Nel 2006 i Blackmore's Night, duo di rock rinascimentale composto dal chitarrista dei Deep Purple Ritchie Blackmore e dalla moglie Candice Night, hanno inciso il proprio primo, e fin qui unico, album di canti natalizi. Il disco si intitola Winter Carols e conserva tutte le caratteristiche distintive della musica dei Blackmore's Night basata, fin dal loro esordio discografico con Shadow of the Moon del 1997, sull'unione tra la strumentazione folk, fatta soprattutto di fiati e di strumenti a corda, e la voce angelica di Candice Night.
Per sottolineare la continuità tra questo lavoro e i precedenti, la copertina ritrae la stessa strada della città della Baviera Rothenburg ob der Tauber che compare anche sulla copertina di Shadow of the Moon e in questa seconda occasione il paesaggio è imbiancato dalla neve.
Il disco è composto da dodici tracce, prevalentemente pezzi tradizionali reinterpretati dai due nel loro stile. Ad essi si aggiungono due brani inediti, quali la strumentale Winter e la gioiosa Christmas Eve, e la cover di Wish You Were Here dei Rednex tratta dall'album di esordio dei Blackmore's Night e che è l'unica traccia che non ha nulla di natalizio.
Tra i pezzi migliori di questo album troviamo sicuramente Ma'oz Tzur, la cui prima strofa è cantata in ebraico e la seconda è presa invece dalla traduzione inglese intitolata Rock of Ages, e Ding Dong Merrily on High che è quello in cui Candice dà la miglior prova della sua vocalità grazie al celebre ritornello Gloria, Hosanna in Excelsis. Spicca anche la reinterpretazione di Good King Wencelsas in cui il canto di Candice Night è accompagnato da una ricca sezione di strumenti a corda a cui si aggiungono i fiati dalla seconda strofa.
Nell'album sono anche presenti due medley: quello tra Hark! The Herald Angels Sing e Come All Ye Faithful che apre il disco e quello tra l'inno calvinista Simple Gifts e Lord of the Dance del poeta inglese Sydney Carter, scritta proprio sulla melodia di Simple Gifts.
L'album è stato ristampato nel 2013 con un secondo disco che contiene cinque incisioni live e una nuova versione di Christmas Eve. Nel 2017 Winter Carol è stato ristampato per la seconda volta con l'aggiunta, rispetto alla versione del 2013, di altri tre classici natalizi: Deck the Halls, God Rest Ye Merry Gentlemen e Oh Christmas Tree
Winter Carols resta una delle migliori e più interessanti rivisitazioni dei canti natalizi in chiave rock, proprio per l'approccio singolare di questi due musicisti che sanno trasformare ogni brano su cui mettono le mani in qualcosa di magico e unico. Questo album di discosta, e di molto, da ogni altra registrazione rock o heavy metal dei canti natalizi, perché lo stile dei Blackmore's Night è unico e lontanissimo da quello di chiunque altro, e questa straordinaria coppia è riuscita anche in questo caso a dare un incredibile tocco di originalità e freschezza a brani vecchi di secoli.
Per sottolineare la continuità tra questo lavoro e i precedenti, la copertina ritrae la stessa strada della città della Baviera Rothenburg ob der Tauber che compare anche sulla copertina di Shadow of the Moon e in questa seconda occasione il paesaggio è imbiancato dalla neve.
Il disco è composto da dodici tracce, prevalentemente pezzi tradizionali reinterpretati dai due nel loro stile. Ad essi si aggiungono due brani inediti, quali la strumentale Winter e la gioiosa Christmas Eve, e la cover di Wish You Were Here dei Rednex tratta dall'album di esordio dei Blackmore's Night e che è l'unica traccia che non ha nulla di natalizio.
Tra i pezzi migliori di questo album troviamo sicuramente Ma'oz Tzur, la cui prima strofa è cantata in ebraico e la seconda è presa invece dalla traduzione inglese intitolata Rock of Ages, e Ding Dong Merrily on High che è quello in cui Candice dà la miglior prova della sua vocalità grazie al celebre ritornello Gloria, Hosanna in Excelsis. Spicca anche la reinterpretazione di Good King Wencelsas in cui il canto di Candice Night è accompagnato da una ricca sezione di strumenti a corda a cui si aggiungono i fiati dalla seconda strofa.
Nell'album sono anche presenti due medley: quello tra Hark! The Herald Angels Sing e Come All Ye Faithful che apre il disco e quello tra l'inno calvinista Simple Gifts e Lord of the Dance del poeta inglese Sydney Carter, scritta proprio sulla melodia di Simple Gifts.
L'album è stato ristampato nel 2013 con un secondo disco che contiene cinque incisioni live e una nuova versione di Christmas Eve. Nel 2017 Winter Carol è stato ristampato per la seconda volta con l'aggiunta, rispetto alla versione del 2013, di altri tre classici natalizi: Deck the Halls, God Rest Ye Merry Gentlemen e Oh Christmas Tree
Winter Carols resta una delle migliori e più interessanti rivisitazioni dei canti natalizi in chiave rock, proprio per l'approccio singolare di questi due musicisti che sanno trasformare ogni brano su cui mettono le mani in qualcosa di magico e unico. Questo album di discosta, e di molto, da ogni altra registrazione rock o heavy metal dei canti natalizi, perché lo stile dei Blackmore's Night è unico e lontanissimo da quello di chiunque altro, e questa straordinaria coppia è riuscita anche in questo caso a dare un incredibile tocco di originalità e freschezza a brani vecchi di secoli.