Nota: Questo articolo è stato scritto dal nostro guest blogger Tino che ringraziamo per il suo prezioso aiuto.
Testi rappati e chitarre distorte sono il marchio distintivo del nu-metal, un sottogenere alternativo del metal che ha spopolato nel decennio attorno al 2000. Dopo mostri sacri come Korn, Deftones e Rage Against The Machine, anche i Limp Bizkit si sono ritagliati il loro posto come esponenti di questo genere in un ventennio di carriera e con oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo.
La loro storia è fatta di alti e bassi. Inizia tutto nel 1995 a Jacksonville, in Florida, ma pubblicano il loro primo disco Three Dollar Bill, Yall$ solamente nel 1997. Il disco non ottiene il successo sperato ma i numerosi tour, l'appoggio dei Korn e del loro produttore, i video passati su MTV e i travestimenti di Wes Borland iniziano a dare alla band un po' di notorietà. Il 1999 è l'anno della svolta, Significant Other lancia la band ai primi posti della classifica e Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water conferma il successo l'anno successivo, grazie anche alla presenza di Take a Look Around tratta dalla colonna sonora di Mission: Impossible 2. Quest'ultimo disco segna un cambio di stile della band verso sonorità più rock.
Successivamente Wes Borland lascia il gruppo e la band si trova un po' musicalmente disorientata, i due lavori successivi Results May Vary e The Unquestionable Truth (Part 1) passano un po' inosservati; il rientro del chitarrista e l'ultimo lavoro in studio Gold Cobra sembrano aver risollevato lievemente il gruppo.
Ma veniamo alla parte divertente.
Il concerto al Carroponte di Sesto San Giovanni inizia con la violenza di Rollin' tratta dal terzo disco, che conterrà la maggior parte dei pezzi suonati. Seguono a ruota Sad But True (cover dei Metallica) e l'ultimo singolo Gold Cobra, per poi continuare con My Generation fino a Faith (cover di George Michael che la band aveva inciso anche nel proprio primo album) per dare un tocco danzante a una serata intervallata anche da qualche mini siparietto della band.
Poker di successi per la chiusura della performance con Nookie, Smells Like Teen Spirit (altra cover, stavolta dei Nirvana, ma spero lo sappiano tutti), Break Stuff e Take a Look Around.
Fred Durst, oramai a 46 anni, e soci hanno fatto un bel concerto nonostante non facciano uscire nulla degno di nota da quasi 15 anni e il genere sia oramai sulla via del tramonto.
Speriamo però che Stampede of the Disco Elephants, disco in lavorazione la cui uscita è prevista per il 2017 ci riservi qualche bella sorpresa.
Testi rappati e chitarre distorte sono il marchio distintivo del nu-metal, un sottogenere alternativo del metal che ha spopolato nel decennio attorno al 2000. Dopo mostri sacri come Korn, Deftones e Rage Against The Machine, anche i Limp Bizkit si sono ritagliati il loro posto come esponenti di questo genere in un ventennio di carriera e con oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo.
La loro storia è fatta di alti e bassi. Inizia tutto nel 1995 a Jacksonville, in Florida, ma pubblicano il loro primo disco Three Dollar Bill, Yall$ solamente nel 1997. Il disco non ottiene il successo sperato ma i numerosi tour, l'appoggio dei Korn e del loro produttore, i video passati su MTV e i travestimenti di Wes Borland iniziano a dare alla band un po' di notorietà. Il 1999 è l'anno della svolta, Significant Other lancia la band ai primi posti della classifica e Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water conferma il successo l'anno successivo, grazie anche alla presenza di Take a Look Around tratta dalla colonna sonora di Mission: Impossible 2. Quest'ultimo disco segna un cambio di stile della band verso sonorità più rock.
Successivamente Wes Borland lascia il gruppo e la band si trova un po' musicalmente disorientata, i due lavori successivi Results May Vary e The Unquestionable Truth (Part 1) passano un po' inosservati; il rientro del chitarrista e l'ultimo lavoro in studio Gold Cobra sembrano aver risollevato lievemente il gruppo.
Ma veniamo alla parte divertente.
Il concerto al Carroponte di Sesto San Giovanni inizia con la violenza di Rollin' tratta dal terzo disco, che conterrà la maggior parte dei pezzi suonati. Seguono a ruota Sad But True (cover dei Metallica) e l'ultimo singolo Gold Cobra, per poi continuare con My Generation fino a Faith (cover di George Michael che la band aveva inciso anche nel proprio primo album) per dare un tocco danzante a una serata intervallata anche da qualche mini siparietto della band.
Poker di successi per la chiusura della performance con Nookie, Smells Like Teen Spirit (altra cover, stavolta dei Nirvana, ma spero lo sappiano tutti), Break Stuff e Take a Look Around.
Fred Durst, oramai a 46 anni, e soci hanno fatto un bel concerto nonostante non facciano uscire nulla degno di nota da quasi 15 anni e il genere sia oramai sulla via del tramonto.
Speriamo però che Stampede of the Disco Elephants, disco in lavorazione la cui uscita è prevista per il 2017 ci riservi qualche bella sorpresa.