lunedì 10 gennaio 2022

Rap: Una storia, due Americhe di Cesare Alemanni

Nel 2019 lo scrittore Cesare Alemanni ha pubblicato il volume Rap: Una storia, due Americhe che, come dice il titolo stesso, narra la storia della musica rap ponendo in parallelo ad essa le contraddizioni sociali degli Statu Uniti, in cui uno dei movimenti culturali più importanti del ventesimo secolo è nato in un contesto di povertà e criminalità lontanissimo dagli sfavillanti ambienti della finanza e del capitalismo che hanno fatto grande l'America. Il libro di Alemanni parte della nascita del rap nei ghetti di uptown New York negli anni 70 ed arriva fino ai giorni nostri con i più recenti casi di Drake o del movimento del sud degli Stati Uniti che ha trovato il proprio epicentro ad Atlanta, ed è particolarmente efficace per almeno due motivi.

Anzitutto l'autore spende gran parte del suo scritto nello spiegare il contesto sociale in cui le varie fasi del rap si sono sviluppate, passando quindi dai movimenti del black power alle rivolte di Los Angeles fino all'impoverimento di Detroit a causa dello spostamento della manodopera dell'industria automobilistica. Più avanti nel volume troviamo anche l'impatto che eventi più recenti, come l'11 settembre e le presidenze Obama e Trump abbiano avuto sulla musica hip hop.

In secondo luogo Alemanni non edulcora mai la propria narrazione mettendo in evidenza le contraddizioni e la superficialità di certe frange del rap che si ispirano a modelli comportamentali violenti, al contempo non si lascia andare a facili giudizi spiegando sempre quale sia il background di tali scelte. L'analisi dell'autore è molto lucida e distaccata anche nell'analizzare le azioni degli ultimi due presidenti, sottolineando l'incauto ottimismo di Obama, che invitava i genitori afroamericani a dare il buon esempio ai figli quando molti degli adolescenti afroamericani non avevano uno o entrambi i genitori, o l'inadeguatezza di Trump che Alemanni non esita a definire parafasciscta.

Trovare difetti a questo libro è veramente difficile perché funziona sotto praticamente tutti i punti di vista, dando un buon quadro di insieme su un tema sfaccettato e complesso come quello della musica rap e costituisce proprio per questo un ottimo prodotto come in italiano se ne vedono pochi.

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