Dopo soli sei mesi dalla sparatoria in cui perse la vita Tupac Shakur, anche il suo acerrimo rivale Notorious B.I.G. incontrò la morte in una situazione molto simile.
La sera dell'8 marzo del 1997 Notorious B.I.G aveva partecipato come ospite all'edizione di quell'anno dei Soul Train Music Awards allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Lo staff della Bad Boy Records quella sera doveva infatti premiare la vincitrice della categoria Best R&B/Soul Single, Female; salirono sul palco il cantante Brian McKnight, il quartetto degli 112, Notorious B.I.G. e il rapper e produttore Puff Daddy. Fu proprio Puff Daddy, che in quanto CEO della Bad Boy era il leader indiscusso di quel gruppo, a iniziare la premiazione con la frase "The nominees for the best R&B/Soul Single are" e gli 112 a turno lessero i nomi delle quattro candidate alla vittoria: Mary J. Blige, Brandy (che era conduttrice della serata insieme a LL Cool J e Gladys Knight), Tony Braxton e Monica. Notorious quindi si avvicinò al microfono per leggere il nome della vincitrice, ma appena lo fece il pubblico di Los Angeles lo accolse con sonori fischi e il rapper non poté nascondere lo stupore chiedendo alla platea "What's up, Cali?" prima di annunciare il nome della vincitrice, la bella e brava Toni Braxton, che salì sul palco a ritirare il premio mentre lo staff della Bad Boy usciva dal palco dietro di lei.
Al termine della cerimonia la rivista Vibe aveva organizzato una festa al Petersen Automotive Museum che avrebbe dovuto essere privata, ma evidentemente le cose andarono diversamente e in breve tempo il museo fu sovraffollato. Notorious si divertì alla festa, nonostante dovesse rimanere per gran parte del tempo seduto a causa di un infortunio alla gamba da cui non si era ancora ripreso del tutto e che lo obbligava a camminare con una stampella. Verso le 00:30 nel museo c'erano oltre 2000 persone e il dipartimento dei pompieri decise di imporre la chiusura della festa per motivi di sicurezza legati al sovraffollamento. Notorious e il suo staff lasciarono il museo su tre autoveicoli: il primo era lo Chevrolet Suburban di Puff Daddy su cui oltre allo stesso Puff viaggiava la sua guardia del corpo Eugene Deal; dietro di loro vi era un altro Suburban guidato dalla guardia di Notorious, Gregory "G-Money" Young, su cui viaggiavano lo stesso Notorious (che curiosamente non aveva la patente) sul sedile del passeggero anteriore e i rapper Lil' Cease e D-Roc sul sedile posteriore. Dietro ai due Suburbam seguiva uno Chevrolet Blazer che portava il resto delle guardie del corpo del gruppo.
Lo scopo del gruppo era quello di proseguire la propria festa in un altro club ma a meno di 50 metri dal museo, poco prima dell'incrocio tra Fairfax Avenue e Wilshire Boulevard, una Toyota Land Cruiser bianca fece un'inversione a U costringendo il Blazer a staccarsi dall'auto di Notorious. Quando il Suburban di Puff Daddy arrivò all'incrocio superò il semaforo e l'auto di Notorious rimase ferma al rosso. Alcune ragazze che passeggiavano sul marciapiede alla sinistra di Notorious attirarono l'attenzione del rapper e proprio in quel momento una Chevrolet Impala gli si affiancò sulla destra (come nel fotogramma sopra tratto dal documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G.), il guidatore abbassò il finestrino ed estrasse una pistola con cui sparò sei colpi verso Notorious.
Lil' Cease vide in faccia lo sparatore e riportò che si trattava di un giovane afroamericano poco oltre i vent'anni vestito con abito, camicia e cravatta. D-Roc aggiunse che dall'espressione di Notorious gli parve che la vittima conoscesse il suo assassino.
Avendo sentito gli spari, Deal fece un'inversione e tornò davanti all'auto ferma di Notorious, nel fare questa manovra videro l'Impala dello sparatore voltare a destra e sparire nel traffico. Puff scese dall'auto e corse a verificare le condizioni dell'amico. Intanto Deal si lanciò all'inseguimento dell'Impala lungo Wilshire Boulevard ma l'Impala poteva viaggiare molto più veloce del Suburban a causa di un limitatore di velocità montato per legge su tutti i Suburban prodotti dal 95 al 98, tra cui quello guidato da Deal. Eugene decise tra la frustrazione di abbandonare l'inseguimento e tornò sulla scena del crimine. Nel frattempo alle 00:49 qualcuno chiamò il 911.
Deal decise a quel punto di non attendere l'ambulanza e prese il comando del veicolo di Notorious e lo portò al Cedars-Sinai Medical Center. Lil' Caese ricorda che quando il corpo di Notorious fu estratto dall'auto non sanguinava né mostrava segni di sanguinamento precedente. Probabilmente la massa grassa del corpo di Notorious aveva trattenuto il sangue in uscita. Nonostante gli sforzi dei medici per rianimarlo, Notorious B.I.G. fu dichiarato morto all'1:15.
I risultati dell'autopsia sono stati pubblicati sono nel 2012, quindici anni dopo la sparatoria, e hanno chiarito che Notorious è stato colpito da quattro dei sei colpi sparati di cui uno solo mortale.
Come in tutte le morti violente di personaggi noti, anche in questo caso sono nate una ridda di ipotesi più o meno fantasiose su chi siano i mandanti e gli esecutori dell'omicidio. La teoria più nota vuole che i mandanti dell'omicidio siano Suge Knight, CEO e fondatore della Death Row Records, e l'ex agente dell'LAPD David Mack (che di lì a poco sarebbe finito in galera per tutt'altri motivi) e che l'esecutore materiale dell'omicidio sia un associato di Mack chiamato Amir Muhammad il quale casualmente somiglia all'identikit dello sparatore fatto sulla base della testimonianza di Lil' Cease e di altri testimoni oculari. Purtroppo l'unica fonte per questa teoria è la testimonianza di un informatore dell'FBI chiamato Kevin Hackie il quale sostiene di essere stato una guardia del corpo per la Death Row Records e di avere pertanto avuto accesso a questo informazioni. Ma in seguito Hackie, come risulta della indagini del giornalista Chuck Philips, ha ammesso di avere pessima memoria, di aver mentito in questo specifico caso e si è anche autodescritto come paranoico e schizofrenico. Non un buon curriculum per chi vuole essere informatore chiave di un caso di omicidio.
A distanza di 18 anni l'omicidio rimane insoluto.
Le fonti che abbiamo usato per la nostra ricerca sono il libro The Murder of Biggie Smalls di Cathy Scott, il documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G. e gli articoli di giornale The Unsolved Mystery of the Notorious B.I.G. di Randall Sullivan, Notorious B.I.G. Autopsy Report Released di Steven Horowitz e Informant in Rap Star's Slaying Admits Hearsay e Witness in B.I.G. case says his memory's bad di Chuck Philips.
La sera dell'8 marzo del 1997 Notorious B.I.G aveva partecipato come ospite all'edizione di quell'anno dei Soul Train Music Awards allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Lo staff della Bad Boy Records quella sera doveva infatti premiare la vincitrice della categoria Best R&B/Soul Single, Female; salirono sul palco il cantante Brian McKnight, il quartetto degli 112, Notorious B.I.G. e il rapper e produttore Puff Daddy. Fu proprio Puff Daddy, che in quanto CEO della Bad Boy era il leader indiscusso di quel gruppo, a iniziare la premiazione con la frase "The nominees for the best R&B/Soul Single are" e gli 112 a turno lessero i nomi delle quattro candidate alla vittoria: Mary J. Blige, Brandy (che era conduttrice della serata insieme a LL Cool J e Gladys Knight), Tony Braxton e Monica. Notorious quindi si avvicinò al microfono per leggere il nome della vincitrice, ma appena lo fece il pubblico di Los Angeles lo accolse con sonori fischi e il rapper non poté nascondere lo stupore chiedendo alla platea "What's up, Cali?" prima di annunciare il nome della vincitrice, la bella e brava Toni Braxton, che salì sul palco a ritirare il premio mentre lo staff della Bad Boy usciva dal palco dietro di lei.
Al termine della cerimonia la rivista Vibe aveva organizzato una festa al Petersen Automotive Museum che avrebbe dovuto essere privata, ma evidentemente le cose andarono diversamente e in breve tempo il museo fu sovraffollato. Notorious si divertì alla festa, nonostante dovesse rimanere per gran parte del tempo seduto a causa di un infortunio alla gamba da cui non si era ancora ripreso del tutto e che lo obbligava a camminare con una stampella. Verso le 00:30 nel museo c'erano oltre 2000 persone e il dipartimento dei pompieri decise di imporre la chiusura della festa per motivi di sicurezza legati al sovraffollamento. Notorious e il suo staff lasciarono il museo su tre autoveicoli: il primo era lo Chevrolet Suburban di Puff Daddy su cui oltre allo stesso Puff viaggiava la sua guardia del corpo Eugene Deal; dietro di loro vi era un altro Suburban guidato dalla guardia di Notorious, Gregory "G-Money" Young, su cui viaggiavano lo stesso Notorious (che curiosamente non aveva la patente) sul sedile del passeggero anteriore e i rapper Lil' Cease e D-Roc sul sedile posteriore. Dietro ai due Suburbam seguiva uno Chevrolet Blazer che portava il resto delle guardie del corpo del gruppo.
Lo scopo del gruppo era quello di proseguire la propria festa in un altro club ma a meno di 50 metri dal museo, poco prima dell'incrocio tra Fairfax Avenue e Wilshire Boulevard, una Toyota Land Cruiser bianca fece un'inversione a U costringendo il Blazer a staccarsi dall'auto di Notorious. Quando il Suburban di Puff Daddy arrivò all'incrocio superò il semaforo e l'auto di Notorious rimase ferma al rosso. Alcune ragazze che passeggiavano sul marciapiede alla sinistra di Notorious attirarono l'attenzione del rapper e proprio in quel momento una Chevrolet Impala gli si affiancò sulla destra (come nel fotogramma sopra tratto dal documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G.), il guidatore abbassò il finestrino ed estrasse una pistola con cui sparò sei colpi verso Notorious.
Lil' Cease vide in faccia lo sparatore e riportò che si trattava di un giovane afroamericano poco oltre i vent'anni vestito con abito, camicia e cravatta. D-Roc aggiunse che dall'espressione di Notorious gli parve che la vittima conoscesse il suo assassino.
Avendo sentito gli spari, Deal fece un'inversione e tornò davanti all'auto ferma di Notorious, nel fare questa manovra videro l'Impala dello sparatore voltare a destra e sparire nel traffico. Puff scese dall'auto e corse a verificare le condizioni dell'amico. Intanto Deal si lanciò all'inseguimento dell'Impala lungo Wilshire Boulevard ma l'Impala poteva viaggiare molto più veloce del Suburban a causa di un limitatore di velocità montato per legge su tutti i Suburban prodotti dal 95 al 98, tra cui quello guidato da Deal. Eugene decise tra la frustrazione di abbandonare l'inseguimento e tornò sulla scena del crimine. Nel frattempo alle 00:49 qualcuno chiamò il 911.
Deal decise a quel punto di non attendere l'ambulanza e prese il comando del veicolo di Notorious e lo portò al Cedars-Sinai Medical Center. Lil' Caese ricorda che quando il corpo di Notorious fu estratto dall'auto non sanguinava né mostrava segni di sanguinamento precedente. Probabilmente la massa grassa del corpo di Notorious aveva trattenuto il sangue in uscita. Nonostante gli sforzi dei medici per rianimarlo, Notorious B.I.G. fu dichiarato morto all'1:15.
I risultati dell'autopsia sono stati pubblicati sono nel 2012, quindici anni dopo la sparatoria, e hanno chiarito che Notorious è stato colpito da quattro dei sei colpi sparati di cui uno solo mortale.
Come in tutte le morti violente di personaggi noti, anche in questo caso sono nate una ridda di ipotesi più o meno fantasiose su chi siano i mandanti e gli esecutori dell'omicidio. La teoria più nota vuole che i mandanti dell'omicidio siano Suge Knight, CEO e fondatore della Death Row Records, e l'ex agente dell'LAPD David Mack (che di lì a poco sarebbe finito in galera per tutt'altri motivi) e che l'esecutore materiale dell'omicidio sia un associato di Mack chiamato Amir Muhammad il quale casualmente somiglia all'identikit dello sparatore fatto sulla base della testimonianza di Lil' Cease e di altri testimoni oculari. Purtroppo l'unica fonte per questa teoria è la testimonianza di un informatore dell'FBI chiamato Kevin Hackie il quale sostiene di essere stato una guardia del corpo per la Death Row Records e di avere pertanto avuto accesso a questo informazioni. Ma in seguito Hackie, come risulta della indagini del giornalista Chuck Philips, ha ammesso di avere pessima memoria, di aver mentito in questo specifico caso e si è anche autodescritto come paranoico e schizofrenico. Non un buon curriculum per chi vuole essere informatore chiave di un caso di omicidio.
A distanza di 18 anni l'omicidio rimane insoluto.
Le fonti che abbiamo usato per la nostra ricerca sono il libro The Murder of Biggie Smalls di Cathy Scott, il documentario Famous Crime Scene: The Notorious B.I.G. e gli articoli di giornale The Unsolved Mystery of the Notorious B.I.G. di Randall Sullivan, Notorious B.I.G. Autopsy Report Released di Steven Horowitz e Informant in Rap Star's Slaying Admits Hearsay e Witness in B.I.G. case says his memory's bad di Chuck Philips.