domenica 13 novembre 2016

Litfiba - Eutòpia

Sono trascorsi quasi cinque anni dal lontano 17 gennaio del 2012 quando uscì Grande Nazione, il primo album in studio successivo alla reunion tra Ghigo Renzulli e Piero Pelù seguito a un allontanamento artistico durato dieci anni. E finalmente dopo una lunga attesa arriva il nuovo album dei Litfiba intitolato Eutòpia che prima ancora che per la musica colpisce per la bellissima grafica caratterizzata da un'atmosfera steampunk che pervade tutte le foto di copertina e del libretto.

Il disco è composto da dieci pezzi (più due disponibili solo nella versione in vinile) di puro hard rock sfrenato e trascinante. Il pezzo di apertura intitolato Dio del Tuono dà l'avvio all'album in grande stile con sonorità che corrispondono al titolo grazie a un suono tonante contraddistinto da duri riff di chitarra e dalla potente voce di Piero che nel finale di lancia in un lungo e poderoso urlo a metà tra uno scream metal e un acuto lirico.

La band si avventura anche in alcune sperimentazioni musicali toccando campi inesplorati in passato (pur avendo nei suoi 35 anni di attività esplorato stili di rock diversissimi) e riprende anche esperimenti sonori già provati in passato. Due pezzi iniziano con un fischio di parte di Piero, esperimento già provato in Spirito e Il Mio Corpo Che Cambia. Il primo di questi è Maria Coraggio, dedicato alla memoria di Lea Garofalo e pubblicato su internet la settimana prima dell'uscita dell'album; il secondo è Straniero che è l'unica vera ballad del disco dal sapore decisamente western. Altro brano piuttosto lento, almeno sulle strofe, è Intossicato, il cui ritornello accelera notevolmente a creare un brano dalla doppia faccia e di grande effetto grazie al netto cambio di tempo.

Ritmi lenti si trovano anche nella title track che chiude l'edizione in CD, anche questa parte lenta come una ballad per poi assestarsi su ritmi midtempo.

Due brani iniziano con un cantato più basso e ruvido di quanto Piero abbia mai fatto in questi quasi quattro decenni di carriera. Il primo di essi è Santi di Periferia, travolgente rock che per il suo ritmo saltellante vira verso il funk. Il secondo è l'aspro In Nome di Dio, che condanna ogni tipo di fanatismo religioso. Nel disco troviamo anche l'ottima L'Impossibile, rilasciata su internet un mese prima del resto dell'album, un hard rock energico impreziosito da un bel coro sull'ultimo ponte.

Tra i brani degni di nota troviamo anche la grintosa Gorilla Go che parla degli arrivisti che avanzano a spallate usando la metafora del mondo calcistico, riprendendo così sia le tematiche di Nuovi Rampanti sia quelle di Diavolo Illuso. Ottimo brano è anche Oltre che unisce chitarre che ricordano le colonne sonore di Morricone a uno stile musicale e canoro che tende con forza verso il punk.

Come anticipato, nella versione in vinile sono presenti due tracce strumentali in più. La prima è intitolata La Danza di Minerva ed è stata scritta da Ghigo, anch'essa ha un retrogusto western grazie al suono leggero delle chitarre e propone la base per la melodia di quello che poi sarebbe diventato L'Impossibile. La seconda si intitola Tu Non C'eri ed è stata scritta da Piero come colonna sonora del film omonimo di Erri De Luca interpretato proprio da Piero.

In sintesi Eutòpia è un vero capolavoro di rock sanguigno a 360 gradi. Il disco convince sotto tutti i punti di vista, sia per la qualità sia per la varietà dei suoni proposti. Da anni i fan dei Litfiba dibattono su quale sia il miglior album della band fiorentina, tra i sostenitori della trilogia del potere e quelli della quadrilogia degli elementi, e da oggi questa insolita competizione ha un nuovo contendente, perché Eutòpia è davvero un album stellare che metterà tutti d'accordo.

11 commenti:

MikiMoz ha detto...

La vedo come te, sono all'ennesimo ascolto e dai e dai sto apprezzando anche i brani che mi avevano convinto di meno (Santi di periferia e Gorilla Go).
Un gran bell'album, ci sono almeno tre pezzi che restano nella storia della band :)

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

Beh, MikiMoz, sono felice che tu sia d'accordo con me. Grazie della visita.

MikiMoz ha detto...

E di che!
Sì, comunque, sto notando che questo album ha un po' messo d'accordo tutti, al contrario del precedente.
In effetti, dopo ogni ascolti, pensi proprio "cazzo, è un ottimo lavoro".

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

In realtà a me piaceva anche Grande Nazione, ma non tanto come questo. Però c'erano cose interessanti come Lo Squalo, La Mia Valigia, Brado e Fiesta Tosta. Mi sembra comunque che sulla loro pagine di Facebook qualcuno rimpianga tuttora i Litfiba della trilogia. Bah, de gustibus. Per me erano grandi al tempo e sono grandi oggi.

MikiMoz ha detto...

Sì, Grande Nazione è comunque un ottimo album ma Eutòpia lo batte di gran lunga.
Anche a me Lo squalo piace molto, forse siamo tra i pochi.
Chi rimpiange la trilogia è fermo al 1988. Se non lo han capito negli anni '90 (venti anni fa!) che i Litfiba non fanno più new wave, non so che dire XD

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

Sono d'accordo su tutta la linea.

MikiMoz ha detto...

Grande ;)
Piacere di averti conosciuto!

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

Altrettanto. Torna a trovarmi se ti piace il blog.

MikiMoz ha detto...

Certo, lo aggiungo al mio blogroll! :)

Moz-

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ricambio immediatamente il favore.

MikiMoz ha detto...

Eccomi, poi ieri sera ero andato a lavoro: grazie mille, ci sentiamo in giro!
E sempre viva el bandido :)

Moz-