Holland e soci, che mancavano nel nostro paese da circa 4 anni, ancora in splendida forma nonostante gli anni passino per tutti e oramai il biondo frontman della band e Noodles abbiano passato tranquillamente i 50 anni; ma l'energia del loro punk-rock melodico anni 90 sembra non farli invecchiare per niente.
Era una delle serate dell' Estathé Market Sound a Milano e l'evento era il Summer Nationals Tour insieme ad altre due band californiane, i Good Riddance (che ho visto di sfuggita) e i Pennywise, band punk-hardcore, bravi ma non essendo il mio genere non mi sento di esprimere ulteriori giudizi.
Giù il sipario e si parte con il singolo You're Gonna Go Far, Kid dall'album Rise and Fall, Rage and Grace, unico o quasi pezzo recente; "Scusate ma quanti dischi hanno fatto gli Offspring dopo Conspiracy of One?" mi chiedeva il mio socio in macchina andando verso Milano, sintomo che forse gli ultimi dischi, almeno nel bel paese non hanno avuto un grandissimo successo.
La band di Garden Grove sembra intercettare questo sentimento e dopo il primo pezzo la scaletta verte quasi completamente sul decennio fine anni 90 e inizio anni 2000; a farla da padrone i pezzi di Conspiracy of One, Smash ovvero il disco che detiene il record di vendite per un album prodotto da una casa discografica indipendente (11 milioni le copie vendute per il disco prodotto dalla Epitaph Records) ma sopratutto di Americana, album che ha fruttato alla band ben 5 dischi di platino.
Il secondo pezzo è l'energico Want You Bad, sono proprio questi gli Offspring che il pubblico vuole e l'arena si infiamma. A seguire tra le altre tracce troviamo Hit That dall'ultimo album Days Go By e trasmesso in heavy rotation in radio per poi andare sui grandi classici nella seconda metà del concerto come Why Don't You Get a Job?, il mitico Pretty Fly (for a White Guy) e l'intramontabile The Kids Aren't Alright, presenza fissa nella scaletta di ogni discoteca anni 90 a prescindere dal genere. A chiudere, la potenza di Americana e la melodia di Self Esteem salutano un'arena stracolma di gente, chiudendo un memorabile concerto punk-rock di circa un'ora e mezza dopo aver suonato ben 19 pezzi.
Buio pesto, Forum di Assago pieno, le uniche luci erano dei pallini rossi sul basso di Greg K che stava iniziando l'introduzione di Bad Habit; l'anno era il 2001, andavo al liceo e c'erano ancora le lire, quello era il mio primo concerto e loro erano gli Offspring!
Dopo 15 anni torno a rivederli e mi trovo davanti la band di Dexter Holland e soci, che mancavano nel nostro paese da circa 4 anni, ancora in splendida forma nonostante gli anni passino per tutti e oramai il biondo frontman della band e Noodles abbiano passato tranquillamente i 50 anni; ma l'energia del loro punk-rock melodico anni 90 sembra non farli invecchiare per niente.
Era una delle serate dell' Estathé Market Sound a Milano e l'evento era il Summer Nationals Tour insieme ad altre due band californiane, i Good Riddance (che ho visto di sfuggita) e i Pennywise, band punk-hardcore, bravi ma non essendo il mio genere non mi sento di esprimere ulteriori giudizi.
Giù il sipario e si parte con il singolo You're Gonna Go Far, Kid dall'album Rise and Fall, Rage and Grace, unico o quasi pezzo recente; "Scusate ma quanti dischi hanno fatto gli Offspring dopo Conspiracy of One?" mi chiedeva il mio socio in macchina andando verso Milano, sintomo che forse gli ultimi dischi, almeno nel bel paese non hanno avuto un grandissimo successo.
La band di Garden Grove sembra intercettare questo sentimento e dopo il primo pezzo la scaletta verte quasi completamente sul decennio fine anni 90 e inizio anni 2000; a farla da padrone i pezzi di Conspiracy of One, Smash ovvero il disco che detiene il record di vendite per un album prodotto da una casa discografica indipendente (11 milioni le copie vendute per il disco prodotto dalla Epitaph Records) ma sopratutto di Americana, album che ha fruttato alla band ben 5 dischi di platino.
Il secondo pezzo è l'energico Want You Bad, sono proprio questi gli Offspring che il pubblico vuole e l'arena si infiamma. A seguire tra le altre tracce troviamo Hit That dall'ultimo album Days Go By e trasmesso in heavy rotation in radio per poi andare sui grandi classici nella seconda metà del concerto come Why Don't You Get a Job?, il mitico Pretty Fly (for a White Guy) e l'intramontabile The Kids Aren't Alright, presenza fissa nella scaletta di ogni discoteca anni 90 a prescindere dal genere. A chiudere, la potenza di Americana e la melodia di Self Esteem salutano un'arena stracolma di gente, chiudendo un memorabile concerto punk-rock di circa un'ora e mezza dopo aver suonato ben 19 pezzi.