lunedì 1 luglio 2019

Marko Hietala - Mustan Sydämen Rovio

Il 2019 vede l'esordio discografico da solista del bassista dei Nightwish Marko Hietala. La band finlandese è nota soprattutto per le straordinarie doti canore delle tre vocalist che si sono avvicendate come frontwoman, ma non va dimenticato che Hietala esegue tutte le voci maschili ed i cori sin da Century Child del 2002 ed è quindi l'unico e vero quarto cantante della band.

L'album solista di Hietala si intitola Mustan Sydämen Rovio ed è composto da dieci tracce cantate interamente in finlandese, aspetto che dona un tocco particolare al disco che manca alle incisioni dei Nightwish. Inoltre la musica solista di Marko si distanza notevolmente dal metal della band per assestarsi su un hard rock ricco di spunti diversi ma lontanissimo dal lirismo dei Nightwish.

L'album parte fortissimo con l'energica e maestosa Kiviä in cui Hietala dà subito una forte prova delle qualità della sua voce. Subito dopo troviamo Isäni ääni, la prima delle sei ballad del disco che rallenta i ritmi. Con la terza traccia Tähti, hiekka ja varjo troviamo marcate suggestioni elettroniche da AOR ottantiano che donano sonorità patinate molto lontane dal suono delle due tracce di apertura, ma che ritroveremo in abbondanza in altri pezzi. Sulle stesse atmosfere troviamo ad esempio Vapauden kuolinmarssi e la ballad Laulu sinulle. Come anticipato il disco è ricco di ballad e oltre a quelle già menzionate troviamo l'onirica Minä olen tie e Unelmoin öisin oltre a Kuolleiden jumalten poik che alterna strofe leggere a ritornelli più pesanti.

Completano il disco due pezzi dal sapore folk quali la grintosa Juoksen rautateitä e la ballad Totuus vapauttaa che chiude il disco.

Il primo album di Marko Hietala è in sintesi un ottimo disco che convince e intrattiene dal primo all'ultimo pezzo, ricco di contaminazioni diverse e che stupisce per quanto Hietala si sia allontanato da quanto fatto in passato. Mustan Sydämen Rovio piacerà ai fan dei Nightwish ma anche ai rocker di ogni genere e centra perfettamente l'obiettivo dei dischi solisti, cioè quello di dar modo ai musicisti di esprimersi anche in stili diversi da quelli delle loro band.

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