lunedì 18 marzo 2019

The Temptations - Cloud Nine

Dopo otto album caratterizzati dal tipico Motown sound, nel 1969 i Temptations decisero di mischiare il proprio suono a quello del rock psichedelico che in quegli anni dominava la scena musicale, gettando così le basi di quello che da allora fu noto come psychedelic soul. L'album Cloud Nine è un vero spartiacque nella lunga discografia dei Temptations, non solo per il notevole cambio di stile ma anche perché fu il primo realizzato sotto la guida del nuovo produttore Norman Whitfield e con la nuova voce principale di Dennis Edwards in sostituzione del vocalist storico David Ruffin licenziato dalla band per via di incompatibilità caratteriali.

Il disco è composto da dieci tracce e in realtà le sonorità psichedeliche sono prevalenti solo in due di queste, la title track e Runaway Child, Running Wild, che offrono una mescolanza di suoni molto ricca tra soul, funk, rock psichedelico e le polifonie vocali tipiche della band. Non a caso, e a indicare la nuova tendenza musicale dei Temptations, furono proprio queste due le uniche tracce a essere pubblicate anche in singolo. Un notevole cambio di rotta si riscontra anche nei testi, che abbandonano le atmosfere romantiche per parlare di problemi sociali come la difficoltà dell'essere nero e povero nell'America di fine anni 60.

Sette delle dieci tracce contengono invece sonorità soul classiche e simili alle pubblicazioni precedenti dei Temptations caratterizzate da atmosfere patinate e dalla sovrapposizione vocale dei cinque cantanti che si sommano e si amalgamano interpretando ognuno una voce diversa. Trai pezzi migliori di questi sette troviamo sicuramente le ballad Why Did She Have to Leave Me (Why Did She Have to Go) e I Need Your Lovin' in cui la voce principale è interpretata da Eddie Kendricks in falsetto. Anche in questi pezzi più tradizionali comunque la voce di Edwards, che interpreta la parte principale in quattro pezzi tra cui la già citata Why Did She Have to Leave Me (Why Did She Have to Go), dà un tocco diverso rispetto ai dischi precedenti per via del suo suono più aspro che si allontana di molto dalla voce melodica di Ruffin.

Completa il disco una versione da nove minuti di I Heard It Through the Grapevine, ispirata più alla versione di Gladys Knight & the Pips che a quella di Marvin Gaye e che in realtà è diversa da tutto il resto del disco grazie a un arrangiamento blues essenziale che lascia molto spazio alle voci dei cinque.

Nonostante in Cloud Nine la contaminazione con i suoni psichedelici avvenga solo in due pezzi, la sperimentazione sonora dei Temptations continuò con forza in quella direzione per molti anni e per vari album creando dissapori all'interno della band tra chi era favorevole alla nuova rotta e chi voleva restare fedele alle sonorità originali. In ogni caso la qualità di queste registrazioni è indubbia e dimostra come, nonostante la celebrità dei Temptations sia legata soprattutto alle ballad di inizio carriera, il gruppo in realtà abbia fatto molto di più in stili molto diversi tra loro con grande ecletticità e creatività.

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