A poco più di tre anni dal precedente Cuando Te Muerden tornano i baschi Leize con un nuovo album in studio intitolato Deriva. Rispetto al disco precedente la formazione della band vede una sola modifica, con l’ingresso del chitarrista Mikel Lazkano in sostituzione di Patxi Carrasco che è stato uno dei fondatori della band nel lontano 1982.
Per questo nuovo lavoro i Lezie ripropongono il proprio marchio di fabbrica senza distanziarsi molto dal modello originale, proponendo quindi un rock urbano (sottogenere del rock spagnolo) fatto di basi hard rock grezze ed essenziali e testi che parlano di tematiche sociali, relative soprattutto alla vita delle classi più povere.
Il nuovo album, così come i precedenti, è composto da sonorità ruvide, dirette e sanguigne e dal canto aspro del vocalist Felix Lasa a cui spesso si aggiungono i tre musicisti in poderosi cori, soprattutto nei ritornelli. Tra le dieci tracce del disco si trova ovviamente una predominanza di pezzi veloci; ritmi più lenti si trovano nell'unica ballad Calle 38 e nella melodica Dame Tu Mano contraddistinta da un coro sul ritornello particolarmente ricco.
Il disco vede anche la presenza di due ospiti. Il primo di questi è il chitarrista degli Avalanche (che in passato ha militato anche nei Mägo de Oz) Jorge Salán che partecipa alla grintosa Mi Lugar, pezzo più trascinante del disco grazie proprio all'energico suono della chitarra e anche al coinvolgente ritornello. Inoltre Alberto Marin è ospite in No Me Da La Gana che si avvicina notevolmente al metal grazie proprio alla partecipazione del chitarrista degli Ankhara.
Tra i pezzi migliori troviamo sicuramente anche la potente traccia di apertura Castigo e Dime Lo Que Quieres che si distingue per un ritmo vicino al punk e per le atmosfere generalmente più leggere rispetto al resto del disco.
Con questo nuovo album i Leize realizzano l’ennesima gemma di rock della loro discografia che è purtroppo sconosciuta al di fuori del loro paese, nonostante la qualità non manchi e al contrario è sempre rimasta alta in tutte le loro produzioni. E’ un vero peccato che questa ottima band goda di così poca considerazione al di fuori della Spagna, per ora non resta che sperare che Deriva serva a regalare loro un po’ di visibilità in più oltre ai confini iberici.
Per questo nuovo lavoro i Lezie ripropongono il proprio marchio di fabbrica senza distanziarsi molto dal modello originale, proponendo quindi un rock urbano (sottogenere del rock spagnolo) fatto di basi hard rock grezze ed essenziali e testi che parlano di tematiche sociali, relative soprattutto alla vita delle classi più povere.
Il nuovo album, così come i precedenti, è composto da sonorità ruvide, dirette e sanguigne e dal canto aspro del vocalist Felix Lasa a cui spesso si aggiungono i tre musicisti in poderosi cori, soprattutto nei ritornelli. Tra le dieci tracce del disco si trova ovviamente una predominanza di pezzi veloci; ritmi più lenti si trovano nell'unica ballad Calle 38 e nella melodica Dame Tu Mano contraddistinta da un coro sul ritornello particolarmente ricco.
Il disco vede anche la presenza di due ospiti. Il primo di questi è il chitarrista degli Avalanche (che in passato ha militato anche nei Mägo de Oz) Jorge Salán che partecipa alla grintosa Mi Lugar, pezzo più trascinante del disco grazie proprio all'energico suono della chitarra e anche al coinvolgente ritornello. Inoltre Alberto Marin è ospite in No Me Da La Gana che si avvicina notevolmente al metal grazie proprio alla partecipazione del chitarrista degli Ankhara.
Tra i pezzi migliori troviamo sicuramente anche la potente traccia di apertura Castigo e Dime Lo Que Quieres che si distingue per un ritmo vicino al punk e per le atmosfere generalmente più leggere rispetto al resto del disco.
Con questo nuovo album i Leize realizzano l’ennesima gemma di rock della loro discografia che è purtroppo sconosciuta al di fuori del loro paese, nonostante la qualità non manchi e al contrario è sempre rimasta alta in tutte le loro produzioni. E’ un vero peccato che questa ottima band goda di così poca considerazione al di fuori della Spagna, per ora non resta che sperare che Deriva serva a regalare loro un po’ di visibilità in più oltre ai confini iberici.