Quello dei Trillium è il primo esperimento in chiave hard rock (che vira verso il metal) della brava e poliedrica cantante americana Amanda Somerville in cui non deve condividere il microfono con altri, come invece ha sempre fatto in tutte le formazioni in cui ha militato o milita ancora.
L'album di esordio della band è uscito nel 2011 e si intitola Alloy e nelle sue dodici tracce Amanda è libera di mostrare le sue capacità vocali spaziando dall'aggressività alla dolcezza come solo le grandi cantanti sanno fare.
Il disco riprende le sonorità AOR di fine anni '80 condendole con atmosfere cupe e ghotic. Tra i dodici brani non vi sono cali di qualità perché in ognuna Amanda mostra aspetti diversi della sua vocalità: sa essere aspra, aggressiva e graffiante, come nel brano Coward, ma anche calda e soave, come in Justifiable Casualty. I brani migliori sono il primo e l'ultimo (se si esclude la bonus track): il disco si apre con l'energica Machine Gun e si chiude con la ballad Slow It Down, forse il brano più AOR dell'intero disco che sembra tratto di peso dagli anni '80, in cui Amanda si esprime nella migliore delle proprie interpretazioni.
Tra i brani merita una menzione anche l'ottima Scream It, unico pezzo del disco che vede la presenza di un cantante ospite, in cui la voce potente di Jørn Lande si alterna con quella pulita e celestiale di Amanda, come avviene in molti brani di gruppi symphonic e power metal europei.
In sintesi quello dei Trillium è un buon album che regala un'ora di ottima musica. In attesa di ascoltare i prossimi lavori di Amanda.
L'album di esordio della band è uscito nel 2011 e si intitola Alloy e nelle sue dodici tracce Amanda è libera di mostrare le sue capacità vocali spaziando dall'aggressività alla dolcezza come solo le grandi cantanti sanno fare.
Il disco riprende le sonorità AOR di fine anni '80 condendole con atmosfere cupe e ghotic. Tra i dodici brani non vi sono cali di qualità perché in ognuna Amanda mostra aspetti diversi della sua vocalità: sa essere aspra, aggressiva e graffiante, come nel brano Coward, ma anche calda e soave, come in Justifiable Casualty. I brani migliori sono il primo e l'ultimo (se si esclude la bonus track): il disco si apre con l'energica Machine Gun e si chiude con la ballad Slow It Down, forse il brano più AOR dell'intero disco che sembra tratto di peso dagli anni '80, in cui Amanda si esprime nella migliore delle proprie interpretazioni.
Tra i brani merita una menzione anche l'ottima Scream It, unico pezzo del disco che vede la presenza di un cantante ospite, in cui la voce potente di Jørn Lande si alterna con quella pulita e celestiale di Amanda, come avviene in molti brani di gruppi symphonic e power metal europei.
In sintesi quello dei Trillium è un buon album che regala un'ora di ottima musica. In attesa di ascoltare i prossimi lavori di Amanda.
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