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mercoledì 31 ottobre 2018

Greta Van Fleet: salvatori del rock o tribute band?

Sono il fenomeno musicale degli ultimi anni. Molti critici musicali hanno scritto almeno un editoriale su di loro, non c'è un sito internet che tratti di hard rock che non abbia una loro recensione e la rotazione dei loro pezzi sulle radio di genere ha una frequenza impressionante.

Stiamo ovviamente parlando degli americani Greta Van Fleet, quartetto di giovanissimi che dopo aver dato alle stampe due EP nel 2017 ha quest'anno pubblicato il proprio primo LP dal titolo Anthem of the Peaceful Army. Li si ama o li si odia, i Greta Van Fleet non sembrano capaci di generare emozioni pacate e dividono il pubblico tra chi li considera i salvatori dell'hard rock e chi li reputa poco più di una tribute band dal successo immeritato.


Sulle loro capacità tecniche non ci sono dubbi. La loro musica è sicuramente piacevole, tutti i pezzi si lasciano ascoltare e ogni loro passaggio in radio è sempre gradito. I dubbi sono, semmai, sulla creatività e la loro capacità autorale.

La caratteristica peculiare del quartetto del Michigan è infatti che la loro musica assomiglia in modo smaccato ed esplicito a quella dei Led Zeppelin; tutto nel sound dei Greta Van Fleet ricorda la band di Jimmy Page e Robert Plant, dalle melodie, ai riff di chitarra al cantato di Joshua Kiszka che imita Plant in tutto e per tutto.

I critici più ottimisti sostengono che i Greta Van Fleet abbiano il merito di far avvicinare il pubblico più giovane al rock degli anni 70, che gli stessi Zeppelin hanno al loro tempo attinto a piene mani dal blues di Chicago e che altre band, come i Darkness o gli Struts, si ispirano ai modelli del passato senza attirarsi le critiche che ricevono i Greta Van Fleet.

E' sicuramente vero che Page e Plant hanno spesso copiato in modo disinvolto da Muddy Waters, Howlin' Wolf e molti altri, ma il suono dei Led Zeppelin è sempre stato molto diverso da quello dei bluesman americani; basti pensare che gli Zep hanno sostituito le chitarre acustiche con quelle elettriche e che il canto di Plant è diversissimo da quello dei modelli a cui si è ispirato. Nessuno in un ascolto in doppio cieco potrebbe confondere Muddy Waters con i Led Zeppelin; lo stesso non si può dire di un confronto tra gli Zeppelin e i Greta Van Fleet che sono quasi indistinguibili per chi non conosca a memoria le discografie. I Darkness attingono dall'AOR ottantiano, ma il loro sound non si confonde con quello di nessun'altra band e le somiglianze tra gli Struts e i Queen sono molto meno marcate di quelle tra i Led Zeppelin e i Greta Van Fleet.

Detto questo, per ora i Greta Van Fleet sono una buona band, forse una delle migliori in circolazione, ma il fatto di non avere un suono distintivo li relega nel gruppo delle "buone band". I fasti dei Led Zeppelin sono molto lontani e per ora non sembra proprio che i Greta Van Fleet possano rimanere nella memoria come una delle band più iconiche di questo decennio. Il rischio è che finiscano nel limbo dei gruppi che non esplodono mai, come i Bush o gli Screaming Trees il cui talento non è mai stato premiato del tutto.

Sicuramente i Greta Van Fleet hanno il tempo dalla loro parte, sono poco più che ventenni e avranno la possibilità di sviluppare un suono più personale. Glielo auguriamo di cuore, ma fino ad allora il loro impatto nella storia della musica rimarrà molto limitato.