Con il nuovo The Eighth Mountain i Rhapsody of Fire affrontano la prima prova in studio con pezzi inediti con la rinnovata formazione che vede Giacomo Voli alla voce e il tedesco Manuel Lotter alla batteria; il disco segue la compilation Legendary Years del 2017 realizzata con questa lineup in cui il gruppo ha reinterpretato alcuni dei suoi classici del passato.
Il nuovo album è composto da dodici tracce in cui la band propone il proprio epic power metal distintivo, dando come sempre ampio spazio alle ricche e maestose melodie e alla voce del cantante. Rispetto a Conti e Lione, Giacomo Voli alza ulteriormente l'asticella raggiungendo vette interpretative di altissimo livello che si assestano al di sopra delle performance dei due pur bravissimi cantanti che lo hanno preceduto. Per questo nuovo album la band si avvale inoltre del contributo della Bulgarian National Symphony Orchestra che supporta il gruppo con la propria strumentazione e con il coro.
L'uscita dell'album è stata anticipata dalla pubblicazione del video di Rain of Fury che dà un assaggio di ciò che poi si troverà nel resto dell'LP con un pezzo ricco di metal melodico che mischia sapientemente atmosfere epiche con il suono moderno del power metal.
Trattandosi di un concept album che va ascoltato nella sua interezza, è difficile individuare parti migliori di altre; ciò non toglie che si possano trovare momenti più ricchi di componenti varie come Seven Heroic Deeds, il primo brano dopo l'intro, che vede la presenza massiccia del coro che introduce i ritornelli cantando il ponte in latino. I pezzi più melodici del disco si trovano nella parte centrale dell'LP, come White Wizard e Warrior Heart che si apre con il clavicembalo suonato da Alex Staropoli e il flauto suonato dal fratello Manuel che accompagnano senza altri strumenti la voce di Voli per tutta la prima strofa.
Tra i brani di spicco troviamo anche la bellissima e sontuosa The Courage to Forgive introdotta da un vocalizzo di un coro lirico di cui fanno parte anche lo stesso Voli e Chiara Tricarico dei Moonlight Haze. L'edizione giapponese dell'album è impreziosita dalla presenza di una bonus track: una seconda versione di Rain of Fury in cui Voli canta le strofe in giapponese, dando al pezzo un tocco di originalità.
Se con Legendary Years i Rhapsody of Fire hanno dimostrato che la nuova formazione era all'altezza di tutte le precedenti dal punto di vista tecnico, con questo nuovo album hanno confermato che la nuova lineup è perfettamente in grado di mantenere alti i fasti del gruppo metal più celebre del nostro paese anche nelle incisioni inedite.
The Eighth Mountain apre così la nuova fase della carriera dei Rhapsody of Fire e se queste sono le premesse possiamo essere sicuri che nonostante gli oltre due decenni di carriera alle spalle, la band ha ancora molte frecce al proprio arco e che sicuramente regalerà album di qualità altissima ancora per molti, molti anni.
Il nuovo album è composto da dodici tracce in cui la band propone il proprio epic power metal distintivo, dando come sempre ampio spazio alle ricche e maestose melodie e alla voce del cantante. Rispetto a Conti e Lione, Giacomo Voli alza ulteriormente l'asticella raggiungendo vette interpretative di altissimo livello che si assestano al di sopra delle performance dei due pur bravissimi cantanti che lo hanno preceduto. Per questo nuovo album la band si avvale inoltre del contributo della Bulgarian National Symphony Orchestra che supporta il gruppo con la propria strumentazione e con il coro.
L'uscita dell'album è stata anticipata dalla pubblicazione del video di Rain of Fury che dà un assaggio di ciò che poi si troverà nel resto dell'LP con un pezzo ricco di metal melodico che mischia sapientemente atmosfere epiche con il suono moderno del power metal.
Trattandosi di un concept album che va ascoltato nella sua interezza, è difficile individuare parti migliori di altre; ciò non toglie che si possano trovare momenti più ricchi di componenti varie come Seven Heroic Deeds, il primo brano dopo l'intro, che vede la presenza massiccia del coro che introduce i ritornelli cantando il ponte in latino. I pezzi più melodici del disco si trovano nella parte centrale dell'LP, come White Wizard e Warrior Heart che si apre con il clavicembalo suonato da Alex Staropoli e il flauto suonato dal fratello Manuel che accompagnano senza altri strumenti la voce di Voli per tutta la prima strofa.
Tra i brani di spicco troviamo anche la bellissima e sontuosa The Courage to Forgive introdotta da un vocalizzo di un coro lirico di cui fanno parte anche lo stesso Voli e Chiara Tricarico dei Moonlight Haze. L'edizione giapponese dell'album è impreziosita dalla presenza di una bonus track: una seconda versione di Rain of Fury in cui Voli canta le strofe in giapponese, dando al pezzo un tocco di originalità.
Se con Legendary Years i Rhapsody of Fire hanno dimostrato che la nuova formazione era all'altezza di tutte le precedenti dal punto di vista tecnico, con questo nuovo album hanno confermato che la nuova lineup è perfettamente in grado di mantenere alti i fasti del gruppo metal più celebre del nostro paese anche nelle incisioni inedite.
The Eighth Mountain apre così la nuova fase della carriera dei Rhapsody of Fire e se queste sono le premesse possiamo essere sicuri che nonostante gli oltre due decenni di carriera alle spalle, la band ha ancora molte frecce al proprio arco e che sicuramente regalerà album di qualità altissima ancora per molti, molti anni.
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