Dopo Howlin' Wolf, Muddy Waters, B.B King e Chuck Berry, anche Bo Diddley all'inizio degli anni 70 decise di realizzare un album nella capitale del Regno Unito, avvalendosi della collaborazione di alcuni tra i migliori musicisti inglesi dell'epoca per mischiare la propria produzione alle sonorità del blues bianco europeo.
Il risultato di questa mescolanza è stato pubblicato nel 1973 con il titolo di The London Bo Diddley Sessions. L'album è composto da nove tracce che offrono un perfetto connubio di blues, rock e funk ricco di strumenti a fiato e di percussioni atipiche come conga e tamburello. Nella formazione di musicisti che hanno realizzato il disco non si trovano nomi di spicco, contrariamente a quelli dei quattro colleghi di Bo Diddley che hanno realizzato prima di lui album londinesi, ma questo non inficia minimamente la qualità della musica, che al contrario rimane ottima e fresca per tutta la durata dell'LP.
Il disco parte con uno dei propri pezzi migliori con Don't Want No Lyin' Woman sostenuto da un ritmo incalzante e che offre un portentoso duetto tra Bo Diddley e la vocalist Cookie Vee, che presta la sua voce anche in Going Down e Sneakers on a Rooster). Il disco prosegue con una nuova versione di Bo Diddley (pezzo che porta il nome stesso dell'autore inciso inizialmente in 45 giri nel 1955) dal testo diverso rispetto alla versione originale.
La seconda metà dell'album propone pezzi più orientati al funk, come Husband-In-Law, Do the Robot e Get Out of My Life. Tra le tracce migliori troviamo anche la strumentale Bo-Jam, basata interamente sulla chitarra suonata dallo stesso Bo Diddley, e la già citata Sneakers on a Rooster in cui il piano suonato da Tennyson Stephens duetta con la sezione dei fiati e che vede di nuovo Cookie Vee affiancare Bo Diddley alla voce.
Nonostante in rete si legga spesso che The London Bo Diddley Sessions è stato registrato per la maggior parte a Chicago con solo qualche traccia registrata a Londra per giustificare il titolo, il booklet della versione in CD riporta invece che solo Going Down, Husband-In-Law e Sneakers On A Rooster sono state incise nella metropoli dell'Illinois e che la maggior parte dei pezzi è stata incisa proprio a Londra. In ogni caso, questo The London Sessions è un ottimo esempio di commistione di tra le scene musicali dei due lati dell'Atlantico di inizio anni 70. L'album ha un suono innovativo e divertente, non conosce momenti bassi e si ascolta con piacere per tutta la sua durata ed una delle tante pietre miliari del blues e del rock 'n' roll realizzate da questo straordinario musicista.
Il risultato di questa mescolanza è stato pubblicato nel 1973 con il titolo di The London Bo Diddley Sessions. L'album è composto da nove tracce che offrono un perfetto connubio di blues, rock e funk ricco di strumenti a fiato e di percussioni atipiche come conga e tamburello. Nella formazione di musicisti che hanno realizzato il disco non si trovano nomi di spicco, contrariamente a quelli dei quattro colleghi di Bo Diddley che hanno realizzato prima di lui album londinesi, ma questo non inficia minimamente la qualità della musica, che al contrario rimane ottima e fresca per tutta la durata dell'LP.
Il disco parte con uno dei propri pezzi migliori con Don't Want No Lyin' Woman sostenuto da un ritmo incalzante e che offre un portentoso duetto tra Bo Diddley e la vocalist Cookie Vee, che presta la sua voce anche in Going Down e Sneakers on a Rooster). Il disco prosegue con una nuova versione di Bo Diddley (pezzo che porta il nome stesso dell'autore inciso inizialmente in 45 giri nel 1955) dal testo diverso rispetto alla versione originale.
La seconda metà dell'album propone pezzi più orientati al funk, come Husband-In-Law, Do the Robot e Get Out of My Life. Tra le tracce migliori troviamo anche la strumentale Bo-Jam, basata interamente sulla chitarra suonata dallo stesso Bo Diddley, e la già citata Sneakers on a Rooster in cui il piano suonato da Tennyson Stephens duetta con la sezione dei fiati e che vede di nuovo Cookie Vee affiancare Bo Diddley alla voce.
Nonostante in rete si legga spesso che The London Bo Diddley Sessions è stato registrato per la maggior parte a Chicago con solo qualche traccia registrata a Londra per giustificare il titolo, il booklet della versione in CD riporta invece che solo Going Down, Husband-In-Law e Sneakers On A Rooster sono state incise nella metropoli dell'Illinois e che la maggior parte dei pezzi è stata incisa proprio a Londra. In ogni caso, questo The London Sessions è un ottimo esempio di commistione di tra le scene musicali dei due lati dell'Atlantico di inizio anni 70. L'album ha un suono innovativo e divertente, non conosce momenti bassi e si ascolta con piacere per tutta la sua durata ed una delle tante pietre miliari del blues e del rock 'n' roll realizzate da questo straordinario musicista.