Nel 2015, a sessantasei anni di età e a quarantacinque dalla prima uscita discografica, il cantante e chitarrista degli ZZ Top Billy Gibbons ha realizzato il proprio primo album solista con il titolo di Perfectamundo. In questo disco Gibbons si lancia in una sperimentazione di musica latina e lontana da tutto ciò a cui ci ha abituato nelle ultime quattro decadi. Come riporta il retro di copertina, infatti, la musica di Perfectamundo contiene una mescolanza di Tejano, Mexicano, Carribeano e Afro-Cubano, il tutto arricchito abbondantemente del blues rock del sud di cui gli ZZ Top sono tra i migliori interpreti del pianeta.
Come specificato dallo stesso Gibbons in un Behind the Scenes, per raggiungere l'obiettivo ha dovuto utilizzare una strumentazione ben diversa da quella usata con la band di Frank Beard e Dusty Hill e ha al contrario impiegato strumenti quali congas, bonghi, timbales e maracas; e in questo disco oltre a cantare in inglese si cimenta a più riprese con lo spagnolo e anche con un divertente spanglish.
Il risultato di questa sperimentazione è un album fresco e divertente dalle musiche allegre e dai testi spensierati. Le atmosfere caraibiche si respirano in ogni pezzo dell'album che è composto da undici brani, di cui nove inediti e le cover di Treat Her Right di Roy Head e Baby, Please Don't Go di Joe Williams, in cui Gibbons dimostra grande capacità di trasformare in caraibico due pezzi nati come soul e blues rispettivamente.
I pezzi più interessanti dell'album sono sicuramente quelli cantanti in spagnolo tra cui Sal y Pimiento, Piedras Negras e Hombre Sin Nombre, proprio perché il canto in una lingua diversa aggiunge un tocco esotico che rende queste incisioni ancora più particolari.
Con Perfectamundo Billy Gibbons confeziona un album che centra in pieno l'obiettivo e che intrattiene senza sosta per tutta la sua durata, senza riempitivi ma solo con tanta buona musica. L'esperimento del chitarrista e cantante è perfettamente riuscito, con un album che non contiene momenti deboli e che sopratutto mostra l'incredibile ecletticità di questo musicista, che è tra i più dotati al mondo.
Come specificato dallo stesso Gibbons in un Behind the Scenes, per raggiungere l'obiettivo ha dovuto utilizzare una strumentazione ben diversa da quella usata con la band di Frank Beard e Dusty Hill e ha al contrario impiegato strumenti quali congas, bonghi, timbales e maracas; e in questo disco oltre a cantare in inglese si cimenta a più riprese con lo spagnolo e anche con un divertente spanglish.
Il risultato di questa sperimentazione è un album fresco e divertente dalle musiche allegre e dai testi spensierati. Le atmosfere caraibiche si respirano in ogni pezzo dell'album che è composto da undici brani, di cui nove inediti e le cover di Treat Her Right di Roy Head e Baby, Please Don't Go di Joe Williams, in cui Gibbons dimostra grande capacità di trasformare in caraibico due pezzi nati come soul e blues rispettivamente.
I pezzi più interessanti dell'album sono sicuramente quelli cantanti in spagnolo tra cui Sal y Pimiento, Piedras Negras e Hombre Sin Nombre, proprio perché il canto in una lingua diversa aggiunge un tocco esotico che rende queste incisioni ancora più particolari.
Con Perfectamundo Billy Gibbons confeziona un album che centra in pieno l'obiettivo e che intrattiene senza sosta per tutta la sua durata, senza riempitivi ma solo con tanta buona musica. L'esperimento del chitarrista e cantante è perfettamente riuscito, con un album che non contiene momenti deboli e che sopratutto mostra l'incredibile ecletticità di questo musicista, che è tra i più dotati al mondo.