I Black Sabbath sono una delle band più note al mondo essendo stati tra i gruppi che negli anni 70 hanno forgiato il suono del rock dei decenni successivi, gettando anche le basi dell'heavy metal, che in quel periodo muoveva i primi passi. Se la loro carriera è notissima a chiunque e se la band non ha certo bisogno di presentazioni, è invece poco noto da dove il quintetto di Birmingham abbia tratto il proprio nome.
Come raccontato dal chitarrista Tony Iommi nella sua autobiografia intitolata Iron Man: My Journey Through Heaven and Hell with Black Sabbath pubblicata nel 2011 e anche da Ozzy Osbourne in I Am Ozzy del 2009, la band in origine si chiamava Earth, ma si vide costretta a cambiare nome dopo che in un concerto a Carlisle, vicino a Manchester, nel 1969 furono scambiati per un'altra band con lo stesso nome. Dopo che salirono sul palco e iniziarono a suonare, l'organizzatore li interruppe costringendoli ad abbandonare la scena, perché in realtà si aspettavano il gruppo omonimo che avrebbe dovuto interpretare pezzi pop come Mellow Yellow o California Dreamin'.
La band capitanata da Ozzy e Iommi decise quindi di assumere come proprio nome il titolo di quello che era, nelle esibizioni dal vivo, il loro pezzo di maggior successo, ovvero Black Sabbath, che l'anno dopo sarebbe anche diventato il titolo del primo LP.
Iommi e Ozzy spiegano che il pezzo nacque da un'idea del bassista Geezer Butler che trasse l'ispirazione dalla locandina di un film che veniva proiettato in un cinema che si trovava nelle vicinanze della loro sala prove. Il film in questione era I Tre Volti Della Paura del regista italiano Mario Bava e interpretato da Boris Karloff che i distributori d'oltremanica tradussero appunto con il titolo di Black Sabbath.
Come è abbastanza evidente la traduzione del titolo è molto libera. Il motivo per cui usarono un titolo così diverso dall'originale e slegato dal film è che i distributori inglesi tentarono di sfruttare il successo di un altro film di Bava, La Maschera Del Demonio, che nel Regno Unito era stato distribuito come Black Sunday, ma ovviamente i due film non hanno alcun legame se non il fatto di essere opera dello stesso regista.
Curiosamente i Black Sabbath non furono l'unico gruppo a pubblicare un pezzo intitolato Black Sabbath in quegli anni. Infatti nel 1969, cioè l'anno prima dell'uscita del primo album della band di Ozzy, gli americani Coven incisero un pezzo intitolato Black Sabbath per il loro primo album Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls. Gli strani incroci del destino tra le due band non si esauriscono qui; infatti il bassista dei Coven si chiama Greg Osbourne e usa da sempre il soprannome di Oz Osbourne. Tuttavia le sonorità delle due band sono molto diverse, basti pensare che la voce principale dei Coven è una donna, e Ozzy utilizza tale soprannome dalla scuola elementare (come spiegato nella già citata autobiografia), pertanto le presunte somiglianze tra le due band sono solo un caso.
Tuttavia all'uscita del primo album della band di Ozzy, il celebre critico Lester Bangs lo stroncò con un duro articolo su Rolling Stone che, in riferimento alle tematiche trattate e ai rimandi all'occultismo, definisce i Black Sabbath "England's answer to Coven".
Ma nonostante la grandezza dell'autore, le sue previsioni si rivelarono abbondantemente sbagliate. I Black Sabbath sono tuttora universalmente riconosciuti come una delle band più influenti del pianeta, mentre i Coven restano una buona band con pochi album all'attivo e ben lontani dalla fama di Ozzy, Iommi e dei loro soci.
Come raccontato dal chitarrista Tony Iommi nella sua autobiografia intitolata Iron Man: My Journey Through Heaven and Hell with Black Sabbath pubblicata nel 2011 e anche da Ozzy Osbourne in I Am Ozzy del 2009, la band in origine si chiamava Earth, ma si vide costretta a cambiare nome dopo che in un concerto a Carlisle, vicino a Manchester, nel 1969 furono scambiati per un'altra band con lo stesso nome. Dopo che salirono sul palco e iniziarono a suonare, l'organizzatore li interruppe costringendoli ad abbandonare la scena, perché in realtà si aspettavano il gruppo omonimo che avrebbe dovuto interpretare pezzi pop come Mellow Yellow o California Dreamin'.
La band capitanata da Ozzy e Iommi decise quindi di assumere come proprio nome il titolo di quello che era, nelle esibizioni dal vivo, il loro pezzo di maggior successo, ovvero Black Sabbath, che l'anno dopo sarebbe anche diventato il titolo del primo LP.
Iommi e Ozzy spiegano che il pezzo nacque da un'idea del bassista Geezer Butler che trasse l'ispirazione dalla locandina di un film che veniva proiettato in un cinema che si trovava nelle vicinanze della loro sala prove. Il film in questione era I Tre Volti Della Paura del regista italiano Mario Bava e interpretato da Boris Karloff che i distributori d'oltremanica tradussero appunto con il titolo di Black Sabbath.
Come è abbastanza evidente la traduzione del titolo è molto libera. Il motivo per cui usarono un titolo così diverso dall'originale e slegato dal film è che i distributori inglesi tentarono di sfruttare il successo di un altro film di Bava, La Maschera Del Demonio, che nel Regno Unito era stato distribuito come Black Sunday, ma ovviamente i due film non hanno alcun legame se non il fatto di essere opera dello stesso regista.
Curiosamente i Black Sabbath non furono l'unico gruppo a pubblicare un pezzo intitolato Black Sabbath in quegli anni. Infatti nel 1969, cioè l'anno prima dell'uscita del primo album della band di Ozzy, gli americani Coven incisero un pezzo intitolato Black Sabbath per il loro primo album Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls. Gli strani incroci del destino tra le due band non si esauriscono qui; infatti il bassista dei Coven si chiama Greg Osbourne e usa da sempre il soprannome di Oz Osbourne. Tuttavia le sonorità delle due band sono molto diverse, basti pensare che la voce principale dei Coven è una donna, e Ozzy utilizza tale soprannome dalla scuola elementare (come spiegato nella già citata autobiografia), pertanto le presunte somiglianze tra le due band sono solo un caso.
Tuttavia all'uscita del primo album della band di Ozzy, il celebre critico Lester Bangs lo stroncò con un duro articolo su Rolling Stone che, in riferimento alle tematiche trattate e ai rimandi all'occultismo, definisce i Black Sabbath "England's answer to Coven".
Ma nonostante la grandezza dell'autore, le sue previsioni si rivelarono abbondantemente sbagliate. I Black Sabbath sono tuttora universalmente riconosciuti come una delle band più influenti del pianeta, mentre i Coven restano una buona band con pochi album all'attivo e ben lontani dalla fama di Ozzy, Iommi e dei loro soci.
1 commento:
Lester Bangs non ha mai capito niente dei Black Sabbath. Come del resto la stampa cartacea (l'unica all'epoca, negli anni 70) non fu mai tenera con loro.
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