La straordinaria cantante finlandese Tarja Turunen ha da poco pubblicato il suo nuovo album live intitolato Luna Park Ride. Si tratta di un doppio album che contiene sul primo disco il concerto della cantante del 27 marzo 2011 al Luna Park di Buenos Aires e sul secondo diverse incisioni dal vivo registrate in varie occasioni tra il 2010 e il 2014.
Dal punto di vista qualitativo c'è ben poco da dire: Tarja è semplicemente perfetta. E' l'unica cantante del panorama symphonic metal in grado di tenere lo stile lirico in qualunque brano, a qualunque tonalità e velocità. Nei due dischi Tarja spazia, come sempre fa nei concerti, dal proprio repertorio solista a quello dei Nightwish risalente al periodo di quando ne era la cantante. Ad essi aggiunge la cover di Signos dei Soda Stereo, che riesce a trasformare da un pezzo new wave a uno symphonic metal, e un medley anni 80 composto da Where Were You Last Night, Heaven Is a Place on Earth e Livin' on a Prayer. Tarja interpreta ogni brano magistralmente, la sua voce non conosce sbavature e i brani suonano quasi identici alle incisioni in studio.
Se dal punto di vista qualitativo non ci sono dubbi, ce ne sono invece molti sull'opportunità di stampare nel 2015 un live risalente al 2011 e appartenente al medesimo tour del live pubblicato nel 2012 Act 1: Live in Rosario soprattutto considerando che gran parte dei brani sono stati cantati in entrambi i concerti e che Luna Park Ride era già stato stampato come disco extra dell'edizione speciale di Act: 1. Anche il secondo disco aggiunge poco a quanto già si conosceva dai live precedenti di Tarja poiché ben 7 dei 14 brani sono antecedenti al 2011.
Non ci sembra che Tarja avesse il disperato bisogno di stampare un disco nuovo per mantenere viva la propria immagine, dopo aver partecipato come coach alla quarta edizione di The Voice of Finland e dopo aver scritto sui social network di aver già altri due album in fase di lavorazione.
Luna Park Ride è in estrema sintesi un ottimo lavoro, ma purtroppo tanto valido quanto inutile.
Dal punto di vista qualitativo c'è ben poco da dire: Tarja è semplicemente perfetta. E' l'unica cantante del panorama symphonic metal in grado di tenere lo stile lirico in qualunque brano, a qualunque tonalità e velocità. Nei due dischi Tarja spazia, come sempre fa nei concerti, dal proprio repertorio solista a quello dei Nightwish risalente al periodo di quando ne era la cantante. Ad essi aggiunge la cover di Signos dei Soda Stereo, che riesce a trasformare da un pezzo new wave a uno symphonic metal, e un medley anni 80 composto da Where Were You Last Night, Heaven Is a Place on Earth e Livin' on a Prayer. Tarja interpreta ogni brano magistralmente, la sua voce non conosce sbavature e i brani suonano quasi identici alle incisioni in studio.
Se dal punto di vista qualitativo non ci sono dubbi, ce ne sono invece molti sull'opportunità di stampare nel 2015 un live risalente al 2011 e appartenente al medesimo tour del live pubblicato nel 2012 Act 1: Live in Rosario soprattutto considerando che gran parte dei brani sono stati cantati in entrambi i concerti e che Luna Park Ride era già stato stampato come disco extra dell'edizione speciale di Act: 1. Anche il secondo disco aggiunge poco a quanto già si conosceva dai live precedenti di Tarja poiché ben 7 dei 14 brani sono antecedenti al 2011.
Non ci sembra che Tarja avesse il disperato bisogno di stampare un disco nuovo per mantenere viva la propria immagine, dopo aver partecipato come coach alla quarta edizione di The Voice of Finland e dopo aver scritto sui social network di aver già altri due album in fase di lavorazione.
Luna Park Ride è in estrema sintesi un ottimo lavoro, ma purtroppo tanto valido quanto inutile.
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