Visualizzazione post con etichetta Notorious B.I.G.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Notorious B.I.G.. Mostra tutti i post

mercoledì 21 agosto 2024

Sui luoghi dell'omicidio di Notorious BIG

Tupac e Notorious in uno dei musei di Hollywood Boulevard

Due anni dopo aver visto a Las Vegas l'incrocio stradale in cui Tupac Shakur venne freddato da tredici colpi sparati da un misterioso assassino (che con ogni probabilità è il gangster Orlando Anderson) ho finalmente tempo di andare a vedere anche il luogo in cui sette mesi dopo perse la vita in circostanze simili Christopher Wallace, meglio noto come Notorious BIG.

Inserisco nel navigatore il Petersen Automotive Museum, dove il rapper e la sua crew tennero l'ultima festa a cui Notorious poté partecipare, e mi porta all'uscita carrabile di Orange Grove Avenue. Chiedo all'addetta al parcheggio se sia quella l'uscita da cui è uscito il Suburban di Notorious ma non lo sa.


Cammino a piedi attorno al vasto edificio e arrivo all'incrocio tra Fairfax Avenue e Wilshire Avenue dove è avvenuta la sparatoria, è un incrocio trafficatissimo in cui le auto si muovono nel traffico incredibile di questa città. Ma quello che mi colpisce è un'altra cosa, anzi l'assenza di qualcosa. Se a Las Vegas è sorto un memoriale spontaneo dove Tupac è stato colpito dai colpi mortali del suo assassino, qui a Los Angeles non c'è nulla. Non c'è un memoriale, non c'è una scritta, non c'è proprio niente che ricordi quanto successo.


Entro nel museo che è veramente spettacolare con le sue auto custom esposte al piano terra e vado al cafè per un attimo di pausa. Chiedo anche al cameriere se sa da quale parte sia uscito dall'edificio il Suburban di Notorious ma non lo sa neanche lui. In ogni caso riguardando i video e le ricostruzioni è chiaro che l'autista del valet parking che recuperò il mezzo guidato dalla guardia del corpo Gregory Young su cui viaggiava il rapper uscì proprio su Orange Grove Avenue, il navigatore quindi mi ha portato esattamente nel posto in cui tutta questa storia è iniziata.

Resta un dubbio però: perché non c'è nulla che ricordi Notorious BIG in quel luogo? Possono esserci varie spiegazioni. Il produttore televisivo Paul Watson che ho incontrato a cena due giorni dopo (produttore tra gli altri di Who Killed Tupac?, noto in Italia come Tupac: il caso è aperto, e da me intervistato su questi due casi l'anno scorso) mi dice che potrebbe essere perché per la città degli angeli la ferita è ancora aperta. Un'altra spiegazione può essere che sulla West Coast Tupac era l'homeboy mentre Notorious era il nemico. Possono essere vere entrambe le spiegazioni, ma che Tupac da queste parti sia più amato è indubbio, si trovano magliette con la sua effige in tutti i negozi di souvenir e ovunque si può ascoltare la sua musica. Notorious è ricordato molto meno e mai da solo, sempre e solo in contrapposizione a Tupac.

È davvero triste che la città non voglia ricordare questo straordinario rapper come merita e dare il giusto risalto a questo incrocio stradale. Perché quello tra Fairfax e Wilshire non è solo l'incrocio tra due strade ma è anche un crocevia nella storia del rap e il simbolo di una delle più assurde faide della storia della musica.

lunedì 30 gennaio 2023

Rap criminale - Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap di F.T. Sandman



A maggio del 2022 lo scrittore Federico Traversa, sotto lo pseudonimo di F.T. Sandman, ha pubblicato il volume intitolato Rap criminale - Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap in cui narra le vicende delle morti illustri nel mondo dell'hip hop. Il libro è dedicato per la maggior parte ai casi più celebri di Tupac e Notorious B.I.G, che analizza in modo dettagliato, per poi dedicare l'ultima parte del testo ad altri casi che non hanno raggiunto lo stesso livello di notorietà.

Il libro di Sandman offre un'ottima visione d'insieme su un tema così controverso, dedicando ampie parti non solo alle morti dei protagonisti ma anche alle loro vite; oltre a essere una narrazione delle morti di Tupac e Biggie ne è infatti anche una biografia che dà al lettore il contesto completo dei fatti drammatici che hanno portato i due protagonisti a una morte violenta. Sandman dedica anche un ampio capitolo alle indagini sulle morti dei due, vagliando con rigore quali sono le conclusioni più realistiche e quelle più fantasiose, spiegando in modo chiaro ed esaustivo come tutte le indagini sono giunte alla stessa conclusione sull'omicidio di Tupac ed evidenziando le differenze, e anche le notevoli similitudini, tra le varie versioni sulla morte di Notorious.

L'ultimo capitolo è dedicato ad altri casi illustri di omicidi nel mondo del rap spiegando quanto sia folle il livello di violenza in questo genere musicale. L'autore parte dal DJ dei Boogie Down Productions Scott La Rock nel 1987 ed arriva fino a XXXTentacion (a cui non a caso è dedicato il trentesimo capitolo, cioè il numero XXX) del 2018, passando ovviamente per il celeberrimo caso di Jam Master Jay, probabilmente l'unico non ascrivibile al genere gangsta.

Nella sue ricostruzione dei fatti, che spaziano tra le storie di sette rapper deceduti in circostanze criminali, Traversa attinge sempre dalla fonti originali, partendo dai racconti diretti dei protagonisti, o da scritti di biografi e giornalisti tra i più attendibili, realizzando così un prodotto di rara fattura su un argomento che resta comunque di nicchia all'interno del giornalismo italiano.

In conclusione Rap Criminale è sicuramente un ottimo testo adatto a qualunque tipo di lettore interessato. È adatto ai neofiti, perché racconta i fatti narrati dall'inizio e in modo esaustivo; è adatto al contempo ai lettori più esperti perché offre un compendio completo e mostra il quadro d'insieme di un fenomeno sociale di spaventosa follia.

martedì 15 novembre 2022

Intervista all'ex detective della polizia di Los Angeles Greg Kading

Greg Kading, ex dectective della polizia di Los Angeles, ha guidato la task force che investigò sull'omicidio di Notorious BIG. Per parlare dei dettagli dell'indagine, Greg ha accettato la nostra proposta di un'intervista che offriamo di seguito ai nostri lettori.

L'intervista è disponibile solo in inglese.


sabato 25 settembre 2021

The Notorius B.I.G. - Il cielo è il limite, la graphic novel sulla vita di Notorious B.I.G.

È uscita ad agosto del 2021 la graphic novel The Notorious B.I.G. - Il cielo è il limite di Antonio Solinas (autore dei testi) e Paolo Gallina (autore dei disegni) sulla vita di Christopher Wallace, meglio noto come Notorious B.I.G. Il racconto dei due autori parte dalle origini povere del protagonista e dai problemi con lo spaccio di droga fino al successo e alla morte nel traffico di Los Angeles.

Il racconto dei due autori è coinvolgente e vibrante, tanto che sfogliando le pagine del libro sembra proprio di trovarsi tra le strade di New York e di Los Angeles in cui si svolgono le scene narrate: dapprima in mezzo alla povertà e allo spaccio, e poi nella ricchezza più sfrenata dello showbiz. Questo strano cocktail di atmosfere opposte emerge in tutta la sua crudezza, così come emergono le fragilità e le contraddizioni del protagonista nelle sue relazioni con Jan, la madre della sua unica figlia T'yanna, con Faith Evans e con la rapper Lil' Kim, che ha in seguito dichiarato di aver abortito un figlio di Notorious. Come è ovvio, gran parte del volume è dedicata al conflittuale rapporto di Biggie con l'amico, e poi acerrimo nemico, Tupac Shakur fino alla tragica morte di quest'ultimo.

Il libro funziona bene anche dal punto di vista informativo, fornendo un ottimo compendio della vita di uno dei rapper più influenti della storia e narra la sua storia musicale dai primi mixtape fino al successo dei due album realizzati in vita.

La graphic novel su Notorious B.I.G. arriva cinque anni dopo Tupac Shakur. Solo Dio può giudicarmi degli stessi autori e dedicato alla vita di Tupac, purtroppo il volume è ormai introvabile. Non resta quindi che godersi questo ottimo libro, che offre un preciso e dettagliato spaccato della vita gloriosa e tragica di una figura unica in cui lascito musicale perdura a quasi tre decenni di distanza.

venerdì 1 maggio 2020

An interview with Greg Kading, the LAPD detective that investigated the murders of Tupac and the Notorious B.I.G.

An Italian translation is available here.

From 2006 to 2009 LAPD dectective Greg Kading was assigned to lead the task force that investigated the murders of the Notorious B.I.G. and Tupac Shakur. To help us understand some details of the investigation Grag Kading accepted our proposal for an interview which we are offering today our readers.

We would like to thank Greg Kading for his kindness and willingness to help.


125esima Strada: Can you briefly explain what led you guys to conclude that Orlando Anderson what the shooter in Tupac's murder?

Greg Kading: Orlando was the obvious choice, because of his motive. Several informants stated he was bragging about the murder. Ultimately, his own uncle, Keffe D, acknowledged Orlando was the shooter. Also, Mob James [Death Row Records security boss, editor's note] saw Orlando in the white Cadillac at the 662 Club just prior to the shooting.


125esima Strada: After 24 years we are still not sure where the groupies in a Chrysler were: some accounts say they were on the left-hand side of Tupac’s car, while others (among which the girls themselves) say they were on the right hand side, just in front of the white Cadillac with the shooter. What are your thoughts on this?

Greg Kading: The girls were in the best position to know where they were. I would rely on their statements.


125esima Strada: Do you think LVPD did all that they could to solve the case or were mistakes or omissions done?

Greg Kading: I believe they could have been more pro-active, but things were complicating the case, such as witnesses were not coming forward or being truthful


125esima Strada: Can you briefly explain what led you guys to conclude that Poochie was the shooter in Biggie’s murder?

Greg Kading: We knew Poochie was a known enforcer for Suge. Then we had co-conspiracy testimony from his accomplice, Tammie Hawkins. Since then, others have corroborated what we discovered.


125esima Strada: What do you think of Russel Pool’s theory according to which corrupt LAPD agents were involved?

Greg Kading: It was entirely disproven.


125esima Strada: So do you think the Rampart scandal was completely unrelated to Biggie’s murder? Rampart scandal was real, anyway.

Greg Kading: The Rampart scandal, was in itself a scandal. In the end, it was just Rafael Perez making up stories. It had no connection whatsoever to Biggie's murder. If you do your research on the Rampart case, you’ll discover that 95% of the allegations Perez made against other officers were disproven. In the end, the entire scandal was based on false allegations made by Perez. Millions and millions of dollars had to be paid out to the cops he falsely accused.


125esima Strada: Do you think OJ Simpson’s case and the race question affected the investigation on Biggie’s murder?

Greg Kading: No. There were several black cops assigned to Biggie's case. Race was not an issue at all in B.I.G.'s case.

Intervista a Greg Kading, il detective dell'LAPD che investigò sugli omicidi di Tupac e Notorious B.I.G.

L'originale inglese è disponibile qui.

Dal 2006 al 2009 il detective dell'LAPD Greg Kading ha guidato la task force che ha investigato sugli omicidi di Notorious B.I.G. e Tupac Shakur. Per aiutarci a capire alcuni dettagli dell'indagine Greg Kading ha accettato la nostra proposta di un'intervista che offriamo oggi ai nostri lettori.

Ringraziamo Greg Kading per la sua cortesia e disponibilità.


125esima Strada: Ci puoi spiegare in sintesi cosa vi ha portato a concludere che Orlando Anderson sia stato lo sparatore nel caso dell’omicidio di Tupac?

Greg Kading: Orlando era la scelta ovvia, per via delle sue motivazioni. Molti informatori hanno detto che si vantava dell’omicidio. In ultimo, proprio suo zio Keffe D ha ammesso che Orlando è stato lo sparatore. Anche Mob James [il capo della sicurezza della Death Row Records, N.d.E.] ha detto di aver visto Orlando sulla Cadillac bianca al 662 Club appena prima della sparatoria.


125esima Strada: Dopo 24 anni non sappiamo ancora dove si trovassero lo groupies sulla Chrysler: alcune testimonianze dicono che erano sul lato sinistro dell’auto di Tupac, mentre altre (tra cui loro stesse) dicono che erano sul lato destro, davanti alla Cadillac bianca dello sparatore. Cosa ne pensi?

Greg Kading: Le ragazze erano nella posizione migliore per sapere dove si trovavano. Farei affidamento sulle loro dichiarazioni.


125esima Strada: Credi che la polizia di Las Vegas abbia fatto tutto il possibile per risolvere il caso o credi siano stati fatti errori o omissioni?

Greg Kading: Credo che avrebbero potuto essere più proattivi, ma ci sono state cose che hanno complicato il caso, come i testimoni che non si facevano avanti o che non dicevano la verità.


125esima Strada: Ci puoi spiegare brevemente cosa vi ha portato a concludere che Poochie sia stato lo sparatore nell'omicidio di Biggie?

Greg Kading: Sapevamo che Poochie era uno dei sicari di Suge. Poi abbiamo avuto la testimonianza della sua complice, Tammie Hawkins. Da allora, anche altri hanno corroborato le nostre scoperte.


125esima Strada: Cosa pensi della teoria di Russel Pool secondo cui erano coinvolti agenti corrotti dell’LAPD?

Greg Kading: È stata completamente smentita.


125esima Strada: Quindi pensi che lo scandalo Rampart fosse completamente slegato dall’omicidio di Biggie? Lo scandalo Rampart era vero, comunque.

Greg Kading: Lo scandalo Rampart è stato scandaloso di suo. Alla fine, è stato solo Rafael Perez che si inventava delle storie. Non c’era nessun legame con l’omicidio di Biggie. Se fai una ricerca sul caso Rampart, scoprirai che il 95% delle accuse di Perez contro altri ufficiali sono state smentite. Alla fine, tutto lo scandalo era basato sulle accuse di Perez. Agli agenti ingiustamente accusati sono stati rimborsati milioni e milioni di dollari.


125esima Strada: Credi che il caso di OJ Simpson e la questione razziale abbiano avuto un impatto sull'indagine sull'omicidio di Biggie?

Greg Kading: No. C'erano molti poliziotti neri assegnati al caso di Biggie. La questione razziale non ha mai influito sul caso di Notorious.

lunedì 1 giugno 2015

L'omicidio di Notorious B.I.G.

Dopo soli sei mesi dalla sparatoria in cui perse la vita Tupac Shakur, anche il suo acerrimo rivale Notorious B.I.G. incontrò la morte in una situazione molto simile.

La sera dell'8 marzo del 1997 Notorious B.I.G aveva partecipato come ospite all'edizione di quell'anno dei Soul Train Music Awards allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Lo staff della Bad Boy Records quella sera doveva infatti premiare la vincitrice della categoria Best R&B/Soul Single, Female; salirono sul palco il cantante Brian McKnight, il quartetto degli 112, Notorious B.I.G. e il rapper e produttore Puff Daddy. Fu proprio Puff Daddy, che in quanto CEO della Bad Boy era il leader indiscusso di quel gruppo, a iniziare la premiazione con la frase "The nominees for the best R&B/Soul Single are" e gli 112 a turno lessero i nomi delle quattro candidate alla vittoria: Mary J. Blige, Brandy (che era conduttrice della serata insieme a LL Cool J e Gladys Knight), Tony Braxton e Monica. Notorious quindi si avvicinò al microfono per leggere il nome della vincitrice, ma appena lo fece il pubblico di Los Angeles lo accolse con sonori fischi e il rapper non poté nascondere lo stupore chiedendo alla platea "What's up, Cali?" prima di annunciare il nome della vincitrice, la bella e brava Toni Braxton, che salì sul palco a ritirare il premio mentre lo staff della Bad Boy usciva dal palco dietro di lei.

Al termine della cerimonia la rivista Vibe aveva organizzato una festa al Petersen Automotive Museum che avrebbe dovuto essere privata, ma evidentemente le cose andarono diversamente e in breve tempo il museo fu sovraffollato. Notorious si divertì alla festa, nonostante dovesse rimanere per gran parte del tempo seduto a causa di un infortunio alla gamba da cui non si era ancora ripreso del tutto e che lo obbligava a camminare con una stampella. Verso le 00:30 nel museo c'erano oltre 2000 persone e il dipartimento dei pompieri decise di imporre la chiusura della festa per motivi di sicurezza legati al sovraffollamento. Notorious e il suo staff lasciarono il museo su tre autoveicoli: il primo era lo Chevrolet Suburban di Puff Daddy su cui oltre allo stesso Puff viaggiava la sua guardia del corpo Eugene Deal; dietro di loro vi era un altro Suburban guidato dalla guardia di Notorious, Gregory "G-Money" Young, su cui viaggiavano lo stesso Notorious (che curiosamente non aveva la patente) sul sedile del passeggero anteriore e i rapper Lil' Cease e D-Roc sul sedile posteriore. Dietro ai due Suburbam seguiva uno Chevrolet Blazer che portava il resto delle guardie del corpo del gruppo.

Lo scopo del gruppo era quello di proseguire la propria festa in un altro club ma a meno di 50 metri dal museo, poco prima dell'incrocio tra Fairfax Avenue e Wilshire Boulevard, una Toyota Land Cruiser bianca fece un'inversione a U costringendo il Blazer a staccarsi dall'auto di Notorious. Quando il Suburban di Puff Daddy arrivò all'incrocio superò il semaforo e l'auto di Notorious rimase ferma al rosso. Alcune ragazze che passeggiavano sul marciapiede alla sinistra di Notorious attirarono l'attenzione del rapper e proprio in quel momento una Chevrolet Impala gli si affiancò sulla destra (come nel fotogramma sopra tratto dal documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G.), il guidatore abbassò il finestrino ed estrasse una pistola con cui sparò sei colpi verso Notorious.

Lil' Cease vide in faccia lo sparatore e riportò che si trattava di un giovane afroamericano poco oltre i vent'anni vestito con abito, camicia e cravatta. D-Roc aggiunse che dall'espressione di Notorious gli parve che la vittima conoscesse il suo assassino.

Avendo sentito gli spari, Deal fece un'inversione e tornò davanti all'auto ferma di Notorious, nel fare questa manovra videro l'Impala dello sparatore voltare a destra e sparire nel traffico. Puff scese dall'auto e corse a verificare le condizioni dell'amico. Intanto Deal si lanciò all'inseguimento dell'Impala lungo Wilshire Boulevard ma l'Impala poteva viaggiare molto più veloce del Suburban a causa di un limitatore di velocità montato per legge su tutti i Suburban prodotti dal 95 al 98, tra cui quello guidato da Deal. Eugene decise tra la frustrazione di abbandonare l'inseguimento e tornò sulla scena del crimine. Nel frattempo alle 00:49 qualcuno chiamò il 911.

Deal decise a quel punto di non attendere l'ambulanza e prese il comando del veicolo di Notorious e lo portò al Cedars-Sinai Medical Center. Lil' Caese ricorda che quando il corpo di Notorious fu estratto dall'auto non sanguinava né mostrava segni di sanguinamento precedente. Probabilmente la massa grassa del corpo di Notorious aveva trattenuto il sangue in uscita. Nonostante gli sforzi dei medici per rianimarlo, Notorious B.I.G. fu dichiarato morto all'1:15.

I risultati dell'autopsia sono stati pubblicati sono nel 2012, quindici anni dopo la sparatoria, e hanno chiarito che Notorious è stato colpito da quattro dei sei colpi sparati di cui uno solo mortale.

Come in tutte le morti violente di personaggi noti, anche in questo caso sono nate una ridda di ipotesi più o meno fantasiose su chi siano i mandanti e gli esecutori dell'omicidio. La teoria più nota vuole che i mandanti dell'omicidio siano Suge Knight, CEO e fondatore della Death Row Records, e l'ex agente dell'LAPD David Mack (che di lì a poco sarebbe finito in galera per tutt'altri motivi) e che l'esecutore materiale dell'omicidio sia un associato di Mack chiamato Amir Muhammad il quale casualmente somiglia all'identikit dello sparatore fatto sulla base della testimonianza di Lil' Cease e di altri testimoni oculari. Purtroppo l'unica fonte per questa teoria è la testimonianza di un informatore dell'FBI chiamato Kevin Hackie il quale sostiene di essere stato una guardia del corpo per la Death Row Records e di avere pertanto avuto accesso a questo informazioni. Ma in seguito Hackie, come risulta della indagini del giornalista Chuck Philips, ha ammesso di avere pessima memoria, di aver mentito in questo specifico caso e si è anche autodescritto come paranoico e schizofrenico. Non un buon curriculum per chi vuole essere informatore chiave di un caso di omicidio.

A distanza di 18 anni l'omicidio rimane insoluto.

Le fonti che abbiamo usato per la nostra ricerca sono il libro The Murder of Biggie Smalls di Cathy Scott, il documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G. e gli articoli di giornale The Unsolved Mystery of the Notorious B.I.G. di Randall Sullivan, Notorious B.I.G. Autopsy Report Released di Steven Horowitz e Informant in Rap Star's Slaying Admits Hearsay e Witness in B.I.G. case says his memory's bad di Chuck Philips.