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lunedì 30 aprile 2018

Phantom Elite - Wasteland

Il primo album dei Phantom Elite ha avuto una gestazione molto lunga, con il primo singolo Siren's Call pubblicato nell'estate del 2016 e il secondo Wasteland un anno dopo; per ascoltare l'album per intero è stato però necessario aspettare fino all'aprile del 2018 quando l'LP che porta il titolo del secondo singolo è stato finalmente pubblicato.

Nonostante la band sia un nome nuovo nel panorama metal mondiale, i suoi membri non sono certo degli esordienti. Il gruppo è stato infatti fondato dal chitarrista olandese degli After Forever Sander Gommans con i musicisti che compongono la band che segue dal vivo gli HDK (una delle formazioni collaterali della lunga e varia attività di Gommans) composta dai chitarristi Goof Veelen e Ted Wouters e dal batterista Eeelco van der Meer. Alla voce i Phantom Elite possono vantare la presenza della brasiliana Marina La Torraca, che è una delle migliori interpreti del metal sinfonico di ogni tempo e che dà un tocco personale e unico all'ottimo primo album di questa inedita formazione. Oltre che essere la voce dei Phantom Elite, Marina milita anche nel supergruppo vocale Exit Eden ed è anche la cantante dei rumeni Highlight Kenosis, e se con questi ultimi mostra il lato più delicato della sua voce, nei Phantom Elite tira fuori tanta grinta e tanta rabbia.

Il disco è composto da dodici tracce che offrono un symphonic metal che unisce la durezza del suono delle chitarre alla straordinaria voce della vocalist che (non che ce ne fosse bisogno) dimostra le due doti incredibili traccia per traccia confermandosi a pieno titolo una delle regine del genere. Il disco vede una preponderanza di brani energici, ma non mancano momenti più raccolti. L'album parte fortissimo proprio con Siren's Call in cui Marina attacca a cantare a secco per essere subito raggiunta da poderosi riff di chitarra; il secondo pezzo Rise With The Dawn continua su ritmi sostenuti con il suolo martellante delle chitarre che apre il brano prima che Marina attacchi la prima strofa.


Tra i pezzi migliori troviamo sicuramente i due singoli che hanno anticipato l'uscita dell'album, in particolare la title track mostra al meglio la potenza e l'estensione della voce della cantante. Tra i momenti più energici spiccano anche Every Man For Himself ricca di sonorità vicine al grunge e Spectrum of Fear che offre qualche influenza di rock ottantiano. Una menzione particolare merita anche anche la bellissima e unica Revelation che si distingue dalla restanti tracce per il poderoso coro che accompagna la voce della cantante e che avvicina i Phantom Elite a sonorità più affini a quelle di gruppo come gli Xandria. Tra i pezzi più raccolti troviamo la ballad Above The Crowd e due lenti acustici fatti con solo voce e chitarra quali Astray e la traccia di chiusura Serenade Of The Netherworld, che mostrano un lato più dolce e meno aggressivo della voce dell'ottima cantante di questa band.

L'album di esordio dei Phantom Elite ripaga appieno la lunga attesa, realizzando quello che sarà uno dei migliori dischi di metal sinfonico di quest'anno. Del resto basta guardare il curriculum del fondatore e quello della cantante per non restare sorpresi: basta anche solo la voce di Marina La Torraca a trasformare una buona idea in un album memorabile.

lunedì 7 agosto 2017

Exit Eden - Rhapsodies in Black

Quattro tra le più grandi regine del symphonic metal hanno unito le proprie forze per creare un supergruppo chiamato Exit Eden che il 4 agosto scorso ha pubblicato il proprio primo album intitolato Rhapsodies in Black che contiene undici cover di altrettanti pezzi rivisti con il loro stile. Il quartetto è composto dall'americana Amanda Somerville, dalla francese Clémentine Delauney, dalla brasiliana Marina La Torraca e dalla tedesca Anna Brunner. Le quattro ragazze hanno scelto cinque classici della musica pop rock degli ultimi decenni, quali Question of Time dei Depeche Mode, Frozen di Madonna, Heaven di Bryan Adams, Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler e Fade to Grey dei Visage, a cui si aggiungono sei pezzi pop più recenti come Unfaithful di Rihanna, Incomplete dei Backstreet Boys, Impossibile di Shontelle, Firework di Katy Perry, Skyfall di Adele e Paparazzi di Lady Gaga.

La loro interpretazione degli undici pezzi lascia pressoché invariate le melodie originali, ma trasforma i pezzi nello stile del symphonic metal, con ricche basi musicali dalle sonorità dure a cui si sommano le quattro voci ognuna con il proprio stile distintivo e riconoscibile: dal canto limpido da soprano di Clémentine, a quello aspro di Anna fino ai due potenti contralti Marina e Amanda, con quest'ultima che soverchia le altre quanto a potenza quando cantano insieme, come si può sentire ad esempio nei ritornelli di Unfaithful e Impossibile.

Il risultato è un album di grande effetto improntato soprattutto a valorizzare le quattro voci e riuscendo perfettamente nel compito. Tra i pezzi spiccano sicuramente Frozen e Skyfall che vedono la presenza come ospite di una quinta regina, Simone Simons degli Epica, che aggiunge un tocco lirico al canto. Di notevole valore anche Total Eclipse of the Heart, il cui intro è cantanto dal secondo ospite, lo svedese Rick Altzi, e Heaven la cui prima strofa cantata dal Clémentine è semplicemente celestiale. La stessa Clémentine canta le due strofe in francese di Fade to Gray con una pronuncia ovviamente perfetta che nessuna delle altre avrebbe potuto regalare. In Frozen è da notare anche il vocalizzo che introduce il ritornello che qui è eseguito a più voci dalle quattro vocalist insieme.


In realtà è difficile individuare nel disco tracce migliori di altre perché sono tutte ottime, così come è difficile scegliere quali siano le voci migliori: se proprio fossimo costretti sceglieremmo a pari merito Clémentine per la pulizia dell'esecuzione e Amanda per la potenza.

Nel complesso le quattro realizzando un disco che offre un symphonic metal morbido e divertente che non conosce un attimo di noia, l'unica è pecca è forse proprio la durata perché ascoltando questo album resta la convinzione che le quattro ragazze sarebbero sicuramente state in grado di realizzare un disco molto più lungo di questo senza scadere mai nella qualità. Resta la speranza che questo supergruppo decida di tornare in studio a registrare un nuovo album perché il loro primo esperimento è riuscito alla grande.