I Chorny Kofe (in cirillico Чёрный Кофе) sono uno dei gruppi di spicco della scena metal moscovita che con i suoi suoni teatrali e maestosi ha creato una nicchia di grande valore nella produzione metal mondiale grazie alle sonorità distintive che la identificano. La band fondata a Mosca nei primi anni 80 ha iniziato la propria attività nell'84 con il disco Pridi I Vse Vozmi (Приди и всё возьми), nonostante anche i primi LP fossero di ottima qualità i migliori dischi della loro carriera sono quelli registrati verso la fine del decennio tra cui il loro sesto uscito nel 1989 e intitolato Vol'nomu - Volya (Вольному — воля).
La musica dei Chorny Kofe si basa su un metal classico di ispirazione NWOBHM ricco di melodie grazie all'uso massiccio di tastiere che lo avvicina anche al pop metal molto in voga in USA e UK nello stesso periodo. Inoltre la forza della band si basa anche sulla potenza della voce del cantante Dmitry Varshavsky incredibilmente forte e acuta e sul suono delle chitarre al contempo energiche e melodiche che ricorda gruppi storici del metal come i Dio o i Rainbow.
L'album parte fortissimo con l'energica Brozhu Po Gorodu Oodin (Брожу по городу один) e tra gli altri brani spiccano anche la title track, Na Posljednij Pojezd (На последний поезд) e Svjetlyj Obra (Светлый обра) che sono ottimi esempi di come il gruppo sappia coniugare abilmente forza e melodia.
Il disco è composto in totale da 9 brani di cui sette veloci e due ballad piuttosto tradizionali che riprendono gli stilemi classici dei lenti metal. Bellissima anche la trascinante traccia conclusiva Eto — Rok (Это — рок), nuova versione del brano dallo stesso titolo inciso nel 1986 sulla ristampa dell'album Svjetlyj Mjetall (Светлый металл), che grazie ai cori sul ritornello risulta incredibilmente coinvolgente e molto più potente dell'originale. In pezzo non va confuso con il brano omonimo che apre il primo album degli Aria e che con questo ha in comune solo il titolo.
Nell'edizione in CD dell'album, che ha una copertina diversa rispetto al vinile, è aggiunta una decima traccia intitolata Staryj Park (Старый парк), cupa ballad dalle atmosfere new wave.
Nonostante numerosi cambi di formazione che hanno lasciato il solo Dmitry Varshavsky come unico membro della band dalle origini fino ad oggi, i Chorny Kofe, in cui oggi milita anche la moglie del cantante Jevgjenija Varshavskaja come chitarrista, continuano a produrre ottimi album di altrettanto ottimo metal e fortunatamente non sembrano intenzionati a fermarsi. E finché la qualità della loro musica resta questa saranno sempre i benvenuti nelle discografie di tutti gli amanti del rock.
La musica dei Chorny Kofe si basa su un metal classico di ispirazione NWOBHM ricco di melodie grazie all'uso massiccio di tastiere che lo avvicina anche al pop metal molto in voga in USA e UK nello stesso periodo. Inoltre la forza della band si basa anche sulla potenza della voce del cantante Dmitry Varshavsky incredibilmente forte e acuta e sul suono delle chitarre al contempo energiche e melodiche che ricorda gruppi storici del metal come i Dio o i Rainbow.
L'album parte fortissimo con l'energica Brozhu Po Gorodu Oodin (Брожу по городу один) e tra gli altri brani spiccano anche la title track, Na Posljednij Pojezd (На последний поезд) e Svjetlyj Obra (Светлый обра) che sono ottimi esempi di come il gruppo sappia coniugare abilmente forza e melodia.
Il disco è composto in totale da 9 brani di cui sette veloci e due ballad piuttosto tradizionali che riprendono gli stilemi classici dei lenti metal. Bellissima anche la trascinante traccia conclusiva Eto — Rok (Это — рок), nuova versione del brano dallo stesso titolo inciso nel 1986 sulla ristampa dell'album Svjetlyj Mjetall (Светлый металл), che grazie ai cori sul ritornello risulta incredibilmente coinvolgente e molto più potente dell'originale. In pezzo non va confuso con il brano omonimo che apre il primo album degli Aria e che con questo ha in comune solo il titolo.
Nell'edizione in CD dell'album, che ha una copertina diversa rispetto al vinile, è aggiunta una decima traccia intitolata Staryj Park (Старый парк), cupa ballad dalle atmosfere new wave.
Nonostante numerosi cambi di formazione che hanno lasciato il solo Dmitry Varshavsky come unico membro della band dalle origini fino ad oggi, i Chorny Kofe, in cui oggi milita anche la moglie del cantante Jevgjenija Varshavskaja come chitarrista, continuano a produrre ottimi album di altrettanto ottimo metal e fortunatamente non sembrano intenzionati a fermarsi. E finché la qualità della loro musica resta questa saranno sempre i benvenuti nelle discografie di tutti gli amanti del rock.