La band che porta il suo cognome è uno dei progetti paralleli di Rob Halford nati nel periodo del suo temporaneo allontanamento dai Judas Priest. Il terzo album degli Halford, uscito nel 2009, è intitolato Halford 3 - Winter Songs ed è una raccolta di canti natalizi, genere in cui si sono cimentati molti musicisti di ogni estrazione ma che può sembrare insolito per una band metal. In realtà per quanto raro questo non è un caso isolato visto che anche i Twisted Sister hanno realizzato un bellissimo album natalizio e anche altri gruppi come i Manowar, gli Helloween o i Bad Religion si sono cimentati in questo genere.
Il disco degli Halford è composto da dieci brani di cui quattro inediti scritti dallo stesso Rob in un caso coadiuvato dal resto della band, cinque classici della tradizione natalizia e Winter Song scritta nel 2008 da Sara Bareilles e Ingrid Michaelson qui proposta in versione ballad. Ciò che rende questo disco unico è l'accostamento delle melodie dei brani all'energia espressa dalla band che resta coerente con le produzioni consuete di Halford, con forti chitarre, sezione ritmica molto presente e la voce straordinaria e ineguagliabile di Rob a cantare i pezzi. I brani inediti, i cui testi sono tutti molto intimistici, spirituali e positivi, offrono una varietà di suono davvero ricca, si passa dall'aggressiva ed energica Get Into The Spirit alle allegre Christmas for Everyone e I Don't Care e tra gli inediti non manca un momento più riflessivo con Light of the World.
I brani classici come Oh Come O Come Emanuel, We Three Kings e What Child is This sono suonati rispettando le melodie originali che tutti conosciamo ma in modo molto forte e aggressivo portando così una bella ventata di modernità alla tradizione. I pezzi migliori sono comunque gli ultimi due: i classici natalizi per eccellenza Oh Holy Night e Come All Ye Faithful. E' con questi due che Halford raggiunge il livello più alto di questo atipico disco con cui crea perfettamente l'atmosfera natalizia in chiave metal.
Se c'è una cosa che non manca a Rob Halford è la capacità di esprimersi in stili musicali diversi, basti pensare alla varietà musicale prodotta dai Judas Priest e dalle sue sue derive street metal con i Fight e industrial metal con i 2wo. Rob fondò gli Halford per tornare al metal più classico e con questo ottimo album dimostrò anche di saper unire il metal alla tradizione come solo i grandi musicisti sanno fare e il risultato è un album che non può mancare né nella discografia degli amanti del metal né in quella degli amanti dei canti natalizi.
Il disco degli Halford è composto da dieci brani di cui quattro inediti scritti dallo stesso Rob in un caso coadiuvato dal resto della band, cinque classici della tradizione natalizia e Winter Song scritta nel 2008 da Sara Bareilles e Ingrid Michaelson qui proposta in versione ballad. Ciò che rende questo disco unico è l'accostamento delle melodie dei brani all'energia espressa dalla band che resta coerente con le produzioni consuete di Halford, con forti chitarre, sezione ritmica molto presente e la voce straordinaria e ineguagliabile di Rob a cantare i pezzi. I brani inediti, i cui testi sono tutti molto intimistici, spirituali e positivi, offrono una varietà di suono davvero ricca, si passa dall'aggressiva ed energica Get Into The Spirit alle allegre Christmas for Everyone e I Don't Care e tra gli inediti non manca un momento più riflessivo con Light of the World.
I brani classici come Oh Come O Come Emanuel, We Three Kings e What Child is This sono suonati rispettando le melodie originali che tutti conosciamo ma in modo molto forte e aggressivo portando così una bella ventata di modernità alla tradizione. I pezzi migliori sono comunque gli ultimi due: i classici natalizi per eccellenza Oh Holy Night e Come All Ye Faithful. E' con questi due che Halford raggiunge il livello più alto di questo atipico disco con cui crea perfettamente l'atmosfera natalizia in chiave metal.
Se c'è una cosa che non manca a Rob Halford è la capacità di esprimersi in stili musicali diversi, basti pensare alla varietà musicale prodotta dai Judas Priest e dalle sue sue derive street metal con i Fight e industrial metal con i 2wo. Rob fondò gli Halford per tornare al metal più classico e con questo ottimo album dimostrò anche di saper unire il metal alla tradizione come solo i grandi musicisti sanno fare e il risultato è un album che non può mancare né nella discografia degli amanti del metal né in quella degli amanti dei canti natalizi.
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