lunedì 31 ottobre 2016

La breve carriera di The Phantom

Tra i grandi interpreti del rockabilly degli anni 50 e 60 ce n'è uno la cui carriera è stata brevissima, avendo inciso un solo 45 giri, ma nonostante ciò è considerato uno degli artisti più influenti del genere essendo tuttora annoverato tra gli ispiratori dello psychobilly. L'artista in questione è ovviamente The Phantom che nel 1960 pubblicò il singolo Love Me / Whisper My Love, registrato in realtà nel 1958 ma dato alle stampe solo due anni dopo.


Il vero nome di The Phantom era Marty Jerry Lott (come riportato sulla sua tomba), anche se sul vinile era riportato come M. Lott come autore dei brani. Secondo quanto riportato dal libro Rockabilly: The Twang Heard 'Round the World: The Illustrated History (di autori vari) dopo aver registrato il disco Lott seguì Pat Boone fino alla chiesa che il crooner frequentava regolarmente e lo convinse ad ascoltare il demo. Boone ne fu impressionato e creò per Lott l'immagine e la gimmick di The Phantom, comprensiva della maschera che Lott doveva indossare in pubblico. Boone avrebbe voluto che Lott firmasse per la sua casa discografica, ma quest'ultimo venne in contatto anche con il management di Boone che lo convinse a firmare per la Dot Records, compagnia di proprietà della Paramount Pictures.

Love Me è un pezzo rockabilly particolarmente energico che si apre con un urlo da parte di The Phantom per poi proseguire su un ritmo veloce che ovviamente risente molto delle influenze rock and roll del periodo, nel canto The Phantom imita palesemente lo stile di Elvis Presley. Whisper My Love è invece una ballata lenta molto melodica, sicuramente più tradizionale ma non per questo meno preziosa.

In un'intervista rilasciata nel 1980 alla rivista New Kommotion, Lott raccontò che la prima incisione di Love Me non aveva l'urlo iniziale; nonostante il risultato fosse soddisfacente, decise di reinciderla aprendo questa volta la registrazione con un urlo improvvisato e la seconda registrazione fu poi quella ufficiale e più famosa. L'incisione originale, senza urlo, è stata comunque resa disponibile molti anni dopo (secondo alcune fonti, tra cui Amazon, nel 2013, ma la stampa in copertina sembra molto più vecchia) quando fu pubblicato un altro 45 giri di The Phantom che aveva sul primo lato appunto la versione originale di Love Me e sul secondo Hey Bop Bop in versione dubplate, altro pezzo rockabilly dal suono piuttosto veloce e aggressivo. Questo secondo 45 giri è molto raro in quanto stampato in sole 300 copie.

Le informazioni sulla vita e sulla carriera di The Phantom sono molto scarse, ad aumentare la confusione arrivò nel 1989 la pubblicazione di un LP che (stando a quanto scritto in copertina) aveva sul primo lato 9 pezzi di The Phantom e sul secondo lato 10 di Jamie Coe. In realtà tale LP incappa in un errore clamoroso: scambia The Phantom con Nick Todd (all'anagrafe Nick Boone, fratello di Pat Boone), infatti l'unico brano di The Phantom presente è Love Me, i restanti 8 pezzi sono di Nick Todd e non hanno nulla in comune con The Phantom. Sulla copertina troneggia anche la scritta The Phantom (alias Nick Todd) ma basta confrontare le foto e le voci per capire the The Phantom e Nick Todd sono persone diverse.



Subito dopo aver inciso il suo unico 45 giri, The Phantom sparì dalle scene e nonostante durante la sua attività non ebbe il successo che avrebbe meritato è importante oggi preservarne la memoria per l'influenza che ha avuto su molti gruppi e cantanti che da lui hanno preso spunto come tutti gli interpreti dello psychobilly e in particolare i Cramps che nel 1984 incisero una cover di Love Me per il loro album Bad Music for Bad People del 1984.

2 commenti:

Rusty ha detto...

Articolo prezioso! La storia è ben ricostruita e documentata. Sul web non si trova di meglio... Della vita di Lott si sa davvero poco... Eppure è una storia la sua che vedrei bene per un film!

Leonardo Salvaggio ha detto...

Grazie per l'apprezzamento. Se ti é piaciuto, continua a seguire questo blog!