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mercoledì 12 settembre 2018

L'omicidio di Scott La Rock

Prima di Tupac Shakur, Notorious B.I.G. e Jam Master Jay, un altro rapper famoso ha incontrato la morte prematuramente durante una sparatoria stradale. Il primato temporale di questi assurdi decessi va infatti al DJ dei Boogie Down Productions Scott La Rock la cui vita finì tragicamente a venticinque anni tra le strade del Bronx nell'agosto del 1987.

Il primo album del gruppo, che in origine era formato dai soli Scott La Rock e KRS-One, intitolato Criminal Minded era stato pubblicato nel marzo dell'87 e godeva di un buon successo commerciale grazie ai suoni duri di cui era stato un precursore e alla mescolanza inedita tra hip-hop e sonorità reggae originarie della Jamaica. La carriera discografica di Scott La Rock era quindi iniziata nel migliore dei modi e negli ultimi giorni di agosto dell'87 il duo avrebbe dovuto esibirsi al Madison Square Garden di New York, purtroppo quel concerto non avvenne mai perché la vita di Scott finì prima.

Uno dei rapper che collaboravano con i Boogie Down Productions, D-Nice, ebbe una lite con alcuni ragazzi nel Bronx per via di una telefonata che aveva fatto a una ragazza del quartiere che era stata interpretata dal ragazzo di lei come delle avances. Pochi giorni dopo la fatidica telefonata D-Nice venne infatti minacciato con una pistola da alcune persone, tra cui una donna, mentre passeggiava tra gli housing projects del quartiere di Highbridge nel Bronx e uno di loro lo colpì al viso con una pistola lasciandolo sanguinante. D-Nice allora chiamò Scott in cerca di aiuto e il DJ gli promise che sarebbe andato nel Bronx per aiutarlo a risolvere la situazione riappacificandosi con quel gruppetto che lo aveva minacciato. Scott a quel punto chiamò Ced Gee (un altro rapper della zona) per riferirgli della situazione e questi gli consigliò di abbandonare il proprio intento e di dire a D-Nice non reagire. Tuttavia Scott non raccolse il consiglio perché sperava di poter risolvere la situazione in modo che D-Nice non avesse problemi a muoversi a Highbridge senza sentirsi minacciato.

La sera del 26 agosto Scott si recò nella zona insieme a D-Nice, al proprio manager Scott Morris (detto Manager Moe), alla guardia del corpo Darrell e a un altro dei collaboratori dei Boogie Down Productions chiamato DJ McBooo su una Jeep Wrangler CJ-7. Il quintetto arrivò nella strada dove D-Nice era stato aggredito, cioè nel segmento di University Avenue (noto anche come Martin Luther King Jr. Boulevard) compreso tra la 166esima e la 167esima strada (evidenziato in rosso nell'immagine sotto). Lo stesso D-Nice ricordò in un'intervista rilasciata a The Combat Jack Show il 20 maggio del 2014 che la strada era a senso unico in direzione nord (come facilmente riscontrabile anche da Google Maps); i cinque parcheggiarono la Jeep sul lato destro, mentre il palazzo davanti a cui era avvenuto l'alterco era sul lato sinistro.


Davanti all'housing project non c'erano gli aggressori di D-Nice, ma altre persone. D-Nice, Scott e i loro amici scesero dall'auto; Darrell si avvicinò al palazzo per primo e nonostante le intenzioni pacifiche di Scott adottò un approccio da subito aggressivo. Chiese se avessero visto chi quella mattina aveva minacciato D-Nice; uno di loro gli rispose male e Darrell, alto un metro e novantacinque, lo sollevò in aria e lo rilanciò a terra. Un istante dopo qualcuno nascosto dietro a dei cespugli iniziò a sparare contro D-Nice e i suoi amici, seguito da altri nascosti sul tetto del palazzo. Secondo i primi riscontri della polizia, inoltre, qualcuno sparò anche dalle finestre di un palazzo dall'altro lato della strada.

KRS-One e Scott La Rock
I cinque corsero sull'auto in cerca di protezione e Darrell mise in moto per allontanarsi dalla sparatoria più in fretta possibile. Appena furono lontani dal pericolo, Darrell fermò l'auto; l'unico rimasto ferito dai proiettili fu proprio Scott La Rock che era stato colpito da due colpi al collo. Darrell corse con la Jeep fino al Lincoln Hospital dove Scott arrivò poco dopo mezzanotte in stato di coma. Dopo meno di un'ora fu dichiarato morto.

Le indagini non portarono a nulla per molti mesi, perché la sparatoria avvenne nel buio e in totale assenza di testimoni oculari. La polizia fece due arresti solo otto mesi dopo, quando fermò due uomini residenti a Highbridge: Cory Bayne e Kendall Newland di 17 e 18 anni rispettivamente. Bayne era già stato arrestato in precedenza per aver rubato dei gettoni della metropolitana e fu segnalato alla polizia per la sparatoria in cui rimase ucciso Scott La Rock da altre due persone sospettate per il furto dei gettoni. Tuttavia nessuno testimoniò contro di loro e i due furono rilasciati.

La madre di Scott ritiene ancora oggi che i Bayne e Newland siano tra i responsabili della morte del figlio, eppure l'omicidio di Scott La Rock rimane tuttora insoluto ed è la prima di una lunghissima lista di assurde morti nel mondo dell'hip hop che dal 1987 dura ancora oggi.


Fonti aggiuntive rispetto a quelle citate nell'articolo: