Visualizzazione post con etichetta Medina Azahara. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Medina Azahara. Mostra tutti i post

venerdì 9 novembre 2018

Medina Azahara - Trece Rosas

Nonostante siano passate quattro decadi dal loro disco di esordio, gli andalusi Medina Azahara continuano a sfornare album a una frequenza davvero notevole, e a solo due anni dal precedente Paraiso Prohibido la band guidata da Manuel Martinez ha pubblicato il nuovo album intitolato Trece Rosas. Come suggerito dal titolo stesso il disco è dedicato alle 13 rose, un gruppo di donne condannate a morte nel 1939 dopo essere state ingiustamente accusate di aver cospirato per uccidere il dittatore Francisco Franco. Il disco è composto proprio da tredici tracce in cui i Medina Azahara si spostano dai suoni potenti e poderosi del passato verso un easy listening convincente e di facile presa anche per i neofiti.

Rispetto al passato il gruppo rinuncia quasi del tutto alla influenze arabe e mediorientali per approdare a un suono più ricco di spunti mediterranei, e in parte riconducibili proprio alla musica del nostro paese; anche il canto di Martinez attinge meno alla tradizione araba per esprimersi in uno stile più tradizionale. Le uniche tracce di musica arabeggiante si trovano in No Mires Atrás, per il resto il disco è caratterizzato da una buona alternanza di pezzi energici e di power ballad, che sono sempre state uno dei marchi di fabbrica del quintetto di Cordoba, e che in questo album sono ben cinque.

Tra i pezzi più veloci troviamo Libres Sin Nada e La Lucha che sono le uniche tracce del disco che presentano suoni più pesanti e più prossimi al metal; in Trece Rosas si trova anche qualche influenza di AOR ottantiano con Donde Sopla El Viento e Solo Son Cobardes che coniugano sapientemente melodia e suoni potenti, in particolare la seconda vede la presenza preponderante delle tastiere che donano sonorità patinate di grande effetto.

Le cinque ballad sono tutte di ottima fattura ed è difficile scegliere quali siano le migliori; se proprio dovessimo sceglierne alcune la scelta ricadrebbe su Mi Pequeño Corazon grazie al bellissimo arpeggio di chitarra che regge l'intero pezzo, su Ana y Raquel e sull'ottantiana Tu.

Ovviamente sono lontanissimi i fasti di Tanger o Tierra De Libertad, ma è altrettanto ovvio che Trece Rosas è l'ennesimo capolavoro di questo gruppo straordinario. La musica di questo album è sicuramente più tradizionale e meno sperimentale, ma questo non toglie che questo album convinca sotto ogni aspetto, regalando tredici tracce di alto livello e senza riempitivi. Purtroppo la barriera linguistica rende i Medina Azahara praticamente sconosciuti al di fuori dei paesi di lingua spagnola, tuttavia per qualità e creatività meriterebbero di far parte dell'empireo delle band più famose al mondo.

Mentre ci godiamo l'ascolto di Trece Rosas non resta quindi che aspettare che la band di Manuel Martinez produca il proprio prossimo lavoro in studio, che vista la produttività del gruppo siamo sicuri non si farà aspettare troppo a lungo.

martedì 13 dicembre 2016

Medina Azahara - En Navidad

Nel 1995, pochi mesi dopo aver pubblicato l'album Árabe, i Medina Azahara hanno dato alle stampe un EP intitolato En Navidad che, come dice il nome stesso, è una breve raccolta di canti natalizi. Il disco è composto da tre brani, due inediti scritti dalla stessa band più il celebre classico natalizio El Tamborilero, versione spagnola di The Little Drummer Boy.

Per quanto breve il disco è un vero capolavoro della musica natalizia che mostra come i classici del passato come El Tamborilero possano essere reinterpretati con gusto moderno, con ricchi riff di chitarra e con la batteria sostenuta nel tipico stile hard rock che caratterizza da sempre il suono della band, inoltre il cantato orientaleggiate di Manuel Martinez aggiunge un bel tocco di novità a un tipico canto natalizio. Anche i due pezzi inediti sono di grande impatto e mostrano che i nuovi classici natalizi possono anche essere scritti da dei gruppi rock; entrambi i pezzi, intitolati Cantad Todos e Y Naciò Jesùs, coniugano in modo efficace le sonorità energiche del gruppo alle atmosfere e alle melodie di Natale. Anche in queste non manca un tocco di musica orientale che aggiunge colore impreziosendo i brani.

Questo breve album dimostra anche l'incredibile ecletticità del gruppo andaluso che anche grazie a questi piccoli gioielli di musica natalizia dà l'ennesima prova di essere una delle band più sottovalutate al mondo.

lunedì 28 novembre 2016

Medina Azahara - Paraiso Prohibido

Il 2016 ha visto il ritorno degli andalusi Medina Azahara a due anni di distanza dal precedente LP Las Puertas del Cielo. Il nuovo album è intitolato Paraiso Prohibido e ripropone senza variazioni sostanziali la formula storica della musica della band che sicuramente non ha bisogno di grandi modifiche visto che è caratterizzata da un suono unico al mondo e davvero molto interessante e di grande impatto. Il gruppo capitanato da Manuel Martinez torna infatti con un hard rock energico e ricco di influenze arabe e mediorientali sia nel cantato sia nella musica.

L'album è stato anticipato dalla pubblicazione online di due singoli. Il primo di essi è Ven Junto a Mi, che apre l'album dopo l'introduzione, e la scelta è incomprensibile perché nonostante sia molto ricco di atmosfere arabe è il pezzo più debole dell'album per via delle strofe che suonano molto forzate, ma per fortuna, come vedremo, è l'unico momento dell'album di livello più basso. Il secondo singolo pubblicato in anticipo è El Cielo a Tus Pies, una ballad che prosegue sulla strada delle precedenti dei Medina Azahara, che nei loro quasi quarant'anni di carriera hanno fatto dei lenti uno dei loro marchi di fabbrica.

In totale il disco è composto di 14 tracce che, tolta la poco convincente Ven Junto a Mi, sono di altissimo livello e consentono alla band di creare l'ennesimo ottimo disco. Le atmosfere arabeggianti dominano soprattutto in Ella Es e Y Asi Nacio el Amor, due pezzi affascinanti e trascinanti dal ritmo sostenuto. Nel disco sono presenti anche ben cinque ballad: Busca Tu Fe, Cuando Estoy a Solas, El Dolor de Mi Alma, Mira Las Estrellas e la già citata El Cielo a Tus Pies.

I brani veloci dell'album sono spesso dominati dal suono delle tastiere accostato a quello delle chitarre a creare una buona commistione di energia e melodia. Tra questi troviamo la potente e gioiosa Recordando Esa Noche, Vive la Vida Cantando e Ponte en Pie. Tra i brani più sostenuti meritano una menzione particolare anche le due trascinanti tracce che chiudono il disco: Puñaladas en la Oscuridad e Sonrie.

Con Paraiso Prohibido i Medina Azahara sfornano uno dei migliori dischi della loro carriera e nonostante il passare degli anni la band non rallenta la frequenza e la qualità delle proprie produzioni. E' veramente un peccato che un gruppo di questo livello sia praticamente ignoto al di fuori della Spagna perché il loro stile non ha eguali al mondo e come confermato da questo nuovo album, il loro diciannovesimo in studio, meriterebbero a pieno titolo di essere annoverati tra i migliori esponenti dell'hard rock del pianeta.

lunedì 16 febbraio 2015

Medina Azahara - Las Puertas del Cielo

Gli andalusi Medina Azahara sono tra gli esponenti storici del movimento rock spagnolo, che con gruppi del calibro di Heroes del Silencio, Sangre Azul o Angeles del Infierno si pone qualitativamente al di sopra di ogni altra scena musicale dell'Europa continentale.

Nati a a Cordoba negli anni '70, nei loro quasi quattro decenni di carriera i Medina Azahara hanno creato un suono distintivo fatto dalla mescolanza tra hard rock e sonorità mediorientali e arabeggianti e grazie al loro stile così particolare sono unanimemente riconosciuti come il gruppo principale del cosiddetto "Rock andaluz."

Nel novembre del 2014 hanno pubblicato il loro ultimo album, intitolato La Puertas del Cielo, che continua sulla tradizione a cui i Medina Azahara hanno abituato i propri ascoltatori. Il disco propone 15 brani in cui domina la voce potente di Manuel Martinez che grazie alla musica peculiare del gruppo unisce gli stili musicali delle diverse culture che caratterizzano la loro terra.

Tra i migliori brani il meraviglioso pezzo di apertura Juegos a Media Luz ed Eres Estrella Errante, entrambe caratterizzate da forti sonorità arabe; la vibrante Un Grito De Amor e le più tradizionali Aprendimos a Vivir e Somos Angeles. Meritano una menzione particolare anche la lenta Morir Junto a Ti, quasi una ballad anni '80, e Grita, di chiara ispirazione folk.

Mentre molti gruppi blasonati dopo i primi successi vivono di rendita e si adagiano su musica commerciale e di maniera, a 35 anni di distanza dal debutto con l'album Paseando Por La Mezquita del 1979 i Medina Azahara riescono ancora a offrire un disco di oltre un'ora di ottima musica, mentre altri faticano ad arrivare a 40 minuti, dimostrando che il tempo passa ma la qualità artistica della loro produzione non ne risente.

E questo fa di loro dei musicisti leggendari e un gruppo fondamentale della storia del rock.