giovedì 4 febbraio 2016

I Litfiba con Filippo Margheri

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale in seguito alla pubblicazione dell'EP "Il Mostro" nell'agosto del 2016.

Piero Pelù e Gianluigi Cavallo non sono gli unici cantanti ad aver ricoperto il ruolo di front-man dei Litfiba nei quasi quattro decenni della loro carriera. Tra l'abbandono di Cabo alla fine del 2006 e il ritorno di Pelù nel 2009 vi fu un breve periodo in cui la band fiorentina ebbe un terzo cantante: Filippo Margheri.

Pochi mesi dopo l'abbandono di Cavallo, Ghigo Renzulli cercò un nuovo vocalist nel tentativo di rilanciare la band e lo individuò nel giovanissimo Margheri, nato a Firenze nel 1980, che era stato fino al 2003 leader di un gruppo underground chiamato MiiR che cantava in inglese.

Il primo brano realizzato dai Litfiba con Margheri fu Effetti Collaterali pubblicato nell'agosto del 2008, un rock graffiante, aspro e in parte anche piuttosto grezzo ma di grande impatto sonoro ed efficacia; Margheri cantava con uno stile proprio, non tentando di imitare i suoi predecessori e il primo brano fu davvero ottimo. Di Effetti Collaterali venne anche realizzato un video in cui si vede la band suonare e nella stanza accanto il cantante che lotta contro un uomo incappucciato che alla fine si scopre essere lo stesso Margheri.

Dopo il primo brano, il gruppo realizzò un EP pubblicato a gennaio del 2009 e diffuso solo in formato digitale intitolato Five on Line registrato in presa diretta e composto da cinque brani: tre inediti e due versioni nuove di brani vecchi. Le due autocover sono Animale di Zona (cantata originariamente da Pelù) e Luce che Trema (cantata originariamente da Cabo) entrambe riproposte in versione sostanzialmente uguale all'originale. Oltre a queste l'EP contiene Effetti Collaterali 1.1, nuova versione del pezzo già edito, l'aggressiva e penetrante Sepolto Vivo e Terra di Nessuno che richiama le sonorità new wave degli esordi del gruppo negli anni 80. Di tutti i cinque brani furono anche realizzati dei video che mostrano semplicemente il gruppo in sala d'incisione che registra i pezzi.

Dopo Five on Line i Litfiba pubblicarono anche i brani Sepolto Vivo 2.0, nuova versione del brano dell'EP a cui sono aggiunti vari suoni in post produzione tra cui l'introduzione al pianoforte e la seconda voce nel ritornello, e Rabbia in Testa che prosegue sulla strada del rock graffiante che ha caratterizzato la musica della band fiorentina in questo breve periodo.

Alla pubblicazione dell'EP e delle due nuove tracce avrebbe dovuto seguire un tour di promozione ma alla fine i concerti furono solo due nel settembre del 2009: uno ad Aosta e uno a Modena. In queste date la band propose un nuovo brano inedito intitolato Il Mostro, un rock veloce che pur non discostandosi molto dalle produzioni dei Litfiba di quel periodo sembra un collage di altri brani scritti in precedenza come Resta o Gira nel mio Cerchio. La versione de Il Mostro registrata in studio è stata pubblicata solo nell'agosto del 2016 dal Ghigo Renzulli Fan Collaborative all'interno di un EP che porta il titolo stesso del pezzo inedito e che contiene anche Mr. Hyde, Oceano, Luce Che Trema e Sottile Ramo registrate dal vivo al concerto di Aosta il 6 settembre del 2009.

Purtroppo questo breve esperimento non raccolse l'interesse dei media e dei fan e a novembre del 2009 il gruppo annunciò la chiusura di questa fase e la sospensione delle attività. Non possiamo dire che si tratti di un'occasione sprecata perché l'abbandono di Margheri fu quasi contestuale al ritorno di Pelù avvenuto il mese dopo, ma sicuramente Filippo si dimostrò ampiamente all'altezza della prova e bravissimo come cantante e come autore. In realtà non sapremo mai se Margheri sarebbe stato in grado di scrivere e registrare con Renzulli un intero album, ma sappiamo per certo che i pochi brani che ha scritto e inciso sono ottimi e che è un vero peccato che un talento di questa portata resti ai margini della scena musicale.

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