Ci sono artisti che per un motivo o per un altro non arrivano alla notorietà e alla fama che meriterebbero. Magari per scelte personali diverse o perché non hanno mai trovato modo di esprimere al meglio la propria creatività. E' questo il caso di uno dei migliori vocalist al mondo che ha goduto solo di pochi anni di notorietà ad inizio millennio quando ha raccolto una pesante eredità alla guida del più grande gruppo rock della storia d'Italia (e non solo). Ma fortunatamente il 2015 vede il ritorno sulla scena musicale di Gianluigi Cavallo detto Cabo, ex frontman dei Litfiba dal 2000 al 2006, con il suo nuovo gruppo chiamato ilNero.
Cabo esordì musicalmente nel 1994 con la pubblicazione di due singoli dance intitolati Brooklyn (pubblicato a nome DJ Cavallo) e A Say Baby (a nome Indyana) ma è l'anno seguente che arrivò la vera svolta con la realizzazione di un demotape di stampo chiaramente hard rock intitolato Il Patto composto da 12 pezzi.
Alla fine del 1999 Cavallo venne scelto da Ghigo Renzulli per sostituire Piero Pelù come voce dei Litfiba dopo l'uscita di quest'ultimo dal gruppo. Il primo album realizzato con Cabo alla voce fu Elettromacumba del 2000 e nonostante fosse più che decoroso mostrò che l'accordo musicale tra i due funzionava solo in parte. Le ballad e i brani midtempo come Il Pazzo che Ride, Il Giardino di Follia e Dall'Alba al Tramonto sono infatti molto belli e di grande effetto e soprattutto allargano l'offerta musicale dei Litfiba che fino ad allora di brani lenti ne avevano fatti proprio pochi. Ma sui brani veloci l'intesa tra i due non sembrava funzionare a dovere; basta confrontare le versioni di Il Patto e Piegami di Elettromacomba con quelli del demo di Cabo per rendersi conto che l'aggressività, l'energia e il suono graffiante degli originali sono completamente persi per adagiarsi su sonorità piatte e di maniera. In particolare l'inizio de Il Patto preso di peso da Regina di Cuori e da Prendi in Mano i Tuoi Anni semplicemente uccide il deflagrante brano scritto anni prima da Cabo. Ciò nonostante Cavallo dimostrò da subito di avere grande personalità e di imporre il proprio stile senza tentare minimamente di imitare Pelù (e chi dice il contrario non ha mai sentito né l'uno né l'altro): un paragone tra i due è del tutto impossibile perché hanno stili canori e musicali completamente diversi. Due grandissimi cantanti con ben poco in comune.
Con Cabo i Litfiba realizzarono altri due album in studio Insidia e Essere o Sembrare che confermarono quanto già mostrato con il primo: ottime ballad come Oceano e Giorni di Vento, mentre i pezzi veloci sono sempre troppo anemici, con l'esclusione dell'eccezionale Luce che Trema. Alla fine del 2006 Cavallo annunciò la propria uscita dai Litfiba per idee musicali incompatibili tra lui e Renzulli e per dedicarsi alla propria attività imprenditoriale come CEO di un'azienda informatica chiamata Virtualcom da lui stesso fondata. Dopo sette anni di silenzio Cabo tornò nel gennaio del 2014 con una cover di Heroes di David Bowie nettamente diversa dall'originale e anche da tutte le reinterpretazioni successive, forse un po' si avvicina alla versione dei Wallflowers del 1998 ma è comunque personalizzata in un lungo crescendo di energia. Bastarono quei sei minuti a dimostrare che Cabo aveva ancora molte frecce al proprio arco e a spingere i fan ad attendersi un ritorno in grande stile.
All'inizio del 2015 Cavallo annunciò la nascita del suo nuovo gruppo chiamato ilNero in cui milita anche il figlio Sebastiano in veste di chitarrista; il logo della band è un bellissimo ambigramma che reca la scritta ILNERO se lo si legge come si presenta e CABO se lo si ruota di 180 gradi. Dopo il primo concerto tenutosi il 30 gennaio del 2015 la band annunciò che il primo album era in fase di realizzazione e a maggio fu pubblicato il primo singolo intitolato Soli ed Unici, un vibrante midtempo dal testo poetico che richiama alla memoria i migliori pezzi della militanza di Cabo nei Litfiba.
A settembre, poche settimane prima dell'uscita dell'album è stato pubblicato anche il brano Cuore, che si apre con un'insolita introduzione al pianoforte raggiunto poi dagli altri strumenti e dall'inconfondibile voce del cantante. L'album intero, intitolato E=MC2 - Essenza di Macchina Cuore Cervello, è stato pubblicato ad ottobre del 2015 ed è composto di 11 tracce di puro rock immediato e tagliente, ricco di riff di chitarra e dalle atmosfere prevalentemente cupe ed energiche in cui la voce di Cabo si esprime al meglio della propria potenza e profondità. Tra gli 11 brani ce ne sono 9 nuovi (tra cui Cuore) scritti appositamente, oltre a una cover e la già citata Soli ed Unici che risale al demotape del 95. Nel disco si trovano pezzi veloci di grande impatto come Dolce Vita e Splendido Girone che a nostro giudizio sono i migliori dell'intero album e alcuni che partono lenti e sommessi per poi esplodere nel ritornello, tra questi si distingue Oltre per le sonorità blues che ne caratterizzano l'inizio. Tra i brani di spicco troviamo anche la bellissima ballad Reality Show, l'atipica title track che vira verso il trip hop e la leggera A Pezzi che dopo un avvio tendente al jazz prende con decisione la strada del soft rock. Come anticipato, nel disco troviamo anche la cover di Personal Jesus dei Depeche Mode anch'essa proposta in una versione differente dall'originale e da tutte le interpretazioni successive, il brano qui suona molto cupo e aggressivo e ricorda forse la versione di Marilyn Manson, ma il paragone non deve ingannare perché il risultato è senza alcun dubbio migliore visto che, banalmente, Cabo è una grande cantante decisamente superiore al ridicolo Marilyn Manson.
Il rock italiano odierno naviga in brutte, anzi pessime, acque. Ad esclusione dei Litfiba (che purtroppo non producono nulla di nuovo dal lontano 2012) non esiste nulla. Se il meglio che il nostro paese sa produrre sono i Negrita e se consideriamo rock i quattro accordi di Ligabue è perché il livello è veramente infimo. Fortunatamente ilNero, a dispetto del suo nome, getta un po' di luce in questa tenebra; per rialzare il livello della produzione musicale del nostro paese avevamo proprio bisogno che un signore che di lavoro fa il CEO di una multinazionale togliesse giacca e cravatta e si mettesse a fare del sano rock sanguigno in jeans e maglietta con i teschi.
Bentornato, Cabo! E non farci aspettare altri sette anni prima di farti risentire.
Cabo esordì musicalmente nel 1994 con la pubblicazione di due singoli dance intitolati Brooklyn (pubblicato a nome DJ Cavallo) e A Say Baby (a nome Indyana) ma è l'anno seguente che arrivò la vera svolta con la realizzazione di un demotape di stampo chiaramente hard rock intitolato Il Patto composto da 12 pezzi.
Alla fine del 1999 Cavallo venne scelto da Ghigo Renzulli per sostituire Piero Pelù come voce dei Litfiba dopo l'uscita di quest'ultimo dal gruppo. Il primo album realizzato con Cabo alla voce fu Elettromacumba del 2000 e nonostante fosse più che decoroso mostrò che l'accordo musicale tra i due funzionava solo in parte. Le ballad e i brani midtempo come Il Pazzo che Ride, Il Giardino di Follia e Dall'Alba al Tramonto sono infatti molto belli e di grande effetto e soprattutto allargano l'offerta musicale dei Litfiba che fino ad allora di brani lenti ne avevano fatti proprio pochi. Ma sui brani veloci l'intesa tra i due non sembrava funzionare a dovere; basta confrontare le versioni di Il Patto e Piegami di Elettromacomba con quelli del demo di Cabo per rendersi conto che l'aggressività, l'energia e il suono graffiante degli originali sono completamente persi per adagiarsi su sonorità piatte e di maniera. In particolare l'inizio de Il Patto preso di peso da Regina di Cuori e da Prendi in Mano i Tuoi Anni semplicemente uccide il deflagrante brano scritto anni prima da Cabo. Ciò nonostante Cavallo dimostrò da subito di avere grande personalità e di imporre il proprio stile senza tentare minimamente di imitare Pelù (e chi dice il contrario non ha mai sentito né l'uno né l'altro): un paragone tra i due è del tutto impossibile perché hanno stili canori e musicali completamente diversi. Due grandissimi cantanti con ben poco in comune.
Con Cabo i Litfiba realizzarono altri due album in studio Insidia e Essere o Sembrare che confermarono quanto già mostrato con il primo: ottime ballad come Oceano e Giorni di Vento, mentre i pezzi veloci sono sempre troppo anemici, con l'esclusione dell'eccezionale Luce che Trema. Alla fine del 2006 Cavallo annunciò la propria uscita dai Litfiba per idee musicali incompatibili tra lui e Renzulli e per dedicarsi alla propria attività imprenditoriale come CEO di un'azienda informatica chiamata Virtualcom da lui stesso fondata. Dopo sette anni di silenzio Cabo tornò nel gennaio del 2014 con una cover di Heroes di David Bowie nettamente diversa dall'originale e anche da tutte le reinterpretazioni successive, forse un po' si avvicina alla versione dei Wallflowers del 1998 ma è comunque personalizzata in un lungo crescendo di energia. Bastarono quei sei minuti a dimostrare che Cabo aveva ancora molte frecce al proprio arco e a spingere i fan ad attendersi un ritorno in grande stile.
All'inizio del 2015 Cavallo annunciò la nascita del suo nuovo gruppo chiamato ilNero in cui milita anche il figlio Sebastiano in veste di chitarrista; il logo della band è un bellissimo ambigramma che reca la scritta ILNERO se lo si legge come si presenta e CABO se lo si ruota di 180 gradi. Dopo il primo concerto tenutosi il 30 gennaio del 2015 la band annunciò che il primo album era in fase di realizzazione e a maggio fu pubblicato il primo singolo intitolato Soli ed Unici, un vibrante midtempo dal testo poetico che richiama alla memoria i migliori pezzi della militanza di Cabo nei Litfiba.
A settembre, poche settimane prima dell'uscita dell'album è stato pubblicato anche il brano Cuore, che si apre con un'insolita introduzione al pianoforte raggiunto poi dagli altri strumenti e dall'inconfondibile voce del cantante. L'album intero, intitolato E=MC2 - Essenza di Macchina Cuore Cervello, è stato pubblicato ad ottobre del 2015 ed è composto di 11 tracce di puro rock immediato e tagliente, ricco di riff di chitarra e dalle atmosfere prevalentemente cupe ed energiche in cui la voce di Cabo si esprime al meglio della propria potenza e profondità. Tra gli 11 brani ce ne sono 9 nuovi (tra cui Cuore) scritti appositamente, oltre a una cover e la già citata Soli ed Unici che risale al demotape del 95. Nel disco si trovano pezzi veloci di grande impatto come Dolce Vita e Splendido Girone che a nostro giudizio sono i migliori dell'intero album e alcuni che partono lenti e sommessi per poi esplodere nel ritornello, tra questi si distingue Oltre per le sonorità blues che ne caratterizzano l'inizio. Tra i brani di spicco troviamo anche la bellissima ballad Reality Show, l'atipica title track che vira verso il trip hop e la leggera A Pezzi che dopo un avvio tendente al jazz prende con decisione la strada del soft rock. Come anticipato, nel disco troviamo anche la cover di Personal Jesus dei Depeche Mode anch'essa proposta in una versione differente dall'originale e da tutte le interpretazioni successive, il brano qui suona molto cupo e aggressivo e ricorda forse la versione di Marilyn Manson, ma il paragone non deve ingannare perché il risultato è senza alcun dubbio migliore visto che, banalmente, Cabo è una grande cantante decisamente superiore al ridicolo Marilyn Manson.
Il rock italiano odierno naviga in brutte, anzi pessime, acque. Ad esclusione dei Litfiba (che purtroppo non producono nulla di nuovo dal lontano 2012) non esiste nulla. Se il meglio che il nostro paese sa produrre sono i Negrita e se consideriamo rock i quattro accordi di Ligabue è perché il livello è veramente infimo. Fortunatamente ilNero, a dispetto del suo nome, getta un po' di luce in questa tenebra; per rialzare il livello della produzione musicale del nostro paese avevamo proprio bisogno che un signore che di lavoro fa il CEO di una multinazionale togliesse giacca e cravatta e si mettesse a fare del sano rock sanguigno in jeans e maglietta con i teschi.
Bentornato, Cabo! E non farci aspettare altri sette anni prima di farti risentire.